Alla fine decisi di raccontarglielo e quel giorno le parlai con grande commozione ma con un tono
sereno, fiducioso in una sua reazione positiva perché, anche se era stata sempre una donna molto
sensibile, quando si trattava di affrontare cose serie nella vita non era seconda a nessuno.
Lei infatti era una gran donna, direttrice provinciale dell’ufficio dei conti correnti alle Poste di
Salerno, e dirigeva 72 impiegati, tutti uomini, con piglio severo ma comprensivo, e tutti la
conoscevano per la sua fermezza mista ad una notevole dolcezza.
Non immaginavo quale potesse essere la sua reazione: avrebbe potuto darmi dell’idiota, oppure
viceversa si sarebbe potuta impaurire, oppure avrebbe potuto essere indifferente dicendomi che si
era trattato solo di un sogno particolarmente coinvolgente.
Niente di tutto questo.
Lei mi lasciò spiazzato perché, alla fine del racconto, quando mi soffermai sulla Donna che
baciandomi mi riportò a casa, disse con molta calma e serenità che quel bacio era stato “l’Alito della
vita”!
Sorrideva dolcemente con volto angelico mentre mi riferiva quella splendida espressione, che mai
avevo ascoltato prima in vita mia, e continuava a contemplare serena il mio racconto, a volte con
brevi e profondi silenzi.
L’espressione del volto di mia madre era sempre serena anche se riflessiva, ed il suo capo
continuava a fare su è giù lentamente, cioè a esprimere un “si” costante che accoglieva il mio
racconto appassionato ma timoroso, e assicurava maggior enfasi alle sue stesse riflessioni spirituali.
Mia madre, quindi, grazie alla Fede immensa che possedeva, era perfettamente in grado di capire
cosa mi fosse accaduto con quel sogno e, pur essendone sorpresa ed emozionata, ne aveva colto
lucidamente il vero significato, attribuendo alla Madonna quel bacio che mi aveva riportato a casa,
quel meraviglioso “Alito della Vita”!
Indice