Eppure dopo sofferenze immani il Destino mi donava ogni volta l’opportunità di risorgere, a volte
in maniera clamorosa come accaduto con la laurea, il matrimonio, altri figli, uffici e case da sogno,
con la ripresa del sogno di realizzare i miei progetti ma, proprio sul punto di vederli divenire realtà,
ritornava l’ennesima tragedia e tutto sprofondava di nuovo negli inferi.
Davvero non riuscivo a capire se era il maligno che si accaniva contro di me oppure se al contrario
era il mio Signore che mi faceva vivere parte dei miei sogni imprenditoriali, a volte in circostanze
meravigliose, per poi espormi alle tribolazioni che avrebbero avuto il ruolo di eventi purificatori.
Questa è la domanda che si pongono tutti gli esseri umani, in tutto il mondo, ed in tutte le epoche,
che si trovano a dover subire periodicamente sofferenze, ingiustizie, mortificazioni, a volte più
gravi ed invalidanti di quelle che ho patito io per decenni.
Non devono mai essere dimenticate, a tal proposito, le vittime di gravi sofferenze economiche,
sociali, giuridiche, che non hanno avuto la forza di resistere e si sono suicidate, e purtroppo sono
numerose ed in tutto il mondo.
La domanda quindi è molto seria, la più importante che ci si possa porre, e ciascuna delle vittime ha
una risposta diversa in cuor suo, secondo il livello di spiritualità raggiunto. Quando la Fede è tale da
illuminare le coscienze e l’intelletto, la risposta non è affatto infausta ma anzi può rappresentare
l’origine di un mondo nuovo, una vita rinnovata, molto promettente.
Le risposte a questi drammi, infatti, possono essere clamorosamente positive, assicurando il
raggiungimento di una dimensione spirituale che non sarebbe mai stata scoperta in assenza delle
sofferenze.
Ecco perché non ci si deve mai lasciare andare alla disperazione, alla desolazione, alla depressione
e, cosa ancor più grave, alla rinuncia della Fede in Cristo.
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