La guardai “storto”, come diciamo al sud quando qualcuno ci sta antipatico, e lei mi disse anche di
fare attenzione a bere lentamente perché scottava!! Inizialmente pensai ad uno scherzo, ma il suo
modo di fare non era equivoco: quella misera porzione per lei era veramente una tazza di latte!!
Mi guardai intorno spaesato e pensai tra me e me: “sono capitato in un ospizio per matti!”
In un’altra occasione mi propose un piatto di pasta asciutta, ed io ci cascai di nuovo perché è noto
l’entusiasmo di noi meridionali per i primi piatti, ma, udite udite, andai in cucina e vidi che stava
bollendo 7-8 fili di spaghetti in una pentolina minuscola del latte!!
Non ci potevo credere! Mi sembrava di trovarmi sul set di un programma Tv che si chiamava
“Specchio Segreto” e che era stato un grande successo qualche anno prima, che corrisponderebbe al
moderno “Scherzi a parte”!
Appena fu cotta versò la porzione minuscola di spaghetti in un piattino per le tazze da latte e me lo
porse sul tavolo della cucina, come se fosse un normale piatto di pasta! Davvero fu troppo per me!!
La vecchietta ultranovantenne non aveva il senso della misura quando si trattava di offrire qualcosa
agli ospiti e tutto ciò che rifilava era assolutamente ridicolo: stanza minuscola, latte poche gocce,
pasta talmente “asciutta” che si era ristretta in un piattino da latte!
Però quando si trattava di servirsi da sola delle cose che le piacevano, come le sigarette ed il
whisky, le quantità diventavano miracolosamente esagerate!
Almeno un paio di volte a settimana, infatti, si riuniva la sera con altre amiche ultranovantenni
come lei, attorno ad un tavolo con il feltro verde per giocare a carte, e tutte fumavano e bevevano a
sbafo, tanto che dalla stanza di gioco fuorusciva un’enorme nube di fumo mista ad aromi intensi di
superalcolici!!
Ciascuna di loro, infatti, aveva sul tavolo una bottiglia che in una serata consumava quasi per intero,
ed almeno un pacchetto di sigarette!