Io al momento sottovalutai la confidenza e mostrai estrema sicurezza tranquillizzandole e
precisando che tutto era sotto controllo.
In effetti mi sentivo un supereroe dopo la conferenza stampa che avevo organizzato insieme ad una
nostra collaboratrice, e gli stessi soci e manager, non avendone seguito la programmazione,
rimasero stupiti per l’ottima riuscita e per il gran successo che ottenne la presentazione del progetto.
In effetti la conferenza stampa ha rappresentato uno egli eventi più belli della mia vita, sicuramente
il più importante dal punto di vista socioprofessionale, anche più della discussione della laurea
perché la prospettiva lavorativa che si era così aperta risultava davvero molto promettente sotto tutti
i punti di vista.
La mia attività, se fosse partita, sarebbe stata una delle più belle realtà d’Italia in quella fase, e ad
oggi sarebbe divenuta il servizio informativo più efficace e completo in ambito salute.
Nei due giorni successivi, purtroppo, notai movimenti strani attorno a me, e spesso i soci
complottavano tra loro in mia assenza, così come mi riferì un fidato collaboratore, ed i previsti
incassi dalla rete vendita non arrivarono copiosi! Qualcosa di losco stava accadendo!
Era proprio questo l’aspetto più preoccupante, non arrivavano i tanti contratti commerciali attesi,
ma solo un numero limitato in rapporto all’intera rete vendita presente in tutta Italia, e quindi decisi
ci contattare personalmente, all’insaputa di Paolo, alcuni dirigenti regionali, non quelli nazionali
che appartenevano alla sua rete di possibili complottisti.
Quei dirigenti regionali mi confessarono, clamorosamente, che proprio Paolo, che era
l’amministratore unico, impose alla rete vendita di non produrre fatturato, nonostante avessero una
montagna di contratti potenziali da realizzare!!
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