La crescita nell’immensità dell’Eucarestia
Ogni volta che alla fine della Messa riuscivo a ricevere la Comunione, dopo aver seguito tutti i
preliminari necessari, tra i quali la Confessione, il digiuno da almeno un’ora, e non aver commesso
peccati particolari, provavo da un lato un profondo senso di protezione da parte del Buon Dio, ma
dall’altro mi sentivo colpevole di non aver raggiunto un grado di preparazione spirituale adeguato.
Questo conflitto interiore lo risolvevo, almeno parzialmente, grazie agli studi religiosi che
proseguivo sui testi che avevo a casa.
Col passare del tempo mi sentii pronto, ed il mio grado di coscienza e conoscenza divenne ottimale
per la mia età, infatti per un certo periodo non vissi più sensi di colpa, anzi ogni domenica mi
realizzavo sempre di più nell’Eucarestia avendola interpretata, giustamente, come l’atto più
importante della settimana per crescere forte nella Fede ed ottenere la Santa Protezione di Dio.
Mi rendevo conto, col passare del tempo, che cresceva in me una sensibilità d’animo enorme che
divenne nettamente superiore a quella degli altri ragazzi, e che mi faceva sentire diverso da loro, più
fragile emotivamente ma sicuramente più vicino a Gesù, e questo era l’importante.
Avrei accettato di essere inferiore a tutti pur di avere Gesù e la Madonnina sempre nel mio cuore.
Invece crescendo in fretta, e praticando molto sport, divenni fisicamente molto forte, e mi scrollai di
dosso tanti sensi di inferiorità che avevo nei confronti di ragazzi che ritenevo inizialmente più abili
e più capaci di me.
Col passare del tempo divenni davvero più abile di tutti, sia rispetto alla classe che a tutto l’istituto
scolastico, in tutti i campi, nello sport soprattutto, ma anche negli studi, nelle amicizie, nella
capacità di rallegrare le comitive e decidere ogni giorno quali fossero le scorribande da compiere.