Verso metà mattinata, però, iniziai ad avere dei disturbi alla vista ma non ci feci tanto caso
reputando possibile un peggioramento dell’irritazione che era presente già da settimane ed era
dovuta alla tosse che mi tormentava a causa della bronchite sofferta da gennaio, per la quale avevo
ancora epistassi cioè leggere perdite di sangue dal naso.
Dopo ora di pranzo, come previsto, mi portarono altre 3 pillole e le assunsi regolarmente.
Nel pomeriggio i disturbi visivi si aggravarono, ed iniziai anche ad avere strani formicolii alle
labbra ed un senso di intorpidimento generale, però in compenso la fibrillazione era decisamente
scomparsa, per cui pensai che poteva trattarsi di una reazione normale alla terapia con dose
triplicata.
La dose serale, le altre tre compresse, mi venne portata come previsto ma ne presi soltanto due
perché i disturbi erano ulteriormente peggiorati e quindi preferii non esagerare il dosaggio nel primo
giorno di terapia massiccia.
La sera tardi si presentò un nuovo infermiere, molto professionale, che prima di tutto mi chiese
come stavo, ed io gli risposi che avevo uno strano intorpidimento e che il giorno dopo avrei voluto
riparlare con lo specialista; a quel punto, accertatosi che stessi bene, mi confessò che il suo collega
del turno precedente aveva commesso un grave errore! In pratica mi aveva consegnato farmaci
sbagliati: un antiaritmico diverso da quello che mi aveva prescritto lo specialista, e pertanto dovevo
immediatamente sospenderne l’assunzione!
Atterrito gli chiesi di spiegarsi meglio e di mostrarmi le scatole dei farmaci che aveva scambiato il
suo collega per errore, e venne fuori che mi aveva consegnato la flecainide invece del propafenone!
Praticamente mi aveva consegnato 9 pillole da 100mmg di un farmaco la cui dose quotidiana era al
massimo di 200mmg, per cui io avendo assunto 8 di quelle pillole sbagliate avevo assorbito in soli
12 ore la dose di 4 giorni di terapia! Ecco perché mi sentivo così male!