NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

A quel tipo Chiara spiegò al telefono che si era innamorata di me e che voleva chiudere la relazione
con lui, per cui il soggetto pensò bene di raggiungerci a Palinuro guidando da Milano per una
nottata intera. Quando arrivò la mattina, un omone superpalestrato e pieno di se, ci vide ballare sulla
pedana della discoteca, e scrutando i suoi occhi capii che comprese immediatamente la purezza dei
sentimenti che legavano me e Chiara, la spontaneità di ragazzi semplici che desideravano soltanto
amarsi e vivere spensierati, e provò vergogna nell’essere così opprimente nei confronti di Chiara!
Ne fui certo perché il suo sguardo sconfortato ed impotente fu eloquente, e rinunciò a tutti i
propositi bellicosi, infatti capii anche che aveva programmato di riprendersela con la forza ma non
ne fu capace. In verità io mi ero preparato allo scontro, anche fisico, perché mi avevano avvisato
che era un tipo attaccabrighe, violento e pericoloso, ma non avevo alcuna paura di affrontarlo
perché sapevo il fatto mio. Un “omino michelin” così lo avrei ridotto in poltiglie perché certi
buffoni più sono grossi e più sono vulnerabili, infatti quando si avvicinò e mi chiese di parlare con
me non ebbi alcuna paura e lui si rese conto molto bene del rischio che stava correndo con me.
Infatti mi chiese soltanto se davvero ero innamorato di Chiara ed io gli feci capire tutto quanto
necessario, per cui lui ripartì per Milano dopo qualche ora, senza alcuna sceneggiata, di alcun tipo.
Chiara dopo anni di sofferenze e sevizie era finalmente libera e felice, e persino i parenti mi
ringraziarono. Era l’estate del 1983 ed avevo19 anni, età bellissima e dalle potenzialità incredibili.
Ancora oggi la ricordo come l’estate più esaltante della mia gioventù.
Ogni volta che ascolto una canzone che ebbe un grande successo all’epoca mi ritornano in mente le
stesse percezioni sensoriali, la stessa gioia, la stessa spensieratezza:


Gazebo
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