Oltretutto avevo già apprezzato diverse virtù che il boss aveva manifestato: lealtà, sincerità,
sensibilità, estrema umiltà non sentendosi nemmeno degno di pronunciare parole Divine!
Il suo cambio di vita, il suo pentimento, inoltre, appariva sincero, ed anche il pathos non sembrava
dipendere solo dalla sofferenza fisica ma soprattutto dall’aver compreso di aver commesso molti
errori, come lui stesso li definiva ripetutamente, che lo avevano allontanato dalla moglie - poi
deceduta senza nemmeno poterle offrire il saluto d’addio - e dai figli che non aveva potuto godersi
durante la loro crescita.
Si era ritrovato, dopo anni di galera, i figli ormai adulti, cresciuti senza padre, e la moglie volata via
per sempre!
Era un uomo in pena e si vedeva che in qualche maniera voleva chiedere perdono a Dio ma non
osava nemmeno accostarsi a Lui, neanche col pensiero, non solo perché immaginava che sarebbe
stato scacciato malamente, ma perché credeva che la sua esistenza vergognosa non sarebbe stato il
caso nemmeno di mostrarla a Dio per chiedere Misericordia, tanto peccaminosa era stata, e quindi
sarebbe stato meglio continuare a tenerla nascosta ai Suoi occhi.
Ma io sapevo che la Misericordia di Dio era Infinita, e che il Suo perdono sarebbe potuto discendere
anche su quel pover’uomo, grande peccatore, ma in piena purificazione e ricco di dignità e virtù.
Perché eterna è la Sua Misericordia
Certo era stato un boss, ma ormai era decaduto dalla criminalità ed in procinto, forse, di ascendere
alla Fede, anche se a modo suo, l’unico possibile.