Le Scienze - 08.2019

(Ann) #1

http://www.lescienze.it Le Scienze 95


Gli antenati degli algoritmi


In viaggio per sopravvivere


Le radici culturali di intelligenza artificiale e deep learning


Perché migrano alcune specie e come riescono a farlo


Nel 2011 un gruppetto di produttori televisivi sta cer-
cando una canale disposto a investire sulla loro nuo-
va idea. Sono quasi sull’orlo della disperazione, perché
nessuno ha trovato la loro proposta sufficientemente
convincente per una puntata pilota. Ma alla fine bus-
sano alla porta giusta, quella di Netflix, e poco più di un
anno dopo House of Cards viene distribuito e il mondo
delle serie televisive non è più lo stesso. Ma che cosa
sapevano i manager della piattaforma di streaming che
gli altri non sapevano? Semplicemente, Netflix conosce
molto meglio di tutti gli altri network televisivi il proprio
pubblico. Il segreto era (ed è) nell’algoritmo che ci sug-
gerisce la prossima serie e che nel 2011 era in grado di
dire che una serie sul potere politico con un protago-
nista spregiudicato era quello che milioni di spettatori
avrebbero voluto vedere.
È solo un aneddoto, arcinoto, su come algoritmi e stati-
stiche, uniti a enormi quantità di dati, abbiano cambiato
il nostro modo di vivere. In questi casi, gli esperti parla-
no di tecnologie disruptive, dirompenti per gli effetti che


producono. Ma il libro di Polson e Scott, statistico il pri-
mo e data scientist il secondo, non è l’ennesima spiega-
zione di come funzionino algoritmi e big data (che pure
è uno dei fini secondari del volume). Il loro è il tentativo
di mostrare le radici culturali di molte idee matematiche
che hanno portato allo sviluppo di intelligenza artificiale
e deep learning di oggi. Ci si ritrova così avvinti da sto-
rie incredibili, raccontate con bel piglio narrativo, come
quella di Florence Nightingale, che nella guerra di Cri-
mea nel XIX secolo, mostra l’importanza di una corret-
ta raccolta dati sul campo. Oppure analizziamo assieme
ad Abraham Wald le carlinghe dei bombardieri alleati
che rientrano dalle missioni della seconda guerra mon-
diale: in quali punti è necessario rafforzare gli aerei af-
finché si riduca il numero di quelli abbattuti?
Da esperienze come queste sono nate idee che oggi so-
no usate negli algoritmi dei giganti della tech economy e
che in futuro, secondo gli autori, potrebbero essere an-
cora più centrali nello sviluppo della nostra società.
Marco Boscolo

Il giovane Holden del romanzo di Salinger si chiede-
va dove andassero d’inverno le anatre di Central Park,
quando il laghetto che le ospitava si ghiacciava. Una cu-
riosità forse oziosa, un simbolo su cui la critica si è inter-
rogata, ma che non perde di fascino anche nel suo si-
gnificato letterale. Il fatto che alcune specie animali si
sobbarchino lunghi e pericolosi tragitti in specifiche sta-
gioni ha stimolato la curiosità degli esseri umani fin dai
tempi più antichi, suggerendo risposte che oggi ci fanno
sorridere, ma che denotano attenzione al tema.
Secondo Aristotele, d’inverno le rondini si posavano sui
canneti dei laghi e, dopo aver perso il piumaggio, si tra-
sformavano in rane, per poi tornare rondini in prima-
vera, con le belle ali ricoperte di nuove e lucenti piu-
me. Un’ipotesi, per quanto incredibile e stramba, che
era sembrata verosimile anche a scienziati come Linneo
e Cuvier. Anche oggi che sulle migrazioni animali sap-
piamo molte cose in più, la domanda centrale rimane il
perché di un comportamento che sembra oneroso. La
risposta dell’autrice, giornalista scientifica e naturalista


di formazione, è chiara: «Si viaggia [...] perché i bene-
fici derivanti dall’arrivo a destinazione superano i costi:
possiamo dire che i migratori preferiscono andare in-
contro a una morte probabile, per sfuggire a una morte
certa». Una considerazione applicabile a molti casi che
coinvolgono anche le migrazioni umane, come storia e
cronaca recente testimoniano, spesso tragicamente.
Nell’illustrare gli aspetti messi in luce dalla ricerca su
questa strategia estrema di sopravvivenza, l’autrice ne
mette in rilievo i lati più sorprendenti, che è stato possi-
bile appurare, per esempio, con strumenti come il GPS,
ma anche con ausili tradizionali come l’inanellamen-
to degli uccelli. Apprendiamo di straordinarie abilità di
orientamento basate sulle stelle o sul campo magnetico
terreste, come pure di migrazioni che coinvolgono ge-
nerazioni. Ma si ha anche modo di soffermarsi sui rifles-
si dei cambiamenti climatici su un meccanismo delica-
to che l’azione umana ha contribuito a sconvolgere, con
conseguenze drammatiche in prospettiva.
Anna Rita Longo

Numeri intelligenti
di Nick Polson e James Scott
UTET, Milano, 2019,
pp. 320 (euro 28,00)

Senza confini
di Francesca Buoninconti
Codice Edizioni, Torino, 2019,
pp. 204 (euro 18,00)
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