NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

E mi ponevo anche altre domande, in continuazione!


“Dove troverò la forza fisica e mentale per affrontare quelle emergenze che a volte sono
particolarmente gravi?”.


“E se non sono in grado di riconoscere la malattia, come mi regolo?”.


“E se non siamo in possesso di farmaci e presidi adeguati, che potrò prendere decisioni efficaci?”


Erano tutte domande lecite, ma la risposta era una sola e mi infondeva notevole calma: “la vita o la
morte dipendono solo da Dio, e quindi sarà Lui ad infondermi le capacità necessarie”!


Infatti ogni volta che partivamo a sirene spiegate con l’ambulanza che correva come una forsennata
tra le altre macchine, svincolandosi incredibilmente nel traffico, la prima cosa che facevo in cuor
mio era pregare per il paziente, chiedendo al Buon Dio di assistere sia lui che me come medico!
Quella sola semplice ma immensa preghiera mi infondeva un’enorme capacità di affrontare tutte le
emergenze, anche le più gravi, ed anche con notevole autorevolezza, infatti appena arrivavamo sul
posto ero sempre il più determinato ed ero in grado di tranquillizzare tutti, anche in occasione di
interventi davvero gravi.


Nel tempo tutti i colleghi si complimentarono per quella mia sorprendente dote di affrontare con
serenità anche le emergenze più gravi, ed anche i parenti dei pazienti se ne rendevano conto ad ogni
intervento, spesso ringraziandomi sinceramente e platealmente.


La difficoltà iniziale, ogni volta che arrivavamo sul posto, era riconoscere la malattia, spesso in
assenza di cartelle cliniche o indicazioni certe da parte dei parenti, ma dopo attento esame del
paziente ero sempre in grado di individuarla! Facevo molte domande ai parenti, o ai pazienti stessi
quando vigili, mi facevo mostrare tutti i farmaci in uso, effettuavo visite approfondite e chiedevo
persino quali fossero stati gli stili di vita negli ultimi periodi per risalire ad eventuali cause.

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