NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

I buoni propositi in carcere trovano terreno fertile se si aveva la fortuna di incontrare le persone
giuste. Ed io di fortuna immaginavo di averne avuta davvero tanta, anche se sapevo quei privilegi
enormi, in realtà, provenivano da Lassù. Chi è incappato in condanne ingiuste, ed in carcere viene
tenuto lontano dai detenuti veri - quelli malvagi che possono distruggere un’esistenza come fosse
niente e marciare sopra i cadaveri senza battere ciglio - trovando altri compagni di sventura che
condividono gli stessi santi principi di rivalsa sociale, riescono davvero a realizzare il sogno di
ricostruirsi una vita nuova. E credo che la fratellanza fra persone tristemente martirizzate dal
destino fosse davvero il primo tassello, il più importante.
Come la pietra d’angolo nella Fede.
Per questo tutti si dedicavano con grande impegno, e con grande gioia nel cuore, nel realizzare, in
ogni attimo della propria detenzione, uno stile di vita ricolmo delle migliori virtù possibili, tutte
componenti essenziali di una nuova rinnovata e santa dignità.
Anche quello era un dono di Dio, ne ero certo, loro magari non lo sapevano, ma io ero in grado di
comprenderlo, ed ero capace di scrutare le loro esistenze e di intuire in che direzione stessero
andando. E tutti, in quella sezione, avevano imbroccato il sentiero giusto, uscendo davvero dalla
selva oscura.
Tutti avrebbero meritato gli applausi, in realtà riservati a pochi, che ogni tanto esplodevano nei
corridoi, la cui eco risuonava in tutto il carcere, accompagnati da quelle urla di giubilo “VIA, VIA”,
che testimoniavano l’ennesima concessione di arresti domiciliari a qualche fratello detenuto!
C’era una atmosfera magica quei giorni in carcere, sembrava aleggiare lo Spirito Santo tra di noi, ed
io lo percepivo chiaramente. E forse non ero il solo. A volte infatti qualche detenuto aveva impressa
nel volto l’espressione pura della Fede, di una soave tribolazione ma anche di una dolce speranza e,
sapendo di non potermi sbagliare non essendo mai capitato prima, ero certo che si trattasse di
uomini che stavano percorrendo il sentiero giusto, quello della redenzione e della pace col Signore.

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