Mi parve un’ottima iniziativa e pertanto preparai le mie belle brochure e partii speranzoso per
Milano che grazie a questa opportunità sembrava avanti di molti decenni rispetto a Roma dal punto
di vista imprenditoriale. Raccolsi tutti i soldi che possedevo e li usai per andare a Milano e per
soggiornare in un piccolo albergo vicino alla CCIAA.
La passeggiata serale nella piazza del Duomo e nella Galleria adiacente, e la sontuosità che
emanavano, sembravano presagirmi grandi successi con gli investitori nella mattinata successiva.
Milano, la capitale commerciale d’Italia, sembrava in grado di realizzare il mio sogno.
Giunto sul posto la mattina seguente, e ricolmo di emozione per l’opportunità concessami, i
coordinatori fecero accomodare tutti i proponenti ciascuno su un piccolo tavolino tipo scuole
elementari, con su posizionata una sveglia! Si, una sveglia, un orologio vecchio modello, circolare,
per far partire il conteggio del tempo! Non capivo a cosa servisse ma quando ci fu illustrato il
significato rimasi talmente deluso che per un attimo pensai di abbandonare la CCIAA e scappare
via, anche perché avevo fiutato il rischio che qualcuno mi copiasse il progetto!
In effetti avrei fatto meglio ad andar via, alla luce di quanto è accaduto negli anni seguenti.
La CCIAA di Milano ove si consumò la farsa dei Business Angel