C’era anche da condurre la vita quotidiana, però, oltre che dedicarsi alla scrittura, alle danze ed agli
svolazzamenti estatici, per cui io e le mie due Anime ogni tanto ci dedicavamo anche al riordino
delle mie cose terrene e della casa, scoprendo spesso gusti comuni nel rigenerare ogni cosa.
Il giorno dopo il rientro aprii lo zaino - contenente la roba che avevo con me nel carcere che da quel
momento rinominai “Grand Hotel” perché avevo deciso di tenere nascosta l’esperienza della
detenzione ai mie parenti e quindi nessuno avrebbe dovuto, neanche casualmente, ascoltare quella
parola fino alla fine della stesura del libro ed all’ottenimento della libertà con l’affido ai servizi
sociali - e dovendo portare in lavanderia tutto ciò che andava lavato, trovai in fondo ad un busta una
delle due ciotole in metallo che avevo usato durante la carcerazione!
Fu una grande sorpresa, e non riuscii a capire come fosse finita li dentro! Forse la posai nella busta
dei vestiti un giorno mentre mi trovavo sovrappensiero, oppure la conservai prima di andare in
ospedale, non importava. In ogni caso quella ciotola era li con me e con le mie due Anime che ne
gradirono moltissimo la presenza perché permise loro di ricordare, emozionarsi, fantasticare poesie
e racconti emozionanti, infatti quella ciotola ne visse tanti di episodi surreali!
Quella semplice scodella cromata ed un po’ consumata divenne testimone pratico di un periodo che
sembrava ormai confinato nella preistoria, come il ritrovamento di un oggetto di valore da esporre
nei musei più belli del mondo, come il rinvenimento di una reliquia da custodire con grande cura.
Infatti decidemmo, io e le mie due Anime, di metterla esposta in bella evidenza su una mensola
della libreria, alle spalle della scrivania dove scrivevamo a volte anche 14 ore al giorno, in modo da
poterla osservare spesso ed ammirarla come uno dei trofei più sontuosi della nostra esistenza.
Nessuna delle due Anime si oppose all’esposizione ed all’osservazione, anche involontaria e quasi
quotidiana, della ciotola, anche se mi sarei aspettato che Giovinetta si ribellasse pretendendo cose
nuove, fresche, moderne, e che prima o poi avesse consigliato di sigillarla in un cassetto, giusto per
non buttarla via.
gianni zito
(Gianni Zito)
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