Rivedo ancora oggi nella mia mente, con immagini custodite come in una cassaforte inespugnabile,
quanto Daniela fosse bella: i capelli biondi e voluminosi, gli occhi verde castano, le labbra carnose,
il corpo atletico ed agile perché praticava danza moderna, le mani sempre ben curate, il profumo
che ancora mi inebria i ricordi!
Nei primi mesi comunque non ebbi il coraggio di violare la sua purezza, anche perché io stesso ero
alle prime armi, ma un giorno d’estate a luglio, quando ebbi la casa libera essendo i miei genitori
andati in vacanza a Paestum, riuscimmo a fare l’amore, entrambi per la prima volta.
Restammo per qualche ora a letto, abbandonandoci completamente ad una dolcezza interminabile,
scoprendo sensazioni fisiche, passionali, sentimentali, mai vissute prima.
Ci ritrovammo complici anche nell’esplorare l’amore vero, nel rincorrere e raggiungere emozioni
intense, per poi rilassarci uno accanto all’altra, con le labbra perennemente baciate.
Era tutto talmente bello da non sembrare vero, infatti ad un certo punto uscii fuori al balcone per
rinfrescarmi e ci restai qualche minuto pensando a tutto quanto stava accadendo.
Riuscivo ad ammirarla anche dal terrazzo perché lasciai le ante aperte: era nuda nel mio letto,
splendida, dolcissima, ed era finalmente tutta mia! Osservavo distrattamente la gente passeggiare
per strada e poi di nuovo lei nel mio letto, per ammirare quel contrasto da sogno!
Una scena meravigliosa che mi fece sentire un re, e che non dimenticherò mai più nella vita.
Eppure un leggero turbamento nell’aria lo avvertivo, ma inizialmente lo attribuii all’emozione del
momento.
La radio quel giorno trasmetteva diverse canzoni che mi sono rimaste tutte nel cuore, tra le quali
“Figli delle stelle” (Alan Sorrenti), e “Bella sarai” (La bottega dell’arte) che al momento risultava
dolce e promettente ma in futuro risultò struggente per tutto il resto della mia vita in quanto il testo