“E che ca...spìterina!” (censura: non è vero, ho detto altro!), risposi strillando in napoletano stretto
a quel deficiente che mi tirò fuori tutti gli istinti barbari che noi campani abbiamo radicati
fortemente dentro di noi, pronti ad esplodere ogni volta che veniamo provocati, e quella era
un’ottima occasione! Infatti a momenti non saltai dietro il bancone per prenderlo e sfracellargli
quella faccia di ...birichino (censura: non è vero, anche in questo caso pensai a ben altro!) dentro
al vetro, in modo che si ricordasse bene cosa accade quando si provoca un meridionale italiano che
sta correndo per raggiungere un affetto importante! Buon per lui che non persi il treno!
Credo comunque che il deficiente catalano si ricordi ancora oggi, molto bene, l’impetuosa strillata
nelle orecchie che gli inflissi con tutti i miei sentimenti!
Se mai un giorno tornerò a Barcellona, per prima cosa andrò a ”rinnovare i miei saluti ed omaggi” a
quell’essere spregevole!
La stazione di Barcellona dove rimproverai pesantemente quell’addetto maleducato.