NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Non ce ne rendemmo conto neanche quando, un giorno, disse che voleva recarsi in Calabria, a
Belvedere Marittimo, sia per pregare sulla tomba dei suoi genitori, sia per salutare le sorelle, il
fratello, ed i nipoti, e ci volle andare in treno. Quella mattina, senza alcun preavviso, si materializzò
una delle scene più tenere, intense, emozionanti, e commoventi, della mia intera esistenza.


La stazione di Capaccio da dove mio padre partì per l’ultima volta per la Calabria

Papà indossò una giacca rosso scuro che usava spesso d’estate in rappresentanza della sua naturale
allegria, ed un pantalone beige anch’esso usuale nei periodi vacanzieri, ma non si rese conto che era
dimagrito tanto a causa della malattia e che quegli abiti gli stavano ormai larghissimi.
La giacca pendeva ai lati delle spalle ed era divenuta talmente lunga da giungere fin quasi alle
ginocchia, coprendo per buona parte il pantalone che a sua volta era talmente largo che mio padre
riusciva a tenerlo abbottonato e fermo soltanto rivoltandolo con una piega orizzontale, all’altezza
della cerniera, il tutto bloccato da una cinta ben stretta. Era una scena comica e struggente nello
stesso tempo: goliardica perché mio padre visse tutta la sua malattia col sorriso sulle labbra, sin dal
primo momento della diagnosi e fino al giorno della sua morte, e quei vestiti così larghi quasi
divertivano anche lui, dopo aver suscitato la nostra affettuosa e malinconica ilarità!

Free download pdf