SIMONA BERTUZZI
■Non voglio spaventarvi. Ma do-
vrete farvi largo tra le seggioline ci-
golanti di una biblioteca comuna-
le. Ignorare i bisbiglii delle vec-
chiette e le occhiatacce dei fini let-
terati che fingeranno di non far ca-
so a voi ma vi scruteranno dall’alto
al basso con aria schiva e l’occhia-
le che scivola sul naso. Poi final-
mente potrete afferrare il microfo-
no con la mano madida di sudore
e la gamba che trema nervosetta e
declamare in 60 secondi netti -
può far silenzio la signorina giù in
fondo???– l’incipit del vostro ro-
manzo. Non basterà aver scritto
mille battute bellissime. Toccherà
leggere 1) bene 2) brillantemente
3) velocemente 4) col sorriso in
bocca 5) e l’animo lieve la vostra
prima (inutile?) prova d’autore. Se
siete pronti a tutto questo potrete
tranquillamente iscrivervi al talent
degli incipit letterari (chiamarla
“gara” sarebbe stato meno accatti-
vante).
Detto così pare inquietante. La
dimostrazione che l’inizio di un ar-
ticolo, come di un libro, condizio-
na parecchio il lettore. Può afferrar-
vi e imbrigliarvi in trame e scenari
tortuosi o scivolarvi addosso con
la sbadataggine di un rivolo d’ac-
qua fresca. Può essere il mare pro-
fondo. O un maledetto niente che
sa di polvere e carta avvizzita. Od-
dio qualcosa di vero c’è nello sce-
nario apocalittico che vi abbiamo
tracciato e ha molto a che fare con
i ricordi lievi della scuola quando
la maestra faceva leggere il tema
davanti ai compagni e le parole
rimbalzavano tra i dentini come
palline impazzite mentre una tos-
setta birba e nervosa grattava la go-
la e faceva ridere i compagni.
IL VOTO DEGLI ESPERTI
In realtà il talent degli incipit è
l’idea originalissima della Fonda-
zione ECM Biblioteca Archimede
di Settimo Torinese e della regione
Piemonte per scovare talenti lette-
rari, metterli alla prova davanti a
una giuria tecnica (composta da
editori, librai, bibliotecari, lettori
assidui e occasionali) e a un pub-
blico profano e poi decretare chi
vale di più. Un minuto per leggere
o raccontare il proprio incipit già
inviato alla giuria tecnica. Altri 30
secondi a disposizione – se il pub-
blico è pietoso e buono - per anda-
re avanti nella lettura. E finalmen-
te il primo voto dei giudici che si
somma ai punti assegnati dalla
scuola del libro di Roma. Per ogni
tappa (in una delle biblioteche del
Piemonte) un punteggio. Per ogni
“puntata” un vincitore.
Un plotone di aspiranti scrittori
che marcia compatto tra idee e in-
venzioni letterarie più o meno fri-
vole e avvincenti. E poi si assotti-
glia e trema e punta timido alla fi-
nale del Salone internazionale del
libro di Torino 2020. Mille euro al
primo classificato, 500 al secondo.
In mezzo, e in palio, l’accesso al
nobile mondo dei letterati e a una
rosa di altri premi (il Premio Calvi-
no, il premio Indice dei libri del
mese....). Oddio talmente in fretta
e talmente tanto che abbiamo l’af-
fanno solo a dirlo.
Ma può la letteratura piegarsi a
una sorta di spettacolo itinerante?
O può l’incipit di un romanzo de-
cretare un talento e una carriera?
E non è tutto: ci sono talenti lettera-
ri che sono venuti fuori da perife-
rie sgangherate. Altri che solcava-
no i sentieri di montagna e si sono
accorti che anche la ferocia splen-
dida dei boschi poteva finire den-
tro le pagine di un romanzo. Ma
da un talent non era mai uscito
nessuno. E non si sa se la difficoltà
più grande sia produrre l’incipit
perfetto o cimentarsi in una gara
che falcia i sogni o li fa volare alti in
90 secondi netti. Abbiamo sbircia-
to il volumeIncipit, 2001 modi
per iniziare un romanzodiGia-
como Papi,Federica Presutto,
Riccardo RenzieAntonio Stella
(una riedizione diEra una notte
buia e Tempestosa, 1430 modi per
iniziare un romanzodel 1993 con
la prefazione di Umberto Eco), lo
raccontò finemente Lucia Esposi-
to su queste pagine: 538 fogli degli
incipit più belli della letteratura.
Moravia neLa Noia: «Ricordo be-
nissimo come fu che cessai di di-
pingere». Stephen King diCose pre-
ziose: «Sei già stato qui» e scrisse
solo quello stampato su una pagi-
na in corpo venti.
ANGOSCIA ED ESALTAZIONE
A immergersi nel magico mon-
do virtuale si scoprono almeno
cento top ten diverse di “inizi” ma-
gistrali. E mai una che dica i più
brutti della storia. Il problema è
che l’attaccoper chi scrive è ango-
scia ed esaltazione pura. Quel mo-
mento in cui inventi la vita di una
altro o scandagli un po’ più a fon-
do i sentieri stretti della tua. Ma
tocca scovare le prime tre parole e
non è mai facile. E la mente suda e
vibra sulla pagina bianca finché
nella stanzetta che corre insieme
all’aria del mattino - le quattro mu-
ra bianche che per gli altri sono
niente e per lo scrittore brulicano
di anime - esce l’attacco giusto.
Noi giornalisti ne parliamo volen-
tieri perché siamo stati tutti stupiti
e imbranati davanti alla pagina
bianca, con la notizia da scrivere e
il capo che sbraitava. Sbagli un at-
tacco e nessuno legge le tue spor-
che 30 righe sul delitto efferato del
tabaccaio. Figurarsi un romanzo.
Ora si tratta solo di immaginare
una novella Jane Austen che in
una biblioteca pubblica sale su un
palchetto di legno allestito alla
buona e comincia a leggere: «È
una verità universalmente ricono-
sciuta che uno scapolo provvisto
di un ingente patrimonio debba es-
sere in cerca di moglie». EraOrgo-
glio e pregiudizio... ma voi già lo
sapete.
Ps: Le iscrizioni sono iniziate e
sono gratis (basta consultare il sito
http://www.incipitoffresi.it), il concorso
è aperto a chiunque, e a tutte le
nazionalità. Possono tentare gli
adulti e pure i ragazzini autorizzati
dai genitori. E la sfida dura dal set-
tembre 2019 al marzo 2020. Forse
non ne uscirà un capolavoro. Ma
almeno è un modo democratico
per scovare talenti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
■Inaugura oggi a Carmi - Museo Carrara e Michelangelo a Villa Fabbricotti «Canova - Il
viaggio a Carrara». La mostra indaga il rapporto tra l’artista simbolo del Neoclassicismo e la
capitale internazionale del marmo, mettendo in dialogo cinque preziosi gessi originali e docu-
menti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara che quest’anno celebra i 250 anni della fondazione.
Il marmo di Carrara e Canova in mostra
LiberoPensiero
IL PRIMO TALENT LETTERARIO
■Sergio Cicognani, ultimo grande maestro del mosaico, protagonista dell’arte musiva raven-
nate ed internazionale, è morto all’età di 92 anni. Cicognani si è confrontato con i restauri delle
decorazioni delle basiliche bizantine di Ravenna e con la scena artistica contemporanea, collabo-
rando con artisti come Oskar Kokoschka e Bruno Saetti per la realizzazione di loro cartoni.
Addio a Cicognani, maestro del mosaico
Una scrittrice alle prese
con il tanto temuto «incipit»
(Getty Images)
Una gara per scovare gli scrittori più bravi
Parte il concorso che premia il migliore “attacco” di un romanzo: gli autori dovranno scrivere un massimo
di mille battute con cui catturare l’attenzione della giuria e dei lettori. In palio la finale al Salone del libro
■Cent’anni fa a Torino, era il 31 luglio 1919,
nasceva Primo Levi in una casa di corso Re Um-
berto 75, dove sarebbe vissuto fino alla morte,
avvenuta nel 1987. Sono numerose in Italia e
all’estero nel corso di questo 2019 le iniziative per
ricordare la figura di Primo Levi, testimone di Au-
schwitz, scrittore, chimico, partigiano, uomo di
pensiero. Per concludere degnamente l’intenso
programma, la Città metropolitana di Torino, che
è socia del Centro internazionale di studi intitola-
to a Primo Levi, ospiterà la mostra che dal 2015
gira l’Italia e l’Europa «I mondi di Primo Levi».
L’esposizione a Palazzo Cisterna conduce pri-
ma il visitatore nell’infinitamente piccolo dell’ato-
mo di carbonio, accompagnato da un’interpreta-
zione personalissima d’artista, per poi precipitar-
lo nel viaggio agli inferi di Auschwitz, guidato dal-
le parole di Levi, ma anche da una ricca documen-
tazione storica su di un tema centrale nella co-
scienza dell’umanità. Uno spazio importante è
anche dedicato alla chimica: quella narrata, per-
sonale e fantastica del Sistema periodico e quella
vissuta da Levi come professionista innamorato
del suo lavoro.
La mostra è suddivisa in sei sezioni: «Carbo-
nio», «Il viaggio verso il nulla/Il cammino verso
casa», «Cucire parole», «Cucire molecole», «Ho-
mo faber», «Il giro del mondo del montatore Tino
Faussone».
EM.MA.
La ricorrenza
Torino festeggia i 100 anni di Primo Levi
24
giovedì
1 agosto
2019