La fortuna, o meglio il Buon Dio, la aiutò molto perché proprio l’ultimo giorno di lavoro nel bar,
superato il quale sarebbe dovuta rientrare a Salerno non potendo più mantenersi a Pisa per cercare
lavoro, fece un colloquio con un albergo molto interessante, la cui direttrice era campana come noi,
e con la quale legò subito perché la accolse immediatamente e le disse che già il giorno dopo
avrebbe potuto iniziare a lavorare da loro! Fu una coincidenza incredibile, capitata proprio quando
ce n’era più bisogno nella vita di tutta la famiglia!!
In quel momento Mariella era l’unica che avrebbe potuto provvedere al mantenimento dei figli
perché i primi due, universitari, ancora non avevano trovato lavoro, ed io ero completamente
bloccato a causa dei vari estorsori e delinquenti che mi avevano bruciato il bellissimo progetto già
approvato da Invitalia.
Nel tardo pomeriggio di quel giorno in cui sostenne il colloquio con l’albergo che la assunse subito,
passò prima davanti alla Torre di Pisa riflettendo sul suo destino e su quello dei suoi figli visto che
il giorno dopo sarebbe certamente terminato il lavoro al bar!
Visse quei momenti con grande commozione, sapendo che in quel periodo aveva tutta la famiglia
sulle sue fragili spalle! Osservò quella torre come si ammira una divinità, per supplicarla di aiutarla
a rimanere a Pisa perché non aveva altra scelta: spostarsi un un’altra città per cercare lavoro sarebbe
stato impossibile non possedendo soldi né per raggiungerla in treno né per affittare una stanza!
Era completamente sola Mariella in quel momento, lontana dai suoi figli, madre disperata e moglie
separata, in una città nuova e tra gente sconosciuta, col rischio che dal giorno dopo i figli non
avrebbero avuto da mangiare! Era sola davanti alla sua esistenza, spogliata di tutte le sicurezze,
privata degli aiuti avuti in passato da tutti i parenti che l’avevano amata e che per sopravvenute
difficoltà economiche non potevano più farlo.
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