Il Sole 24 Ore - 09.03.2020

(Rick Simeone) #1

6 Lunedì 9 Marzo 2020 Il Sole 24 Ore


Primo Piano


Coronavirus:


atenei e formazione


Università, nasce online


solo il 4% delle lauree


Quest’anno sono attivi  corsi in tutto o in parte a distanza, il % nelle telematiche


La chiusura almeno fino al  marzo estende ovunque la sfida dell’e-learning


Eugenio Bruno

S

edute di laurea a distanza a Pavia, Pisa e al
Politecnico di Milano. Esami scritti (e online)
a Padova. Trasformazione di tutti i corsi da
frontali in digitali alla Bocconi e a Padova.
Open day virtuale alla Cattolica. Sono solo
alcune delle strategie anti-chiusura messe in
campo nei giorni scorsi dagli atenei italiani dopo la
sospensione delle attività didattiche, causa coronavirus,
su tutto il territorio nazionale. E altre ne seguiranno da
qui in avanti. Nell’ambito di una strategia che, nata per
fronteggiare l’emergenza, può rappresentare l’occasione
per «guardare al futuro», come sottolineato dal
presidente della Conferenza dei rettori (Crui), Ferruccio
Resta, all’indomani della scelta del governo di “fermare”
scuole e università almeno fino al  marzo.
Esattamente come negli istituti scolastici, anche
negli atenei all’improvviso la parola d’ordine è diventa
“e-learning”. Dalla presenza si è passati all’assenza;
dall’insegnamento frontale alle aule virtuali. In un
quadro generale comunque migliore rispetto alle
scuole. Con tante piattaforme di ateneo già preesistenti,
 università interamente telematiche e il ,% di tutti i
corsi erogati già integralmente o parzialmente a
distanza (o in forma mista, cioè con meno del % dei
crediti attribuiti online).

La diffusione dell’e-learning
Fermo restando che si tratta solo di uno dei tanti
indicatori utilizzabili per misurare l’attitudine al digitale
delle nostre accademie, il primo elemento che balza agli
occhi è che nell’arco di un decennio i corsi a distanza attivi
negli atenei statali sono saliti dai  del  ai  attivi
nel  secondo il portale Universitaly. Considerando
che nel frattempo le lauree sono salite da . a . il
peso dell’e-learning è cresciuto dal , al , per cento.
Rinviando al grafico pubblicato in pagina per i dettagli,
possiamo però sottolineare che oltre il % delle iniziative
a distanza riguarda le realtà telematiche. Un’esperienza
che potrebbe tornare utile in questo momento. Tant’è
che Alessandra Briganti, rettrice (e fondatrice) di
Unimarconi, al Sole Ore del Lunedì dice che tutto il

comparto è «a disposizione per superare, almeno nel
settore della formazione, le stringenti criticità fornendo
contenuti e soluzioni per favorire il pieno
completamento degli anni scolastici ed accademici».

Le scelte degli atenei tradizionali
Al momento ciascun ateneo sta fronteggiando
l’emergenza come può. Sulla base di una circolare del
ministro Gaetano Manfredi che, attuando il Dpcm del 
marzo, ammette la «possibilità» di svolgere «attività
formative a distanza», anche per esami e sedute di laurea
purché sia comunque garantita la pubblicità degli stessi.
Nei territori che sono stati colpiti prima dall’emergenza
la sperimentazione è più avanti. Il presidente della
Conferenza dei rettori della Lombardia, Remo Morzenti
Pellegrini, parla del «più grande esperimento di online
education mai visto» e spiega: «A fronte di un limite
oggettivo, attraverso la tecnologia abbiamo individuato
in questi giorni un’opportunità per ripensare le lezioni, le
sessioni di laurea, gli open day e anche lo smart working
che coinvolge gran parte del personale tecnico-
amministrativo. Gli approcci - aggiunge - sono graduali e
su base volontaria ma con un’implementazione che
procede di giorno in giorno». Anche nelle non statali. In
Bocconi ad esempio tutti i corsi sono stati trasferiti sulla
piattaforma di ateneo. «Siamo partiti dal Mba full time -
racconta Leonardo Caporarello, direttore del Built
(Bocconi university innovation in learning and teaching)


  • e poi ci siamo allargati agli altri insegnamenti.
    Accompagnando la parte video e quella live con altre
    attività di interazione con lo studente. Ad esempio
    simulazioni web da svolgere da soli o in team».
    Anche altrove si è pronti a sbarcare online.
    L’università di Pisa ha utilizzato giovedì e venerdì scorsi
    per diffondere tra allievi e docenti le “istruzioni per l’uso”
    e oggi partirà con le lezioni online, come racconta il
    prorettore alla didattica, Marco Abate: «Sia pure con
    qualche inevitabile perdita sulla qualità della didattica, in
    questo modo contiamo di conciliare l’esigenza di
    salvaguardare il percorso formativo degli studenti con le
    importanti misure di prevenzione della diffusione del
    virus», è la sua speranza.
    © RIPRODUZIONE RISERVATA


IN EDICOLA
CON IL SOLE
DA SABATO 14

E-learning


Guida


alla didattica


a distanza


La sospensione
delle attività
didattiche può
rivelarsi uno stress
test per le scuole e le
università che sono
chiamate alla sfida
dell’e-learning per
ovviare alla chiusura
fisica delle classi e
delle aule. Molte si
sono già attrezzate,
altre lo faranno. Una
Guida del Sole 
ore, in uscita sabato
 marzo, a ,
euro più il prezzo del
quotidiano racconta
i migliori casi, le
regole da seguire,le
esperienze straniere.

Valentina Reda

Quando si parla di coronavirus viene quasi naturale
guardare all’esperienza cinese. Ancora di più se si tratta
di e-learning e didattica multimediale. Il  febbraio il mi-
nistero dell’Educazione ha annunciato un intervento
strutturale, che aveva al primo punto il ricorso agli oltre
. corsi di istruzione superiore online gratuiti, in 
discipline a livello universitario e altre  per l’istruzione
professionale, disponibili sulle piattaforme Mooc cinesi.
Ne è venuto fuori un piano di potenziamento della didatti-
ca universitaria online utile a coprire le necessità dei prossimi
due semestri e lo sviluppo di un piano di valutazione e moni-
toraggio valido anche per il post-emergenza. Tant’è che in
primavera le università di Tsinghua e Pechino partiranno,
rispettivamente, con . e . corsi in formato Mooc
(Massive open online courses) e Spoc (Small private online
courses) o con formule ibride di registrazioni e live streaming.
In questo campo anche il nostro Paese vanta un’impor-
tante presenza. E proprio i Mooc possono offrire un seg-
mento aggiuntivo dell’offerta formativa “a distanza” ri-
spetto alle alle lauree online (su cui si veda il servizio qui
sopra) e alle iniziative emergenziali di queste settimane.
La Federico II di Napoli è la prima in Europa e nella top ten
mondiale per numero di Mooc al suo attivo, con oltre 
corsi aperti, erogati attraverso la piattaforma Federica.eu ed
edX, provider internazionale di Harvard e Mit. I corsi, quasi
tutti curricolari, includono anche quelli per i corsi di laurea
Federico II di Ingegneria Meccanica, Ingegneria Informati-
ca, Economia Aziendale e Economia del turismo. La piatta-
forma ospita anche corsi di altri atenei: Padova, Firenze, Pa-
via, Milano Bicocca, e Orientale di Napoli.
La seconda università italiana secondo l’osservatorio
internazionale Class Central è il Politecnico di Milano, che
offre, attraverso la piattaforma Pok, l’accesso a più di 
Mooc, principalmente rivolti all’orientamento in entrata
e in uscita dall’università, ma con un numero crescente di
corsi di supporto ai percorsi curricolari di area scientifica,
cui si aggiungono gli  corsi disponibili via Coursera. Sulla
piattaforma di Mountain View, inoltre, è possibile trovare
gli  Mooc della Bocconi e  della Sapienza di Roma. Anco-
ra, la piattaforma EduOpen consente l’accesso ai circa 
corsi attualmente aperti delle  istituzioni appartenenti
al consorzio. Con un’offerta diversificata che va da corsi
brevi di poche ore a percorsi annuali.
Lo scenario italiano si completa con l’Alma Mater di
Bologna con  Mooc disponibili sulla piattaforma
Book, l’università di Urbino, con altrettanti corsi, prin-
cipalmente rivolti a una platea scolastica e di docenti,
e Venezia Ca’ Foscari con  Mooc attivi o in partenza,
entrambe con distribuzione su piattaforma di ateneo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le lauree attive online in tutto in parte
nelle università statali (anno 2019)

Atenei tradizionali
Bari

Cagliari

Cattolica Sacro Cuore

Ferrara

Foggia

Genova

Link Campus

Lum “Jean Monnet”

Milano

Milano-Bicocca

Modena e Reggio Emilia

Padova

Palermo

Parma

Perugia

Pisa

Politecnico di Milano

Roma “La Sapienza”

Roma “Tor Vergata”

Roma Tre

Sassari

Stranieri Reggio C.

Torino

Trieste

Tuscia

Udine

Studi Internaz. di Roma (Unint)

Urbino Carlo Bo

1 5 2 1 7 1 1 1 2 1 5 1 1 5 4 1 1 2 7 1 1 1 8 5 1 5 1 4

Fonte: Universitaly

Atenei telematici


14

20

25

7

1

12

13

4

10

7

6

Unicusano

Studi Guglielmo Marconi

E-campus

Giustino Fortunato

Leonardo Da Vinci

Universitas Mercatorum

Internazionale Uninettuno

Iul

Pegaso

San Raffaele Roma

Unitelma Sapienza

La mappa dei corsi a distanza

I CORSI ONLINE BREVI E GRATUITI

Federico II di Napoli


e PoliMi al vertice


per offerta di Mooc


La teledidattica dal 2011 a oggi

Fonte: Universitaly

CORSI A DISTANZA

CORSI TOTALI

0
2011 2019

5.

4.

3.

2.

1.





195


4.

100

Diffusione dell’E-learning

Nell’aula deserta. Una lezione online la scorsa settimana
al Politecnico di Milano del professor Silvio Franzetti

ANSA

I VIAGGI
DI RADIO 24
La scuola al
tempo del
coronavirus è al
centro del viaggio
che Radio 24
propone questa
settimana.
In onda da lunedì
a venerdì dopo i
giornali radio
delle 7-12 e in
Effetto Notte.
Sempre su Radio
24, domenica 15
marzo andrà in
onda il Reportage
«Coronavirus,
Scuola 2.0.»

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Quello di Giuseppe Lupo è un viaggio


nell’immaginario industriale italiano, at-


traverso alcuni dei luoghi simbolici dai


quali è transitata un’idea di modernità: Set-


timo Torinese, Genova, Arese, Rescaldina,


Sesto San Giovanni, Bagnoli, Pozzuoli,


Torviscosa, Porto Marghera, Ivrea, Terni,


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bandonate che aiutano a comprendere e


recuperare l’identità di una nazione passa-


ta in pochi anni dalla civiltà della terra alla


civiltà delle macchine e ora nel pieno della


globalizzazione.

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