Le Scienze - 08.2019

(Ann) #1
http://www.lescienze.it Le Scienze 97

© Edward Burtynsky, cortesia Amira Photography, Milano/Nicholas Metivier Gallery Toronto (

tutte le foto in questa pagina, 4

)

L’Antropocene per immagini

A Bologna una mostra esplora in modo multimediale l’impatto delle attività umane

Anthropocene
fino al 6 ottobre 2019
Fondazione MAST, via Speranza 42, Bologna
http://www.anthropocene.mast.org

N

el 2017 il passaggio dell’uragano Har-
vey sul Texas ha provocato imponen-
ti inondazioni a Houston e in tutto lo
Stato. Nel circuito automobilistico di Baytown
sono state raccolte temporaneamente tra le
30.000 e le 40.000 automobili danneggiate dal-
la tempesta: alcune erano in attesa di ritornare ai
proprietari, altre di essere rivendute come ferri-
vecchi, altre ancora di essere demolite. È in quel
frangente che il fotografo Edward Burtynsky le
ha immortalate, come una sorta di monumen-
to temporaneo alla loro presenza sulla Terra.
Una presenza tuttavia capace di provocare pro-
fondi cambiamenti. La foto delle carcasse di au-
tomobili texane è solo uno dei punti di accesso
alla narrativa della mostra che arriva in Italia do-
po l’esordio canadese dello scorso anno, quando
è stata ospitata dalla National Gallery of Canada
a Ottawa.
Da diversi anni Burtynsky è interessato all’ef-
fetto delle miniere sul paesaggio, ma solo con il
progetto in comune con i filmaker Jennifer Bai-
chwal e Nicholas de Pencier è nato un vero e
proprio percorso di ricerca estetica e «antropo-
logica» sui cambiamenti provocati dall’attività
umana. I cinque anni di indagini si sono concre-
tizzati in una galleria fotografica, un documen-

tario (proiettato per tutta la durata della mostra)
e una serie di installazioni multimediali immer-
sive che permettono al visitatore di «entrare»
dentro alcune immagini per meglio coglierne
l’essenza. Il percorso nell’Antropocene si snoda
così a cavallo tra scienza e arte, con rigorose do-
cumentazioni sui fenomeni catturati e una cura
estetica che permette a immagini di luoghi nor-
malmente nascosti di diventare vere opere d’ar-
te. Si va così dalle cave di marmo di Carrara alle
miniere di metalli siberiane, passando per le raf-
finerie statunitensi e le attività di disboscamento
nigeriane.
A colpire chi già mastica l’argomento non so-
no forse le informazioni, comunque presen-
ti e puntuali, ma le dimensioni e le proporzioni
dell’attività umana: escavatori alti una decina di
piani, raffinerie che si perdono a vista d’occhio,
l’artificiale organizzazione dei campi agricoli vi-
sti dall’alto. Le immagini, e il film, dei tre artisti
canadesi hanno la forza di colpire ed emozionare
il visitatore senza passare per facili sentimenta-
lismi o romantici ecologismi. Il progetto artisti-
co Anthropocene colpisce perché, per certi versi,
freddamente documentativo e inquietantemen-
te seducente.
Marco Boscolo

In alto a destra, miniera di potassio dell’azienda Uralkali a Bereznik, in Russia (2017); sotto, bacino di decantazione per il fosforo vicino a Lakeland, in
Florida (2012); qui sopra, a sinistra riciclo della plastica nella discarica di Dandora, a Nairobi (2016), in Kenya; a destra, Makoko, Lagos, in Nigeria (2016).
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