NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Iniziai a tremare, capii che si trattava di qualcosa di gravissimo, scaricai tutta la tensione fisica
afferrando per il braccio il mio amico, lo strinsi tanto forte da fargli del male, ma gli chiesi con tono
molto dimesso ed impaurito: “cos’è successo?”. Lui affranto e abbandonato al dolore, con un senso
d’impotenza assoluta, mi disse: “Daniela ieri era sul motorino a Torrione, seduta dietro a quel
ragazzo che stava frequentando, e purtroppo c’è stato un incidente gravissimo!”.


Poi trascorsero secondi interminabili di silenzio, anche lui dovette recuperare forza e coraggio
prima di continuare a parlare, respirò a lungo e mi abbracciò fraternamente.
Io lo allontanai dolcemente da me, liberandomi dal suo abbraccio sofferto, e lo guardai negli occhi
lucidi che trepidanti mi trasmettevano desolazione e compassione, sapendo quanto tenevo a quella
creatura meravigliosa, quanto l’avevo amata e quanto avevo sofferto per non essere riuscito ad
essere con lei un uomo vero!
Restammo in silenzio entrambi, poi trovò la forza e mi disse: “sono arrivati i soccorsi subito, le
ambulanze e la Polizia, ma Daniela non ce l’ha fatta, è morta”!


Orrore!! Tragedia!! Disastro!! Sciagura!! Strinsi di nuovo il suo braccio fino a farlo male, peggio di
prima, un brivido enorme percorse tutto il mio corpo che tremò visibilmente come una foglia al
vento, i miei occhi si sbarrarono nel vuoto, non riuscii a fermare le lacrime che scorrevano copiose,
e un urlo lancinante di dolore mi soffocò in gola!!!
Per liberarmi da quella straziante sofferenza diedi un pungo violentissimo nel muro ed iniziai a
sanguinare vistosamente dalla mano, ed il forte dolore che avvertii fu addirittura un sollievo rispetto
a ciò che provavo in cuor mio!!
Intanto altri amici che si trovavano al marciapiede opposto ci raggiunsero perché avevano assistito a
tutta la scena ed uno di loro, Antonio, vedendo la mia atroce reazione, urlò a Sandro scuotendolo
per un braccio: “perché glielo hai detto? Ti avevamo chiesto di non farlo! Dovevi aspettare che
arrivassimo anche noi, cazzo!!”.

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