NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Il rischio di gravi accidenti cardiaci era stato altissimo in quanto si trattava di un potente farmaco
per il cuore, e se avessi assunto anche la dose della mattina successiva, cioè le altre 3 piccole, sarei
sicuramente morto, senza ombra di dubbio!!


Quell’infermiere molto professionale che mi riferì l’errore del suo collega di fatto mi salvò la vita!


Lo ringraziai commosso e gli chiesi come avesse fatto a scoprire l’errore, e mi rispose che quella
sera, per caso, e non sapeva nemmeno spiegarsi come mai, si mise a controllare la disponibilità dei
farmaci prescritti dai medici e notò che mancava proprio quello previsto per me, il propafenone, e
che il suo collega lo aveva sostituito con un altro sul cui astuccio c’era scritto a penna
“antiaritmico”, ritenendo erroneamente che si trattasse dello stesso farmaco o di uno equivalente,
invece era la flecainide, che differiva di molto sia in efficacia che soprattutto nel dosaggio!


A quel punto gli risposi che il suo collega non aveva commesso uno scambio di farmaci per errore
tecnico cioè per aver preso una scatola piuttosto che un’altra, ma effettuò una scelta arbitraria
completamente errata!


Ritenne erroneamente che, trattandosi comunque di farmaci antiaritmici, avrebbero avuto la stessa
efficacia e ne avrei potuto assumete lo stesso dosaggio, per cui me ne consegnò comunque 3 pillole
ad ogni orario stabilito! Ma quella leggerezza mi avrebbe ucciso il giorno dopo, certamente!


Si può anche sopravvivere un giorno a quei dosaggi enormi, infatti ero ancora vivo se pur
sopraffatto dai vari effetti collaterali, ma non ad una somministrazione ulteriore!


“Che fortuna che ebbi grazie al cambio di turno! Il nuovo infermiere si accorse del grave errore e
certamente mi salvò la vita!”, pensai sconvolto e strabiliato!


Poi riflettendoci bene la spiegazione reale poteva essere un’altra.


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