NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Ne fui enormemente rattristato e dissi: “Mariella, per l’amor di Dio, che cosa ti è successo?”.
Lei fu sorpresa di vedermi li, non immaginava che sarei andato fino a casa sua a cercarla, e infatti
mi chiese: “che ci fai qui? Perché sei venuto?”.


Io risposi quasi arrabbiato: “Mariella, avevamo appuntamento a Santa Lucia, lo avevi dimenticato?
E perché piangi, che ti è successo?”.


Lei si asciugò le lacrime, si scusò e mi disse dispiaciuta: “Gianni tu non sai che inferno è la mia
vita, in casa mia non mi è consentito nemmeno di mettermi un rossetto! Una volta tanto che avevo
deciso di curarmi, di farmi più bella per uscire con te, mia madre mi ha aggredito e me lo ha
impedito. Lei non vuole assolutamente che io mi trucco, che mi vesto meglio, che mi curo. Dice che
una ragazza per bene non deve fare la “sciantosa” per strada! Così non ho avuto più voglia di
uscire e sono scappata in Chiesa!”.


Ovviamente rimasi sbigottito, non potevo credere a quanto mi raccontava, sembrava una situazione
retrograda dell’Italia ante guerra, ma compresi che era assolutamente vera!
A quel tempo effettivamente esistevano ancora genitori rigidi che pur di proteggere le figlie le
impedivano persino di farsi belle, di truccarsi, di vestirsi bene.
A quel punto fui toccato ove si scatenano sempre mie reazioni irrefrenabili, nell’orgoglio!
Guardai Mariella negli occhi, la afferrai per un braccio e, preso da uno slancio emotivo, le dissi: “
dai usciamo così, sei bellissima lo stesso, andiamo a lungomare, chi se ne frega di tua madre!”.
Lei mi guardò con grande stupore, gli occhi spalancati e la bocca semiaperta per il fiato sospeso!
Non si aspettava da me una risposta così audace - perché forse mi aveva preso per un deficiente
benestante ed incapace - e reputando ottima la proposta mi sorrise ed acconsentì!


Ci prendemmo per mano ed iniziamo a correre a perdifiato per tutta la discesa di via Trotula de
Ruggiero, fin giù al lungomare!

Free download pdf