L’incubo demoniaco continuava, non riuscivo a crederci!
Ormai non restava altra possibilità che quella di lavorare esclusivamente con Usl diverse da quella
di Salerno, cioè in provincia, in quanto in quei 4-5 anni terribili furono le uniche che riuscirono a
pagare quasi nei termini di legge cioè in pochi mesi.
Grazie ai fondi delle poche Usl virtuose continuai a portare avanti l’azienda e selezionai, avendo
posizionato locandine di offerta di lavoro in vari ospedali ove eravamo soliti lavorare, due nuovi
venditori visto che i precedenti erano ormai andati via cambiando lavoro a causa delle citate
tragedie economiche.
Questi due commerciali furono talmente bravi che riuscirono persino a realizzare, oltre che in
provincia, anche qualche fornitura alla Usl di Salerno ove ormai nessuno più degli addetti mi
consentiva di lavorare visto che mi boicottavano di nuovo avendo capito che ero stato io, con la mia
denuncia, a sbattere in galera tanti professionisti, tecnici, ed amministratori ospedalieri.
A questi due nuovi venditori pagai subito le provvigioni, così come mi avevano chiesto, per
accoglierli nel migliore dei modi ed assicurarmi la costanza delle loro prestazioni lavorative visto
che riuscirono dove altri avevano fallito, cioè ottenere facilmente autorizzazioni dall’ospedale
nemico. Come da prassi spedii le pratiche e le relative fatture alle Usl di pertinenza, tra le quali
quella di Salerno.
L’attività a volte sembrava incanalarsi finalmente su un binario di regolarità, grazie ai pagamenti
effettuati in pochi mesi dalle Usl virtuose, e grazie anche all’arrivo di questi due nuovi venditori che
impararono subito il lavoro, sorprendentemente, e produssero in poche settimane un ottimo
fatturato. Restai sorpreso e deluso, però, quando questi due venditori, nonostante l’ottimo lavoro
svolto ed i buoni guadagni che realizzarono, decisero stranamente di abbandonare l’attività e mi
comunicarono di voler cercare fortuna altrove, e quindi fui costretto a riprendere le selezioni di
nuovi commerciali.
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