NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Ogni secondo che passava il mio cuore e la mia Anima impazzivano sempre di più, e la gente tutta
intorno mi osservava assorbendo inesorabilmente la mia terribile angoscia!
Osservavo, terrorizzato e straziato, anche sotto l’acqua del mare, temendo che stesse affogando, e
quindi adoperavo tutte le forze che il mio corpo e la mia mente potessero esercitare.


Ogni minima ombra individuata nel mare, generalmente bambini che nuotavano sott’acqua, mi
faceva sussultare ulteriormente dal terrore, dall’angoscia, al pensiero orribile che potesse essere lei
annegata! Dio mio quanta paura! Non credevo che la mente ed il corpo di un uomo potessero
provare tanta angoscia e che si potesse fisicamente sopravvivere!!
Quando ormai avevo scandagliato tutto il campo del visibile, concesso dalla natura alla vista umana,
con la punta estrema dell’occhio alla mia sinistra - verso la lunghissima spiaggia più lontana dalla
mia postazione - intravidi la sua sagoma che stava correndo in direzione opposta!
Si stava allontanando sempre di più e stava per diventare un puntino irriconoscibile nella
moltitudine di persone! Iniziai a correre all’impazzata verso di lei, con gli occhi incollati a quella
sagoma così piccola, così dolce ed indifesa, per non perderla di vista!
Saltai sopra le persone in acqua e sul bagnasciuga travolgendo qualsiasi cosa capitò sotto il mio
corpo agilissimo, furioso ed impressionante, senza mai staccare gli occhi da lei!
Dopo una corsa irrefrenabile tra tanta gente, evitando i grossi flutti di mare che mi coprivano la
visuale, dovuti a schizzi enormi che sollevavo freneticamente agitando gambe e braccia, finalmente
riuscii ad inquadrare il suo volto e riconobbi la stessa terribile angoscia stampata nei miei occhi!


Mi fece una pena immensa perché non mi aveva ancora intravisto, per cui continuai a chiamarla
strillando ancora più forte ma lei non riuscì ad ascoltarmi perché ancora troppo lontana e distratta
dai rumori della gente. In quell’istante era terrorizzata più di me e piangeva disperata correndo
verso altre spiagge lontane ove, se fosse arrivata, sarebbe stato impossibile trovarla: troppe persone
presenti e troppe diramazioni tra stagni e colline selvagge!


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