Il Sole 24 Ore - 13.03.2020

(singke) #1

Il Sole 24 Ore Venerdì 13 Marzo 2020 5


Coronavirus Primo Piano


MERCATI


L’Orso a Wall Street. Dopo l’ingresso ufficiale
nell’«Orso» (-20% dai massimi) da parte del Dow Jones

alla chiusura di mercoledì, anche l’S&P 500 ha raggiunto


ieri la stessa condizione, mettendo fine a una fase lunga
undici anni

825 miliardi


CAPITALIZZAZIONE BRUCIATA IN EUROPA
A Milano, solo nel paniere Ftse Mib dei gruppi maggiori,
sono andati persi 68 miliardi di capitalizzazione

Maximilian Cellino


«Q


uesta crisi lascerà un


segno indelebile


sulla società italia-
na, quando sarà fi-

nita e guarderemo dietro alle nostre


spalle ci accorgeremo di quale incre-
dibile accelerazione abbia dato al

processo di digitalizzazione in corso


nel Paese, con un cambiamento di
abitudini che avrà anche ricadute po-

sitive e funzionerà da volano verso la


modernizzazione». Nel momento
forse più difficile per l’Italia e per i

mercati finanziari nel complesso,


Alessandro Foti non perde l’abitudi-
ne di trovare il lato positivo anche

nelle crisi più profonde e di guardare


già oltre l’ostacolo da superare.
«Stiamo già osservando un au-

mento esponenziale dell’attività sui


canali digitali - spiega a Il Sole  Ore
l’a.d. di FinecoBank -, un segnale che

di fronte alle necessità del momento


si sta reagendo con comportamenti
virtuosi: sotto questo aspetto l’epide-

mia di coronavirus ci sta dando una


lezione, ma anche offrendo un’occa-
sione formidabile». Il suo ragiona-

mento vale per la società in generale,
ma si coniuga in particolare al mondo

che conosce più da vicino: quello dei


servizi finanziari e del risparmio ge-
stito che andrà inevitabilmente in-

contro a «una fase di discontinuità».


Le crisi si rivelano spesso un pun-
to di partenza e di profondo cambia-

mento, cosa si aspetta per il settore


finanziario italiano?
Questa straordinaria accelerazione

verso un mondo più moderno e digi-


talizzato avrà non solo ripercussioni
nella gestione dei servizi bancari, ma

obbligherà a cambiare i comporta-


menti e adottare un approccio al lavo-
ro completamente diverso. Tutto ciò

costringerà le banche a grandi rifles-
sioni e si tradurrà anche in un’ulterio-

re spinta al processo di integrazione e


di riduzione delle filiali.
Prevede un’ulteriore selezione?

È inevitabile, così come avviene in bici


quando la strada inizia a salire e si fa
sempre più ripida. Lo diventa ancora

di più in un Paese, come l’Italia, dove


il mercato dei capitali è poco evoluto
e le aziende continuano in gran parte

a dipendere dal finanziamento ban-


cario. Una recessione come quella a
cui stiamo andando incontro avrà ri-

percussioni evidenti, mettendo sotto


stress l’industria e di conseguenza le
banche stesse: le più robuste se la ca-

veranno, pur soffrendo, chi ha già


problemi non può che andare incon-
tro a una situazione più complessa.

Questo per il credito, e nel rispar-


mio gestito?
È evidente che quando tutto procede

per il meglio sui mercati ci si può ma-


gari permettere scarsa trasparenza
nei confronti dei risparmiatori, so-

prattutto sul tema delle commissioni,
ma quando la situazione si ribalta cer-

ti modelli di business diventano più


complicati da mantenere.
Intanto però occorre uscire dalla

crisi, come si stanno comportando i


vostri clienti?
Non vedo un atteggiamento univoco:

ci sono investitori rimasti liquidi che


cercano di approfittare della situazio-
ne per comprare a prezzi più bassi, al-

tri che invece erano già sul mercato e


provano a uscire. Alcuni clienti resta-
no poi alla finestra in attesa che la si-

tuazione sia più chiara per rientrare e


c’è chi infine è legato al mondo del tra-
ding e opera tipicamente in chiave

contrarian, in acquisto quando il mer-


cato scende e viceversa.
Ognuno segue la sua ricetta, quale

sarebbe l’atteggiamento giusto?


Nessuno è chiaramente in grado di
prevedere cosa succederà a breve sui

mercati. Noi stiamo però suggerendo


ai clienti di adottare un metodo di in-
vestimento basato su una strategia di

decumulo, che consente di gestire in


modo razionale la volatilità con un in-
gresso graduale sui listini.

In cosa consiste esattamente?


Anziché investire l'intero capitale in
un solo momento, lo si destina prima

a un prodotto a basso profilo di ri-
schio, come un fondo monetario o un

prodotto assicurativo, e poi in modo


graduale ci si muove verso il mercato
azionario. Così si possono superare le

fluttuazioni più brusche del mercato,


diluendo gli effetti nel tempo.
E funziona?

Un cliente che avesse investito ai mas-


simi dei mercati, per esempio nel
 e nel , seguendo questa

strategia avrebbe comunque ottenuto


un ritorno positivo e superiore all’in-
flazione dopo cinque anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INTERVISTA


Alessandro Foti. L’ad di Fineco: «Ingresso graduale sulle Borse»


«Imparare a gestire la volatilità


dei listini in modo razionale»


Aumento esponenziale


dell’attività sui canali


digitali: la crisi stimola


comportamenti virtuosi


Alessandro Foti
CEO FINECO

Crack delle Borse, Piazza Affari affonda: -17%


Giovedì nero. Sprofondano i listini europei, Wall Street ancora senza freni


nonostante l’intervento Fed. Milano registra la seduta peggiore della storia


Nessun precedente. Neanche ai tempi del crack di Lehman del  si era


registrato un tonfo costato in Europa oltre  miliardi di capitalizzazione


Andrea Franceschi


Effetto Coronavirus: panico da ac-


quisto nei supermercati, panico da
vendita in Borsa. Più volte in queste

settimane la pandemia ha fatto sen-


tire i suoi effetti dirompenti sui li-
stini. Ma mai come ieri: -,%

Piazza Affari, -,% Parigi,


-,% Francoforte, -,% Ma-
drid, -,% Londra. Neanche ai

tempi del crack di Lehman Brothers


del  si era mai registrato un
tonfo di tali proporzioni costato ol-

tre  miliardi di euro di capitaliz-


zazione persa in un solo giorno solo
sui listini continentali. Anche a Wall

Street è stata una giornata pesantis-


sima: gli indici, che perdevano qua-
si il % nei primi scambi, hanno

solo temporaneamente ridotto il


passivo dopo la mossa di emergen-


za della Fed che ha annunciato ope-
razioni repo da  miliardi per

tamponare i problemi di liquidità


del mercato dei Treasury. In chiu-
sura gli indici sono tornati a perde-

re il  per cento, centrando la peg-


gior seduta a partire dal .


Volatilità ai massimi storici


Tanto rapidamente si diffonde il
contagio tanto rapidamente crol-

lano le Borse che mai prima d'ora


erano sprofondate in mercato orso
(perdite di oltre il % dai minimi

ai massimi) in maniera tanto re-


pentina. La volatilità ieri ha toccato
i massimi storici con l'indice della

paura Vix che ha superato i  pun-


ti come mai visto prima d'ora. Una
situazione mai vista con il para-

dosso che anche diversi beni rifu-


gio, ad esempio l'oro i Bund tede-


schi, non sono riusciti a proteggere
gli investitori. «Questo - spiega

Domenico Rizzuto di Dr Finance


Consulting - è successo perché so-
no scattati i margin call e molti so-

no stati costretti a liquidare le sole


assett class che erano andate bene
in queste setimane».

Cosa ha innescato il crollo
Due le notizie che hanno alimentato

il “panic selling”: la chiusura dei voli


con l'Europa annunciata a sorpresa
da Trump nella serata di mercoledì

e la retorica del numero uno della


Bce Christine Lagarde alla confe-
renza stampa seguita al direttivo

Bce. In particolare con una frase


(«Non siamo qui per chiudere gli
spread») che a molti è suonata come

un «whatever it takes» (la celebre


frase con cui Draghi salvò l'euro) ma


al contrario e che, non a caso, ha
avuto l’effetto di innescare una spe-

culazione contro i BTp provocando


un’impennata dello spread BTp-
Bund. Anche per quanto riguarda le

misure annunciate poi (rafforza-


mento del Qe, dei finanziamenti
agevolati alle banche e nessun taglio

dei tassi) l’impressione è che dalla


Bce sia arrivato solo il minimo sin-
dacale: «Freccette al posto del Ba-

zooka» per usare un’espressione di


Wolfgang Bauer di M&G Invest-
ments. Per il gestore quanto sta av-

venendo in questi giorni è l’ulteriore


riprova che ci sono dei limiti a quan-
to la politica monetaria può fare in

situazioni come questa. La stessa
Christine Lagarde lo ha ricordato ie-

ri: chi può far qualcosa in questa fa-


se sono i governi, la Bce può solo da-
re il supporto della liquidità.

Attesa per l’Eurogruppo
La speranza a questo punto è che

all’Eurogruppo di lunedì i governi


possano raggiungere una posizio-
ne comune su come affrontare

l’emergenza economica che si è


venuta a creare e che quanto sta
avvenendo possa rappresentare il

pretesto per un ambizioso piano di


stimoli fiscali. Si vedrà, nel frat-
tempo non si può non registrare

l’effetto collaterale delle parole del


numero uno della Bce che - fatto
senza precedenti - è stata costretta

a precisare in un’intervista alla


Cnbc la sua posizione in merito a
quanto dichiarato in conferenza

stampa facendo sapere che «la


banca centrale farà un uso flessi-
bile delle quote capitale» nel met-

tere in atto il Qe aggiuntivo. Non è


escluso insomma che, almeno in


questa fase iniziale, si possano ac-
quistare più titoli dei Paesi in dif-

ficoltà come l’Italia che quelli con


minori problemi di costo del debi-
to come la Germania. Resta il fatto

che, passata l’emergenza, le quote


capitale saranno ristabilite. Quin-
di nessuna deviazione di rotta alla

luce dell’eccezionalità della situa-


zione. E nessuna reazione signifi-
cativa del mercato alle precisazio-

ni. Lo spread ha quindi continuato


a salire e la Borsa di Milano a in-
crementare le perdite fino al

-,% finale. L’unico titolo del li-
stino principale a limitare le per-

dite è stato Diasorin (-,%). La


società mercoledì aveva annun-
ciato il lancio sul mercato di un kit

per la diagnosi rapida dell’infezio-


ne da Coronavirus.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Variazione % di ieri e dall’inizio della crisi coronavirus (21 febbraio)


IL CROLLO DELLE BORSE EUROPEE


IERI ULTIMA SETTIMANA

Milano


Ftse Mib


-29,


Londra


Ftse 100


-10,


-32,


Francoforte


Dax


-12,


-35,


Madrid


IBEX


-14,


-31,


Europa


Stoxxe 600


-11,


-32,


Parigi


Cac 40


-16,9 -12,


-39,


I PEGGIORI A PIAZZA AFFARI


Variazione % di ieri


VENDITE SULL’ORO


Dollari per oncia


Atlantia -22,


Leonardo -22,


Poste Italiane -22,


Enel -19,


Nexi -19,


Amplifon -19,


Ubi Banca -19,


Snam -19,


A2a Spa -19,


1.638 1.


Ieri 12/03/


1.

1.

1.

1.

1.

1.

PETROLIO SOTTO PRESSIONE


Wti, dollari per barile


31,77 30,


Ieri 12/03/


30,

30,

31,

31,

31,

32,

La fotografia della giornata


Effetto Lagarde.
I listini europei

sono crollati dopo


l’intervento del
presidente Bce,

che ha deluso


i mercati
lanciando misure

considerate non


abbastanza
aggressive per

contenere le


ricadute della crisi


68


L’INDICE
DELLA PAURA
La volatilità ieri ha
toccato i massimi
storici con
l’«indice della
paura» Vix che ha
superato i 68
punti come mai
visto prima d’ora
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