Inoltre le precisavo spesso che nella storia dell’umanità vi erano state tante persone che nella loro
vita avevano subito l’onta della carcerazione pur essendo innocenti: Nelson Mandela, che aveva
subito circa 30 anni; Enzo Tortora per le note faccende; Sandro Pertini, il Presidente della
Repubblica più amato di tutti i tempi, per essere stato un antifascista; Sacco e Vanzetti che furono
addirittura condannati a morte in America; Daniele Barillà, per uno scambio di persona; Antonino
Spadò per un omicidio mai commesso, e tanti altri ancora!!
Da ricerche condotte dall’Eurispes e dall’Unione delle Camere penali sembrava che addirittura in
Italia negli ultimi 50 anni fossero state carcerate da innocenti oltre 4 milioni di persone!!
Ovviamente erano tutti discorsi che intraprendevo per tranquillizzare Anna ma in realtà servivano
anche a me stesso per rincuorarmi, patendo un gran paura per la prigione non tanto per la grave onta
che avrebbe apportato nella mia già sofferta esistenza, quanto per i gravi rischi connessi alla salute
che, già piuttosto precaria, si sarebbe sicuramente aggravata in condizioni di regime carcerario.
Ormai si avvicinava la data dell’udienza in Cassazione ed eravamo sempre più tesi e preoccupati,
anche se io inventavo ogni giorno situazioni paradossali per sdrammatizzare, assumevo finanche le
sembianze di un pagliaccio con mimiche ed atteggiamenti comici, ed in effetti qualche risultato lo
ottenevo perché riuscivo davvero a stemperare la tensione e rasserenare Anna.
La considerazione più importante, ed anche il sollievo più efficace, in ogni caso derivavano sempre
dalla Fede, in quanto spesso dicevo ad Annabella che nella vita occorre saper accettare ogni
situazione che il Buon Dio decide di farci vivere, trattandosi sempre della migliore strada possibile.
Io ne ero e ne sono fermamente convinto: tutto ciò che ci accade nella vita è la migliore soluzione
tra tutte le possibili, perché è il Buon Dio a governarla per noi se viviamo nella Fede.
Indice