L’ignobile condanna in Cassazione
Nel lungo periodo nel quale il locale rimase bloccato e dopo quasi due anni di impegno come
medico del 118, arrivò la data della sentenza definitiva in Cassazione in seguito alla vergognosa
condanna in secondo grado. Avevo timore, purtroppo, che anche in questo caso si consumasse
l’ignobile ingiustizia già subita in occasione del primo e secondo grado di giudizio, e che quindi
arrivasse una condanna definitiva che mi obbligasse a subire un periodo di carcerazione!
Per colpa di un altro magistrato delinquente, oltre quelli che mi avevano ingiustamente condannato
nei primi due gradi di giudizio, il progetto della ristorazione d’eccellenza era bloccato o forse
addirittura perso per sempre, e quindi nel periodo della carcerazione non avrei potuto mantenere i
miei figli, e questa preoccupazione era divenuta ormai un’angoscia terribile!
Fortunatamente la loro eroica madre, Mariella, lavorava in Toscana, ed anche i nostri primi due figli
universitari erano riusciti a trovare un lavoretto part-time per potersi mantenere agli studi, per cui in
mia assenza non avrebbero vissuto drammi particolarmente gravi ma soltanto disagi seri perché
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