Corriere della Sera - 18.03.2020

(C. Jardin) #1


CorrieredellaSera Mercoledì18Marzo2020 33


U


nmagnatedei me-
dia che si è fatto da
solo,conquella fa-
me rapacetipicadi
molti self-made
man, prontoapassaresopra
tuttoetutti, il pelo sullo sto-
macoben curatoecoltivato,
un po’ iena un po’ squalo, un
narcisista egoriferitocon i
tratti del CharlesFosterKane
dipintodaOrsonWelles in
Quartopotere , un uomo inca-
pace di amare se non «solo al-
le suecondizioni». Richard
Gereall’alba dei 70 anni ha
deciso di dare il peggio di sé;
eaquasi 30 anni dall’ultima
voltatorna arecitare per la tv
(nel 1993 era nelcast di Guer-
raalvirus , ora quanto mai at-
tuale).
L’attore è il protagonista di
MotherFatherSon (a giugno
su Sky Atlantic) dovesi intrec-
ciano potereedinamiche fa-
miliari, soldiesentimenti,
aviditàedesideri, ricercadi
denaroedifelicità, ingre-
dienti che in generevanno in
conflitto tra di loro. La trama
ruota attorno alla famiglia di
Max Finch (interpretato da Ri-
chardGere)—unuomo in
cui molti hanno già vistola
controfigura di Rupert Mur-
doch—che si apprestaala-
sciareil suo imperoalfiglio,
già acapo del NationalRepor-
ter , il giornale del padre: il ra-
gazzositroveràafareiconti
conl’enorme pressione delle
aspettativepaterne, perché
l’eredità più pesantenon è
quella del portafoglio ma
quella dell’ego di chi lo ha
messo al mondo. La mother
del titolo è invece l’attrice He-
len McCrory, ereditiera bri-
tannica edexmoglie di Max:
nelcorso della serie la fami-
glia si riavvicinerà in circo-
stanzecomplicateperché lo
stile di vita autodistruttivo del
figlio rischia di avereconse-
guenze irrimediabili per l’im-
pero dicasa Finch.
Richard Gere ha raccontato
a Vogue qual è lo spirito della

Spettacoli


IlconduttoreIgorRighetti,cuginodell’attore


«Noiparenti,delusidalfilmsuSordi:nonbastailtrucco»


«Q


uella di Edoardo
Pesceèun’imita-
zione mal riuscita:
non basta una protesi al naso
escimmiottarelaparlataro-
manesca per diventare Alber-
toSordi.Pesce non buca il vi-
deo, al massimo lo graffia».
Bocciato senza appello. Il film
Permette?AlbertoSordi dopo
un passaggio di tregiorni al
cinema andrà in onda su Rai1
il 24 marzo. Ma ai parenti del-
l’attorenato100 anni fa (15
giugno 1920) l’omaggio non è
piaciuto. A parlare a nome di
tuttièIgor Righetti—voce
storica di Radio1con IlComu-
niCattivo — che qui intervie-
ne in qualità di cugino di Sor-
di: il nonno infatti era il fratel-

lo di Maria Righetti, madre di
Alberto Sordi.
«Noi familiari siamo tutti
delusi, peccato: è stata un’oc-
casione persa. Intanto il film è
statopresentatocon l’idea di
mostrareunSordi ineditoe
sconosciuto, ma nonc’è nien-
tedi nuovo,nienteche non
trovi su Wikipedia. E poi ci so-
no un saccodi inesattezze,
maldicenze ecattiverie. Io che
l’hoconosciuto, Sordi non
l’ho rivisto: per tuttoilfilm
vieneritrattocome uncane
bastonato».
Igor Righetti sottolinea
molti «buchi»: «Mancatotal-
mente la sua profondareligio-
sità: lui era unferventecattoli-
co, nella sua villa aveva un in-

ginocchiatoio dovesi metteva
a pregare ogni giorno, in giar-
dino avevauna statua della
Madonna. Non puoi ignorare
un aspettocosì importante
della sua vita». Altri errori qua
e là: «Non èveroche la profes-

soressa dell’Accademiace
l’avevacon lui; non èveroche
vennecacciatodal set di Sci-
pionel’Africano ; mancacom-
pletamenteilrapportocon i
fratelli, il padrediAlberto
morì che lui aveva20anni e
loro quattro erano un clan».
Nel film — sostiene — non
c’ènienteche non si sappia:
«La sua vita privata era blin-
data, la riservatezza era una
sua ragione di vita: amori,
adozioniadistanza, benefi-
cenza, pochi sanno laverità.
Lui diceva sempre: i fatti miei
mi farete lacortesia di raccon-
tarli quando saròinorizzon-
tale». Righetti ci ha messo tre
anniascrivere AlbertoSordi
segreto (Rubbettino Editore)

in uscita il 9 aprile, «e lì ci sarà
il veroritratto di Sordi; parlerà
anche chi loconosce davvero
bene, non quegli amici finti
spuntaticome funghi dopo la
sua morte». Secondo Righetti
anche la figura della madre è
stata travisata. «Appare triste
eossessiva, viene presentata
come la donna che impedì a
Sordi di avereuna vita senti-
mentale, ma non ècosì. Sordi
lo ripetevasempre: “Se mi
fossi sposatosarei statoun
pessimo marito e un pessimo
attore”. Lui era sposatocon la
sua professione,con il suo la-
voro,ilsuo primoeunico
grande amore».
R.Fra.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Sulset
Edoardo Pesce
(40 anni) è il
protagonista
del film tv
«Permette?
Alberto Sordi»

Laserie


Soldi,ambizioni


efamiglia


in«MotherFa-


therSon»


Gere,ilmagnatespietato


Intvunpersonaggiotra«Quartopotere»eMurdoch


«Unuomoconzoned’ombra,abituatoagiocaresporco»


serie; da una parte una tipica
famigliacontemporanea (i
genitori divorziati, le dinami-
che interpersonali); dall’altra
un tipicoriccodi oggi, sfac-
ciatamenteeviolentemente
pieno di sé e di soldi: «Alcen-
tro del racconto ci sono lere-
lazioni familiari. Il mio perso-
naggio è un protagonista a li-

vello mondiale della politica e
dei media, una specie di Citi-
zen Kane, uno che si è fatto da
sé,condei problemi non ri-
solti, un padre estremamente
brutale, ma ancheconuna
certa idea del proprio destino.
Alcontempo, è uno abituato a
giocare sporco. È questo il suo
ruolo nel mondo: non rispet-
tareleregole. Ma la storia è
centrata tantosulle dinami-
che familiari, quanto su quel-
le dei mediaedella politica.
Le persone sono spesso mos-
se da motivi personali.
Trump, per esempio, che pa-
dre avrà avuto? O madre? È un
uomo che non possiede la mi-
nima intelligenza emotiva.Un
narcisistacompleto, alcento
percento».
Il personaggio di Richard

Gere si muovetra chiaroscuri,
moltezone d’ombra e qualche
luce, inafferrabile, ambiguo,
sempre mosso da un fine che
accidentalmentelopuò por-
tareacompiereanche qual-
che azione generosa: «Max
usa qualsiasicosa glitorni uti-
le. Non è del tutto chiaro quali
siano le sue motivazioni, evo-
glio che rimangacosì.Èsen-
z’altro unvenditore, ma riesce
a capire perfettamente ciò che
le persone pensano davvero,
cosa sentono. Credo che le
sue ragioni sianocomplesse,
avoltebuone,avoltemeno.
Servono sì a fargliottenere ciò
che vuole, ma sono anche ge-
nerose, visionarie. Non è mai
del tutto chiaro perché fa ciò
che fa, anzi spesso le sue azio-
ni sono avvoltenell’oscurità,

nel pericolo. Maforse lui sa di
dover agirecosì per poter ac-
cedere a un livello successivo.
Io civedo ancora del buono in
lui».
Forsecomplicelafilosofia
zendel buddismo (a cui si è
avvicinatoquando aveva20
anni), l’attoreche odia rive-
dersi sullo schermo («è sem-
pre statocosì e, se è possibile,
lo evito») sembra avere una fi-
ducia naturale nell’animo del-
l’uomo. «Difondo siamo tutti
buoni. Siamo ricoperti da fan-
go, sporcizia e buio, dolore e
sofferenza, ricordi. Ma poco
sottolasuperficie si trova
sempre un essere umano che
vuole essereamato,eche
vuole stare insieme a persone
gentili e generose. Se entri in
una stanza e le persone sivol-
tano e ti sorridono, oppure si
rabbuiano e tivoltano le spal-
le, proverai sentimenti radi-
calmente diversi. Tuttivoglia-
mo essereamati. Con tutti i
nostri demoni personali».
RenatoFranco
©RIPRODUZIONERISERVATA

Icona
Orson Welles
(1915 – 1985),
iconico attore e
regista, in una
scena del film
«Quarto potere»,
da lui scritto,
diretto, prodotto
e interpretato

Chiè


●Igor Righetti
(50 anni) è
cugino di
Alberto Sordi: il
nonno era il
fratello della
madre (Maria
Righetti).
Autore e
conduttore, è
anche docente
universitario di
Comunicazione

Tycoon
Richard Gere, 70
anni, negli
eleganti panni di
Max Finch, il
magnate dei
media che
interpreta in
MotherFather-
Son , serie che
sarà in onda a
giugno su Sky
Atlantic. Le
puntate ruotano
attorno agli
intrecci della sua
famiglia fra
denaro, potere e
affetti

❞Interpreto
unprotago-
nistaa
livello
mondiale
della
politicae
deimedia,
unaspecie
diCitizen
Kanechesi
èfattodasé,
conpro-
blemi
nonrisolti
eunpadre
brutale

Ilsingolo


Zucchero:unbrano
perriscoprireilvalore
dellepiccolecose

«Sarebbe questo il mondo» è il nuovo singolo diZucchero, in radio
dal 20 marzo. «Il brano è una piccola rapsodia - racconta il bluesman


  • scritto digetto sulla scia dei miei ricordi d’infanzia, di mio padre, del
    mondo sognante e ricco di semplicità in cui sono cresciuto. Un invito
    a guarire questo mondo, a ritrovare la suagenuinità, riscoprire i
    rapporti umani in tutta la loro bellezza, semplicità e verità. Speriamo
    che il sacrificio che stiamofacendo tutti in questo momento, ognuno
    nelle propriecase, ciconceda iltempo perfermarci un attimo dalla
    corsa incessantecontro iltempo e cifaccia comprendere davvero
    quanto sia importante riscoprire il valore delle piccole cose».

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