NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

“Sicuramente dietro queste ottime circostanze ci sta la mano del Buon Dio”, pensai convinto!


Infatti preso dall’entusiasmo pensai a quanto Amore infinito mi aveva trasmesso il Signore in quelli
che sarebbero potuti essere i giorni più brutti della mia vita ma che furono tali solo parzialmente,
infatti in maggior parte divennero, grazie alla Sua mano salvifica, tra i più profondi, appassionanti
ed intensi della mia esistenza.


In quei giorni infatti vissi sia le sofferenze più atroci, in ospedale soprattutto, sia alcune tra le
emozioni più profonde della mia vita, riscoprendo valori eclissati dal tempo ed imparandone nuovi
davvero commoventi.


La conclusione - grazie alla nuova Alba ed a tutta una serie di soddisfazioni esistenziali che
seguirono e che iniziai a vivere anche nella nuova cella - fu che l’esperienza del carcere divenne
davvero molto costruttiva ed a tratti entusiasmante, soprattutto per i numerosissimi risvolti spirituali
che vissi intensamente.


C’era quindi di che rallegrarsi, di che ringraziare sempre Dio, perché quello sarebbe potuto essere il
periodo della mia perdizione definitiva, ed invece divenne quello della clamorosa rinascita!


Ovunque c’è Dio tutto si rinnova, tutto rifiorisce, tutto ritorna in vita!


Lo avevo già sperimentato tante altre volte nella mia vita, ma l’esperienza del carcere stava
diventando una delle più importanti in tal senso, e capii che davvero Dio si trovava soprattutto nei
luoghi di maggiore sofferenza per l’umanità, in particolare ospedali e carceri, proprio dove io stavo
vivendo, infatti, quel meraviglioso e durissimo tempo di Grazia.


Avvertivo la presenza di Dio molto più chiaramente in carcere - nella convivenza forzata con quei
delinquenti alcuni dei quali sembravano, in verità, soltanto ragazzi fin troppo buoni costretti a
delinquere per sopravvivere - che non nella città libera ed apparentemente spensierata.

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