Libero - 01.08.2019

(Axel Boer) #1

■Era il 22 luglio scorso quando ve-
nimmo a sapere, attraverso il quoti-
diano americanoNew York Daily
News, che Amanda Knox aveva orga-
nizzato una raccolta fondi per pagarsi
una festa “a tema fantascienza” che
avrebbe voluto per il suo matrimonio.
Amanda e il suo presunto fidanzato
Christopher Robinson chiedevano
10mila dollari per «la festa migliore di
sempre per la nostra famiglia e i no-
stri amici», spiegando anche avevano
speso tutti i soldi che avevano «per
finanziare il viaggio in Italia», riferen-
dosi all’intervento che la Knox fece a
giugno al Festival della giustizia pena-
le di Modena. Già aprire uncrowdfun-
dingper pagare un banchetto e una
festa a tema spaziale era surreale. Il
tabloid britannicoSuntitolò: «Senza
vergogna». La coppia non avrebbe
nemmeno invitato i donatori: però
«chiunque donerà», si leggeva sul sito
http://www.knoxrobinson.com, «riceverà
una copia firmata, in edizione limita-
ta, diThe Cardio Tesseract, il nostro
libro di poesie d’amore a quattro ma-


ni». Di nerd e di matti c’è abbondan-
za, ma davvero qualcuno pagherebbe
una festa per ricevere il libro di poesie
di una diventata famosa per essere sta-
ta coinvolta (e assolta) in uno dei più
chiacchierati delitti italiani, l’assassi-
nio della studentessa inglese Meredi-
th Kercher? Per capire però quanto
Amanda sia riuscita a ipnotizzare tutti
bisogna arrivare a ieri, quando si è sco-
perto che l’americana si sarebbe in
realtà sposata a dicembre dello scor-
so anno. Il settimanaleOggi, infatti,
sostiene che i due sarebbero convola-
ti a nozze nove mesi fa. L’atto che lo
certifica, aggiunge il giornale, si può
trovare online, negli archivi della con-
tea americana King County.
Le pubblicazioni sarebbero state af-
fidate il 21 novembre 2018, mentre le
nozze sarebbero state celebrate l’1 di-

cembre. Il certificato di matrimonio,
infine, sarebbe stato emesso il 7 di-
cembre 2018. Per ora non sono arriva-
te né smentite né commenti, ma un
dubbio poteva venire, sul fatto che la
coppia avesse speso tutti i suoi averi
per recarsi al convegno di Modena e
non fosse stata invece remunerata
per la fatica. I detrattori dissero subito
che fosse tornata in Italia, dove non
aveva più messo piede dal 2011, per
una questione economica.
Inoltre, sulla storia di Amanda Net-
flix ha prodotto un documentario (e
qualche gettone lo avrà pur guadagna-
to), poi è stato girato un film; la giova-
ne ha scritto un libro diventato best
seller,Waiting to be heard, “Aspettan-
do di essere ascoltata”. È diventata
giornalista, ha rilasciato interviste (im-
maginiamo pagate), conduce trasmis-

sioni. Amanda non disdegna le vetri-
ne mediatiche, e non ha mai perso
un’occasione per dire la sua: dopo l’ar-
resto dei due statunitensi coinvolti
nell’omicidio del vicebrigadiere Cer-
ciello Rega, la Knox - in verità “provo-
cata” dalla stampa americana che ha
accostato l’omicidio della Capitale al
delitto di Perugia – ha scritto su Twit-
ter: «Molti mi stanno chiedendo di
questo caso. Sto trattenendo il giudi-
zio. Dovrebbe essere trattato di fronte
a una corte, non di fronte al tribunale
dell’opinione pubblica». Le ultime in-
discrezioni azzardano che questa biz-
zarra festa a capitale pubblico per un
matrimonio vecchio sia una trovata
pubblicitaria, cui lei avrebbe ceduto,
del marito, scrittore in cerca di visibili-
tà. Ma non è chiaro come questo can
can sarebbe stato di giovamento alla
sua carriera: per di più in trasferta, nel-
la terra di Totò che già nel 1961 vende-
va la Fontana di Trevi a un italoameri-
cano; su, che dilettanti.
COS.CAV.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel sud della Francia


NAOMI CACCIATA PERCHÉ NERA


La Campbell vittima di un episodio di razzismo: «Un hotel mi ha vietato


di entrare per il colore della mia pelle. Un episodio davvero rivoltante»


LUCIA ESPOSITO


■C’è la Venere bionda e
poi esiste solo lei, la Venere
nera. Ma Naomi Campbell
è molto più del capolavoro
botticelliano perché non è
solo un quadro da ammira-
re: è una meraviglia
della natura in carne
ed ossa. La vera opera
d’arte è il suo corpo
scolpito nell’ebano e
sinuoso come un
giunco battuto dal
vento. La fierezza di
una pantera e l’elegan-
za di un fenicottero.
Con quelle gambe
che non calcano le
passerelle ma le sovra-
stano, gli occhi noccio-
la che non catturano
ma sequestrano: vieta-
to guardare altrove.
Tranne se lei decide
di dare le spalle. Allo-
ra, in un attimo, lo
sguardo di uomini vo-
gliosi e donne invidio-
se diventa liquido e
scivola veloce giù, lun-
go la schiena, per in-
chiodarsi sul suo sede-
re tondo e sodo che si
fa beffa del tempo: la
Campbell ha 49 anni
solo all’anagrafe, per-
ché sul suo corpo non
c’è traccia di questo
mezzo secolo.
La sindrome di Sten-
dhal che colpisce i tu-
risti agli Uffizi mentre
ammirano l’opera ri-
nascimentale ha sicu-
ramente travolto con
gli stessi sintomi, dal
batticuore allo sveni-
mento, tutti quelli che
si sono ritrovati a po-
chi metri dalla model-
la nera.


L’IDIOTA

Eppure c’è qualcuno -
certamente un idiota - che
l’ha messa alla porta per il
colore della sua pelle men-
tre il mondo intero sarebbe
pronto a spalancare per lei
portoni. In un’intervista al


settimanaleParis Matchla
Campbell ha detto: «Men-
tre mi trovavo in una città
della Francia del Sud duran-
te il periodo del Festival di
Cannes, sono stata invitata
a un evento che si teneva in
un hotel di cui non farò il
nome. Il ragazzo all’ingres-
so dell’albergo ha finto che
la struttura fosse al comple-

to, ma invece ha lasciato
passare altre persone. Non
volevano che io e il mio ami-
co entrassimo nell’hotel a
causa del colore della no-
stra pelle. È per questi inci-
denti rivoltanti come que-
sto che continuerò a far sen-
tire la mia voce».
La super modella da
trent’anni combatte contro

il razzismo, anche in passe-
rella. La Venere Nera ha rac-
contato che negli anni Ot-
tanta, quando era agli inizi
della sua carriera, si è scon-
trata con mille pregiudizi
per salire sulle passerelle:
«All’epoca alcuni stilisti
non avrebbero mai pensa-
to di assumere una model-
la di colore. Ho dovuto lotta-

re per lo stesso compenso
delle mie colleghe caucasi-
che che facevano il mio
identico lavoro. E, se non
fosse stato per le mie super
amiche Linda Evangelista e
Christy Turlington (ovvia-
mente altre due bellezze fo-
toniche, ndr) che hanno
messo a repentaglio la loro
carriera per me, non sarei
mai stata scelta in alcuni
show».
Se Naomi avesse fatto il
nome dell’albergo che l’ha
discriminata avremmo po-
tuto dare un volto all’uomo
che l’ha respinta e, magari,
sperare in una dichiarazio-
ne di scuse. Invece non sa-
premo mai che faccia ha il
dipendente che ha privato
l’albergo dell’onore di aver-
la ospite e i clienti del piace-
re di godere di una bellezza
straordinaria. Sarebbe ba-
stata una foto rubata della
top model, uno scatto di
schiena, di striscio, di sbie-

co, da qualsiasi prospettiva,
pubblicarlo sui social e fare
pubblicità all’hotel senza
spendere un euro. Ma evi-
dentemente a quest’uomo
sfuggono pure le regole ele-
mentari del marketing.

L’ERRORE

La modella
britannica, fi-
glia di una bal-
lerina america-
na e di un uo-
mo che si è di-
leguato prima
che lei nasces-
se, un anno fa
in un’intervi-
sta alla Bbc, dis-
se di essere ri-
masta sconcer-
tata perché
una sua cam-
pagna pubblici-
taria non era
stata diffusa in
un Paese a cau-
sa del colore
della sua pelle.
Proprio come
quando era po-
co più che una
bambina e alcuni stilisti,
seppure storditi dalla perfe-
zione del suo fisico, la liqui-
davano in fretta perché era
nera. Con la sua ostinazio-
ne Naomi ha infranto i mil-
le tabù che resistevano nel
mondo della moda, molto
più conformista e conserva-
tore di quanto si pensi.
Appena diciottenne è sta-
ta la prima donna di colore
ad apparire sulla copertina
diVogue Francia. Un anno
dopo, è finita su Vogue Ame-
rica: il numero più venduto
di tutti i tempi. Oggi è
un’icona della moda.
Nonostante il razzismo di-
lagante e i pregiudizi di mol-
ti stilisti sulla sua bellezza
afro, lei è riuscita a imporsi
sulle passerelle ma pure nel
globo terracqueo proprio
per il motivo per cui veniva
discriminata e spesso umi-
liata: la sua pelle di seta ne-
ra.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Venere Nera è stata inserita da People tra le 50 donne più belle del mondo

Che vergogna


La colletta della Knox per le nozze già fatte


Amanda chiede soldi per pagarsi il matrimonio, ma si scopre che è già sposata


LA DICHIARAZIONE
«Il ragazzo all’ingresso
dell’albergo ha finto che la
struttura fosse al completo,
ma poi ha lasciato passare
altre persone. Non voleva
che io e il mio amico
entrassimo nell’hotel per
il colore della nostra pelle.
Per incidenti rivoltanti
come questo continuerò
a far sentire la mia voce»

La top model Naomi Campbell, 49 anni, dal fisico mozzafiato

Amanda Knox con Christopher Robinson

15
giovedì
1 agosto
2019

ATTUALITÀ

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