Libero - 01.08.2019

(Axel Boer) #1
America ci sono 7 milioni di abi-
tanti e più della metà vivono sot-
to la soglia di povertà. Caffè, ba-
nane e oro non bastano a risolle-
vare l’economia. Il 70 per cento
delle esportazioni ha un indiriz-
zo preciso: Usa. Il presidente Ma-
nuel Zelaya è stato destituito da
un golpe. Ha assunto la carica
presidenziale il 27 gennaio 2006
ed è tuttora riconosciuto dalla
comunità internazionale come
l’unico Presidente legittimo del-
la Repubblica honduregna a se-
guito del colpo di Stato del 28
giugno 2009 attuato dalle forze
armate. Ma tutta l’America lati-
na è un cantiere aperto e la crisi
economica spalanca spesso le
porte all’illegalità.
Fabio Sìcari
Bergamo

SALARIO MINIMO


Famiglie


preoccupate


Con la debolezza dei servizi nu-
merose famiglie, con componen-

ti bisognosi, sono costrette al
mantenimento “in regola” di
una badante. Famiglie norma-
li, non ricche e facoltose.
Hanno idea, questi 5 Stelle,
dei sacrifici che molte famiglie
devono patire?Con questa tro-
vata del “salario minimo” por-
tato a 9 euro (all’ora) questi co-
sti, in alcuni casi, potrebbero
raddoppiare.
Il giovane Di Maio, distante
dalla realtà, si è incaponito
con questa “bandiera” perché
non soffre tale problema... e
forse neppure lo comprende.
Sarà un’autostrada aperta al la-
voro-nero e al “fuori regola”.
Bella mossa, amici con le stel-
le... Ci rimetterete un’altra va-
gonata di voti.
Fabio Baldrati
Alfonsine (Ravenna)

SPESA


Le alici nell’acqua
del supermercato
Questa mattina stavo guardan-
do le acciughe presso la pe-

scheria del supermercato in
Via degli Alberini, a Roma, e la
pescivendola: «Desidera qual-
cosa signore?».
Le rispondo: «Volevo le acciu-
ghe, ma ci rinuncio perché ve-
do che le tenete immerse
nell’acqua». «Ma signore, arri-
vano nell’acqua le acciughe».
«Sì, ma vede, il fatto è che in
quell’acqua c’è qualche additi-
vo per mantenere le alici appa-
rentemente fresche», mi ha ri-
sposto.
A quel punto interviene un gio-
vanotto con camice bianco,
forse del reparto macelleria:
«Sì, sì, è vero, lo hanno detto
questa mattina alla radio».
Il giovanotto stava prendendo
in giro il vecchio signore con
la barba bianca che sarei io.
Mi sono irritato un poco e gli
ho detto: «Non faccia il furbet-
to con me giovanotto».
Quel giovanotto si è poi ritira-
to in buon ordine. Io alla fine
l’ho salutato e me ne sono an-
dato.
Carmelo Dini
e.mail

SCARPETTE BIANCHE


Lanciamo un movimento
non violento
Lanciamo il Movimento non
violento delle «Scarpette Bian-
che». Può essere la nostra
grande mobilitazione dal bas-
so che a differenza dei Gilet
Gialli faccia dell’educazione e
della non violenza il proprio
fulcro. «Scarpette bianche»
per lanciare il nostro grido sul
fatto che i bambini non si toc-
cano e che la famiglia va dife-
sa come luogo naturale per la
loro crescita e libertà e consa-
pevolezza civica. «Scarpette
bianche» contro gli orchi che
credono impunemente di an-
teporre il proprio furore ideo-
logico all’amore materno e pa-
terno. «Scarpette bianche»
contro la vuota indifferenza
per promuovere la nuda e pu-
ra verità. «Scarpette bianche»
per dire che noi non ci arren-
deremo mai.
Francesco Squillante
Subbiano (Arezzo)

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POSTA PRIORITARIA


Le truffe ai danni degli anziani


le fanno i nostri politici


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OGGI


DOMANI


DOPODOMANI


Caro Carioti, si strombazza che il numero di
centenari in Italia è in aumento e che la du-
rata della vita umana in generale si allunga.
Ma mentre l’Inps fa i calcoli per mandarti in
pensione più tardi, la sanità “dormicchia”,
perché con l’età aumentano anche gli ac-
ciacchi e quindi serve una struttura sanita-
ria adeguata ai nuovi tempi. Ora mi chiedo
quante persone prendano uno stipendio
per dormire: c’è l’allarme sanità, mancano
migliaia di medici. Ma malattie, incidenti e
invecchiamento hanno statistiche plurian-
nuali precise. Oppure solo all’Inps ci sono

bravi tecnici, capaci nel calcolare quanti an-
ni devi lavorare per andare in pensione e
con quale importo... non un euro in più?
Massimo Carpene
e.mail
■■■

Lei avrebbe ragione se in Italia comandas-
sero i tecnici, caro Carpene. Ma non è co-
sì. A combinare danni provvedono pure i
nostri politici e i problemi di cui lei scrive
sono dovuti anche al provvedimento chia-
mato “quota 100”, che da quest’anno per-
mette ai medici dipendenti di smettere di
lavorare con 38 anni di contributi e un’età
anagrafica di 62 anni. Tutto ciò senza ave-
re cambiato i criteri di accesso alle facoltà
di Medicina, sempre condizionati dal nu-
mero chiuso e da test d’ingresso surreali,
ponendo così le basi per aggravare ulte-
riormente la situazione nei prossimi an-
ni. Gli stessi politici, a loro volta, hanno
sempre un governo precedente su cui sca-
ricare la colpa. Il risultato è il trionfo
dell’irresponsabilità. L’altro problema è

quello economico. Il detto per cuisenza
lilleri non si lallera(sto trascorrendo al-
cuni giorni in Toscana) vale anche per me-
dici e paramedici, i quali hanno l’abitudi-
ne di pretendere uno stipendio a fine me-
se, e se esso è basso e loro sono particolar-
mente bravi se lo vanno a prendere
all’estero. Questo per dire che, se si vuole
curare come si deve una delle popolazio-
ni più anziane del mondo, occorre mette-
re mano al portafogli per formare e remu-
nerare nuovi professionisti. Anche per ta-
le motivo è criminale usare i pochi soldi
che ci sono per incentivare la nullafacen-
za tramite il reddito di cittadinanza. A me-
no che non si decida che gli anziani, cioè
la quota più importante di elettori, non
rappresentano una priorità per i conti
pubblici, e dunque di scaricarli sui loro
familiari, senza alcuna assistenza da par-
te dello Stato, come di fatto già avviene in
molte regioni. Bisognerebbe avere la de-
cenza di dirlo in campagna elettorale, pe-
rò, anziché illudere milioni di italiani pri-
ma del voto e dimenticarli il giorno dopo.

FAUSTO CARIOTI


23
giovedì
1 agosto
2019
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