NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Oltretutto la paura che qualcuno potesse farle del male, che avvertivo continuamente, anche a
scuola, mi obbligò a diventare molto protettivo e piuttosto violento, dovendo affrontare spesso
deficienti di ogni specie che la importunavano. Avevo imparato, contro la mia natura, a diventare
estremamente cattivo contro i tanti cafoni presenti ovunque, pur di difenderla.


Fortunatamente riuscii a viaggiare tra Paestum e Salerno quasi tutti i giorni, per stare con lei e
vivere il nostro amore. E feci bene a viaggiare spesso perché un giorno ci scappò anche la rissa sulla
spiaggia in quanto uno di quei ragazzi molto volgari importunava continuamente Daniela e fui
costretto, per farlo smettere, a gonfiarlo di botte e ad imporgli, minacciandolo, di non tornare mai
più in quel lido.
Ne uscimmo malconci entrambi ma la peggio la ebbe sicuramente lui e da quel giorno non si
presentò mai più su quella spiaggia, anche perché se lo avesse fatto lo avrei massacrato peggio di
prima.
Fu la prima volta che ebbi a che fare con le Forze dell’ordine che vennero chiamate dai clienti del
lido, alle quali raccontai tutto e mi diedero persino ragione! Fu molto bello essere compreso da loro,
anche perché da sempre, sin da piccolo, nutrivo una profonda stima per le divise istituzionali, erano
un po’ come dei miti per me.


Tutto luglio passò così, viaggiando continuamente per raggiungere Daniela, ma ad agosto dovetti
andare in Calabria con i miei genitori, come ogni anno, e quindi riuscii a tornare a Salerno soltanto
poche volte, ed in treno.
In quegli anni non esistevano i cellulari per cui ogni volta che raggiungevo Daniela di fatto le
facevo una sorpresa perché la incontravo direttamente al lido, sulla spiaggia, ed ogni volta
esplodevano di gioia, ci lasciavamo andare ad emozioni intense!


Ogni volta che la rivedevo provavo sempre la stessa immensa passione d’amore!

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