allora l’espressione sotto il segno dell’integrale è una forma differenziale esatta e quindi l’integrale
non dipende dalla forma della curva che unisce i due punti A e B e si può essere calcolato più
facilmente con aiuto della funzione primitiva.
Troviamo, dalla formula (3), la funzione primitiva U(x,y) prendendo come punto iniziale A(1,0)
U x y e x dx e y dy C xe y x y C
x y
= y + + y − + = + − +∫ ∫
221 0 2( , ) ( ) ( 2 )Usando la formula (1) si ottiene il valore del lavoro:
2
1
W =∫( e + x ) dx +( xe − 2 y ) dy = U )1,2( − U )0,1( = 2 e −
ABy yPossiamo trovare adesso anche la funzione potenziale e calcolare ancora il lavoro.
La funzione potenziale è )
2
( , ) (^22
V x y =− xey + x − y + C2
1
W =−∆ V = V ( A )− V ( B )= V )0,1( − V )1,2( = 2 e −Nota.Il campo della forza F ( P ( x , y ), Q ( x , y ))
→
si dice irrotazionale se
xQ
dyP
∂∂ =∂. nel caso in cuianche la zona D è legata, allora il campo si dice conservativo.
Come conclusione sipuò affermare il seguente teorema:
Teorema
Nel campo conservativo:
- Esiste la funzione potenziale;
- Il lavoro nel campo conservativo è la differenza tra il valore del potenziale nel punto
iniziale e il valore nel punto finale; - L’integrale curvilineo non dipende dalla forma della curva, ma solo dalla posizione del
punto d’inizio e del punto finale.