NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

massimo visionare un’ombra e mai una persona nei dettagli.
Avevo paura di vedere dal vivo quella donna dolcissima che percepivo ancora al mio fianco e
quindi l’esplorazione tattile fu molto lenta e discreta, durò almeno un’altra oretta che fu necessaria
per spostare le mani di pochi millimetri alla volta e per aprire gli occhi gradatamente.
Una volta resomi conto che lei non c’era, e di essere solo, osservai accuratamente la stanza perché
mi sembrava di non vederla da secoli!
Scrutai ogni particolare dell’arredamento, finanche i soprammobili, la mia scrivania e tutto quanto
c’era sopra prima del viaggio nell’aldilà, per verificare che tutto fosse come lo avevo lasciato e che
non mi trovassi in un’altra epoca.
Infatti per capire che non fossero trascorsi anni, come mi sembrava, decisi di andare in cucina ad
osservare mia madre per capire se nel frattempo fosse cambiata o addirittura invecchiata, e così feci,
alzandomi molto lentamente dal letto.
Impiegai molto tempo per arrivare in cucina perché i passi erano molto lenti ed impacciati, le
gambe ancora pesanti al punto da sembrare ancora dormienti.


La raggiunsi mentre preparava la tavola per il pranzo e tutto sembrava al suo posto.


C’era solo un piccolo particolare che divenne un grande segreto per me in quel momento, ed un
grande orgoglio per aver vissuto un viaggio indimenticabile e surreale: erano trascorse oltre 5 ore
dal momento in cui iniziai il sogno, infatti l’orologio alla parete segnava quasi le 14,00 e tutto era
pronto per il pranzo!
Ero stato fuori da casa, e dalla mia vita terrena, per così tanto tempo, ed ero tornato molto diverso,
ancora impaurito e frastornato, ma con un immenso segreto nel cuore e nell’Anima.


Passarono diversi giorni e fui estremamente combattuto fra il raccontare tutto l’accaduto a mia
madre oppure sottacerlo per non essere preso per pazzo e per non farla impaurire.

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