NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Non ho ricordi molto chiari sulla strada percorsa, ma una scena straordinaria mi è rimasta impressa
per essere una delle più surreali e commoventi che abbia mai vissuto, annoverata ormai tra gli
episodi inspiegabili della mia vita che rincorrono affannosamente un senso attraverso la Fede e per
questo raggiungono quello più solenne possibile: il Miracolo.
Quel ricordo è una delle emozioni più stupefacenti della mia vita, non solo per la chiarezza delle
scene, per la dovizia di particolari, per le sensazioni ambientali più vive che mai, ma anche e
soprattutto per l’immenso valore spirituale.


Nella mente, infatti, ogni volta che cerco di ricordare, irrompe raggiante quella scena surreale:
all’altezza del liceo Tasso di P.za San Francesco vedo chiaramente e distintamente un bambino di 5
anni circa, biondino e riccioluto, con gli occhi verdi, che attraversa la strada - compiendo un gesto
estremamente pericoloso perché le automobili in quel punto corrono abbastanza veloci - che
riconosco essere me stesso da fanciullo ma lo osservo dall’altezza di un adulto!


Inspiegabilmente vedo me stesso bambino attraversare la strada ma non seguo i passi dall’altezza di
un fanciullo bensì dalla mia visuale da adulto, come se fossi accompagnatore di me stesso fanciullo!
Che assurdità!


Una visione assolutamente inspiegabile che però non lascia dubbi riguardo all’attendibilità in
quanto le immagini dei ricordi sono ancora oggi molto nitide, ben conservate, sono sempre le stesse
da decenni cioè da quando ne ho memoria, e sono arricchite persino dalle sensazioni provate a suo
tempo sia da me bambino che da me adulto che lo accompagnai: la paura, i rumori del traffico, le
voci della gente, il vento leggero che faceva svolazzare i capelli, il passo che avanzava lentamente
sulle strisce pedonali, l’attraversamento della strada completato sino al marciapiede opposto ove si
spengono dolcemente i ricordi delle prime fasi del viaggio eroico.


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