Il Sole 24 Ore - 20.03.2020

(Nancy Kaufman) #1

Il Sole 24 Ore Venerdì 20 Marzo 2020 5


Coronavirus Primo Piano


L’EUROPA


Vincenzo Boccia: «Un bel segnale dalle banche».
«Apprezziamo quanto il sistema bancario sta facendo per le

imprese a partire dalle moratorie sui prestiti». «Sono utili e


tempestivi gli interventi di istituti, come Intesa Sanpaolo, che
mettono a disposizione dell’economia reale risorse aggiuntive».

31 dicembre 2020


LA SCADENZA DELLE NUOVE REGOLE
I paesi membri potranno iniettare denaro pubblico
nell’economia senza violare le regole fino al 31 dicembre 2020

di Gianni Trovati


L’


annuncio notturno arrivato


da Francoforte sui  mi-


liardi di nuovi acquisti da
parte della Bce è stata

«un’azione en subite. Più che di un


ritrovato slancio europeo si è tratta-
to, si dice, di paura per un rischio

bancario parigino». Giulio Tremonti,


che da ministro dell’Economia ha
giocato da protagonista nel dibattito

europeo sugli Eurobond e ha visto da


vicino lo stringersi delle tenaglie in-
ternazionali sul debito italiano, oggi

non partecipa all’esultanza per la
mossa “salvifica” di Francoforte.

L’effetto sui mercati però è stato


significativo, dopo un mercoledì da
annoverare nella lista ormai lunga

dei giorni “neri” per i titoli di Stato.


La giornata è ancora tutta da raccon-
tare. Ma all’annuncio “epocale” della

Bce ha corrisposto una reazione tut-


to sommato banale. Di positivo, ma
non so quanto, si sta solo comprando

tempo. La promessa d’acquisto di


 miliardi significa per l’Italia
qualcosa più di  miliardi. Peccato

però che noi dobbiamo emettere


quest’anno oltre  miliardi di tito-
li, più gli aumenti necessari a finan-

ziare gli annunci. Non pensa che sul-


la parte scoperta ci possano massa-
crare comunque con lo spread?

L’annuncio ha acceso però una


forte esultanza in certo mondo so-
vranista, sulla base dell’idea che co-

sì la questione del debito sia risolta.


Che cosa ne pensa?
Credo che sia in realtà il tempo per

risalire alle origini di tutto quel che è


successo e che sta succedendo. In re-
altà si sta replicando la follia che è

stata alla base della globalizzazione.


All’origine un forsennato Free Trade
al servizio del divino mercato, al po-

sto di un più saggio Fair Trade fatto
da regole per l’economia globale. Per

inciso, ricordo l’iniziativa italiana al


G per il Global Legal Standard, una
bozza di trattato internazionale vo-

tata infine dall’assemblea dell'Ocse


che tra l'altro, guarda caso, prevede-
va regole contro i “rischi sociali e am-

bientali”. Le dice niente? Oggi racco-


gliamo i frutti avvelenati della vitto-
ria del Financial Stability Board sul

Global Legal Standard, con il decen-


nio perduto dal  a oggi in mano
alla finanza. A proposito, si e poi vi-

sta in giro la promessa Stability?


Non troppa. Ma il Quantitative
Easing “rinnovato” ieri ha di fatto

salvato l’euro.


Ho detto decennio perduto. E, va
detto, non per colpa dei governi. Per-

chè il Qe ha oppiato la politica , ma la


colpa è di chi fuma l’oppio o di chi lo
spaccia? Come minimo, di entrambi.

Dal  al , passando per il


, nei palazzi della finanza abbia-
mo visto in azione Picasso. Come Pi-

casso con la svolta cubista ha sinte-


tizzato e superato le forme della na-
tura, così nelle banche centrali e nei

loro dintorni ha agito il Picasso del-
l’economia mettendo il surreale al

posto del reale, il debito al posto del


capitale, i liquidi al posto dei solidi, i
vizi al posto,delle virtù e i tassi a zero

e sotto zero. Tutto questo è stato con


una prima mai vista rotazione
dell'asse del potere, dalla politica alle

banche centrali e da queste al merca-


to monetario. Questo a sua volta oggi
tanto grande da subire le leggi impo-

ste dai robot e dagli algoritmi. Tutto


questo ci ha portato in una trappola
sequenziale, dove un’illimitata liqui-

dità genera volatilità e la somma del-


le due genera una strutturale e gene-
rale sfiducia nella moneta. La mone-

ta, nata come “segno sovrano”, pri-


ma è diventata sovrana di se stessa e
oggi avvera la profezia scritta nella

Montagna Incantata: l’anima dello
Stato è il denaro ma solo fino a che

non è raggiunta la completa demo-


nizzazione della vita.


Qual è allora la strada politica per
tornare alla realtà?

Una via potrebbe essere quella degli


Eurobond. Che ora sembrano avere
molti tifosi ma non sono un’inven-

zione di oggi. L'idea era nel piano


Delors del , poi nel programma
della presidenza italiana dell’Unio-

ne nel , respinto dalla commis-


sione Prodi, e rientrano nel dibattito
con l’articolo che ho firmato nel

 sul Financial Times insieme al-


l’allora presidente dell’Eurogruppo
Juncker. Un articolo che non era una

presa di posizione estemporanea,
ma rifletteva le discussioni che allo-

ra si svolgevano nelle lunghe e goti-


che notti dell’Eurogruppo. Poi tutto
crolla con la Grecia, e al posto degli

Eurobond arriva la Trojka con Chri-


stine Lagarde e soci.
Ma gli Eurobond non sono decol-

lati perché il muro del Nord Europa


si è rivelato insuperabile.
Ma lei pensa che Juncker rappresen-

tasse il Sud Europa? Era una discus-


sione politica avanzata, che portavo
avanti anche come presidente dei

ministri delle Finanze del Ppe.


In un contesto come questo sa-
remmo in tempo per rimediare o

per gli Eurobond è troppo tardi?


Certo che saremmo in tempo, ma


tutto ora come allora dipende dalla


politica. Non bisogna costruire un
meccanismo finanziario oscuro e il-

leggibile, come pure è stato pensato


qualche anno fa, perché lo strumen-
to deve essere capito dalla gente al

bar e non solo nelle sale cambi. E


sconsiglierei vivamente di chiamarli
Corona Bond o Buoni di salute pub-

blica, perché già il nome farebbe


scappare la gente.
Senza Eurobond, un aiuto da par-

te del Mes sarebbe un’alternativa?


Come racconta nel suo libro l’ex
premier spagnolo Zapatero, quando

la Lagarde propose l’intervento


esterno a sostegno dell’Italia le ri-
sposi «Christine, conosco modi mi-

gliori per suicidarmi». No, il Mes


comporterebbe di fatto una ridu-
zione di sovranità, più o meno dolce

e più o meno lunga, perché basato


su programmi che hanno come pre-
supposto un governo stabile, forme

di condizionalità e una durata me-


dio-lunga. In Spagna fu all’acqua di
rose, ma allora la Spagna aveva un

debito al % del Pil. Non è la nostra


situazione. L’idea del Mes incontra
più favore a Roma che a Bruxelles

perché crescenti ambienti tecnici e
politici lo vedono come una salvez-

za: per se stessi, non per le finanze


del Paese. Roba così piuttosto che
aiutare finirebbe per mettere il

Nord contro il Sud.


Gli eurobond sono un'ipotesi
di soluzione, ma qual è lo scena-

rio complessivo che si apre per


l'Europa?
Stiamo entrando in terra incognita.

Una terra popolata da maginottisti


ortodossi, generali che credono an-
cora nella trincea e ignorano la forza

del motore a scoppio, affiancati da


sciamani e guaritori. Gente che pen-
sa che la soluzione alla crisi della

moneta sia creare ancora più mone-


ta. Tutto ciò non tiene conto del ri-
schio fondamentale, il rischio, mica

tanto rischio, che si vada verso un


mondo diverso, in cui si segmenta
ancora di più la struttura dell’econo-

mia mondiale, con svalutazioni (co-


me ha già fatto la Cina), guerre dei
dazi e così via. E in più il rischio che

si segmentino al loro interno anche


le nostre società: finché non sarà
scoperto il vaccino, vita a distanza,

effetti economici della crisi sanita-


ria, malattie, depressione, conflitti
sociali, attività criminali.

Quadro senza speranza, allora?
È nel profondo delle crisi che si im-

magina il futuro. Così è stato nel 


a Ventotene e nel  ad Algeri, nel-
la decisiva conferenza interalleata

sul futuro dell’Europa. E così, in Ita-


lia e per l’Italia, è stato Camaldoli. E
visto che siamo partiti dalla Francia,

possiamo chiudere con la Francia.


Con Proust, nel Tempo ritrovato:
«Datemi una buona politica, e vi darò

una buona finanza».


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L’INTERVISTA


Giulio Tremonti. «La politica recuperi il suo primato sulla finanza»


«La Bce compra solo tempo,


è ora di ripensare agli eurobond»


Ue, il tetto per gli aiuti


di Stato alle imprese


sale a 800mila euro


Le misure di Bruxelles. Al centro del confronto gli strumenti per far operare


il Meccanismo europeo di stabilità: linea di credito e prestito precauzionale


Conte: «Usare i  miliardi del Mes per aiutare i Paesi colpiti dal virus»


Beda Romano


Dal nostro corrispondente


BRUXELLES


La Commissione europea ha


pubblicato ieri i dettagli (più ge-


nerosi del previsto) sull’applica-


zione flessibile delle regole sugli


aiuti di Stato, nel tentativo di


contrastare le terribili conse-


guenze economiche della pande-


mia influenzale che sta colpendo


il continente. Nel frattempo,


l’establishment comunitario è al


lavoro su diverse opzioni che


possano permettere una risposta


europea che sia anche politica,


non solo monetaria o regola-


mentare. Obiettivo è di presenta-


re opzioni ai governi nazionali a


brevissimo.


Secondo un comunicato della


Commissione europea pubblica-


to ieri sera, sovvenzioni alle im-


prese per affrontare «urgenti ne-


cessità di liquidità» potranno es-


sere pari a mila euro (e non


più mila euro, come detto in-


vece martedì scorso). Nel con-


tempo, l’esecutivo comunitario


autorizzerà i governi a garantire


prestiti bancari alle aziende;


sborsare prestiti alle società a


tassi favorevoli; facilitare crediti


all'esportazione; e veicolare aiu-


ti al settore economico attraver-


so le banche.


Il nuovo quadro regolamenta-


re, che permetterà ai paesi mem-


bri di iniettare denaro pubblico


nell'economia in crisi senza vio-


lare le normali regole sugli aiuti


di Stato, rimarrà in vigore fino al


 dicembre. Sempre ieri parlan-
do alla Rai, il presidente della

Commissione europea Ursula


von der Leyen ha ribadito «la
massima flessibilità» ad aiutare

l’Italia, notando che, del recente


pacchetto di aiuti per l’emergen-
za da  miliardi di euro,  mi-

liardi potrebbero andare a Roma


(si vedano l’articolo sotto e Il Sole
 Ore di mercoledì).

Venendo alla risposta politica
alla crisi economica, le autorità co-

munitarie stanno lavorando fre-


neticamente sulle possibili opzio-
ni da presentare ai governi euro-

pei. «L’obiettivo è di mettere a


punto uno strumento che sia po-
tente, efficace e non crei stigma sui

mercati e tra i paesi membri –


spiega un esponente comunitario
–. Le idee sul tavolo sono molte.

Vorremmo preparare uno schema


che sia pronto il più velocemente
possibile, da presentare ai ministri

delle Finanze subito dopo».


Secondo le informazioni rac-
colte qui a Bruxelles, al centro

delle discussioni vi è il Meccani-


smo europeo di Stabilità, che ha
denaro fresco per quasi  mi-

liardi di euro. Due gli strumenti


per ora a disposizione: la linea di
credito basata su un programma

economico e un prestito precau-


zionale legato ad alcune condi-
zioni. Il secondo prestito pare es-

sere più facile da usare, soprattut-


to se i criteri macroeconomici ve-
nissero sostituiti con condizioni

legate all'epidemia influenzale.


Per evitare lo stigma sui mer-
cati finanziari, i prestiti dell'isti-

tuzione lussemburghese dovreb-


bero essere distribuiti a tutti i pa-
esi membri. A questo proposito,

ieri parlando al Financial Times


il premier Giuseppe Conte ha
chiesto all’Unione europea di

usare «tutta la potenza di fuoco»


del Mes. Non solo per l’Italia, ma
per tutti i Paesi colpiti dal coro-

navirus. «Il tempismo è essenzia-


le. La strada da seguire è aprire le
linee di credito del Mes a tutti gli

stati membri». Una altra possibi-


lità potrebbe essere quella di cre-
are con il denaro del MES un fon-

do con cui finanziare alcune delle


scelte di politica economica dei
governi: dalla cassa integrazione

in Italia al Kurzarbeit in Germa-


nia al chômage partiel in Francia,
così come aiuti ai sistemi sanitari.

Bisogna trovare un compromesso


tanto tecnico quanto politico.
Intanto oggi la Commissione

europea potrebbe presentare


l’attesa proposta di far scattare
la clausola d'emergenza prevista

dalle regole del Patto di Stabilità
e che permetterà nei fatti una

politica di bilancio espansiva (si


veda Il Sole  Ore di ieri). Sem-
pre oggi a livello diplomatico i

Ventisette dovrebbero approva-


re una modifica procedurale del-
le riunioni del Consiglio europeo

così da permettere ai leader im-


possibilitati a riunirsi fisica-
mente di prendere le loro deci-

sioni per iscritto.


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FLESSIBILITÀ EUROPEA


Dai fondi Ue subito 1,75 miliardi


Procedure più semplici


e obiettivi più ampi. Capitale


circolante per le Pmi


Giuseppe Chiellino


Arriverano tra fine marzo e l’inizio di


aprile i primi fondi europei per aiuta-


re gli Stati membri a far fronte al-


l’emergenza coronavirus. Dal Fondo


sociale (Fse) e dal Fondo per lo svilup-


po regionale (Fesr) l’Italia avrà in tut-


to , milioni di euro, da spendere


per attrezzature mediche, campagne


di sensibilizzazione, capitale circo-


lante per le imprese e ammortizzatori


sociali. Non sono risorse nuove, era-


no già destinate all’Italia, ma ne viene


accelerata l’erogazione e soprattutto


viene reso molto più flessibile l’utiliz-


zo. In serata la presidente Ursula von


der Leyen, intervista dal Tg, ha detto


che l’Italia «avrebbe dovuto restituire


alla Ue  miliardi di fondi strutturali:


abbiamo deciso invece di lasciarveli,


per spenderli dove saranno più utili».


Una semplificazione forse eccessiva


del lavoro che tra Roma e Bruxelles si


sta facendo da una decina di giorni


per individuare, programma per pro-


gramma, i fondi europei non ancora


giuridicamente impegnati e quindi


dirottabili sull’emergenza. La cifra di


 miliardi, secondo le banche dati uf-


ficiali, è più o meno quello che l’Italia


deve ancora spendere (non restituire)


entro il  e comprende anche il co-


finanziamento nazionale.


Tornando invece agli anticipi, le


novità sono illustrati in una lettera


inviata ieri dalla commissaria alla Co-


esione, Elisa Ferreira, e dal suo colle-
ga responsabile del Lavoro e diritti

sociali, Nicolas Schmit. Destinatari i


ministri degli Stati membri, per l’Ita-
lia Provenzano, Gualtieri , Catalfo e

Bonetti. In pratica, si rende molto più


flessibile la spesa di  miliardi della
Coesione per gli investimenti neces-

sari nella Ue. Bruxelles rinuncia ai


rimborsi dei prefinanziamenti non
utilizzati nel . Per l’Italia  mi-

lioni di euro, come anticipato, che po-


tranno essere spesi per l’emergenza.
A questo si aggiunge l’anticipo dei

prefinanziamenti del  per ulte-
riori  milioni, in due rate tra la fine

di questo mese e l’inizio di aprile. I


fondi potranno coprire le spese so-
stenute dal primo febbraio. Ogni Pae-

se avrà un filo diretto con Bruxelles e


sarà seguito da un country team.
Quello italiano sarà guidato da Nicola

De Michelis della Dg Regio e da Adeli-


na Dos Reis della Dg Occupazione.
Nella lettera, i commissari sollecitano

neppure tanto velatamente un’acce-
lerazione del lavoro sulla program-

mazione -, per poter avviare


i programmi prima possibile e dare
un ulteriore contributo alla ripresa

una volta che lo shock sarà superato.


Con il Fondo sociale si potranno
acquistare materiali sanitari e dispo-

sitivi di protezione individuale per


medici e infermieri, così come po-
tranno essere coperte le spese per

l’assistenza alle persone più vulnera-


bili. Si potrà assumer nuovo persona-
le far fronte alle maggiori esigenze

dei servizi sanitari. Potranno conti-


nuare ad essere supportati i servizi
sociali per gli anziani e per persone

malate. Guardando al dopo, il Fondo


sociale potrà essere utilizzato per il
reinserimento nel mercato del lavoro

di lavoratori dipendenti che perde-


ranno il posto, e autonomi, anche in
modo diretto.

Le risorse del Fesr saranno indi-


rizzate ad assicurare liquidità e conti-
nutà operativa alle Pmi per sostener-

ne la ripresa. Consulenza , interna-


zionalizzazione, sviluppo di nuovi
modelli di business per diversificare

la catena dei fornitori. Il Fesr servirà


anche per finanziare il capitale circo-
lante delle Pmi, con l’obiettivo di

mantenerele capacità e i livelli pro-
duttivi. Sul fronte sanitario, il Fesr

può finanziare anche la prevenzione,


le campagne di sensibilizzazione,
servizi di telemedicina e tecnologie.

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LE RISORSE


37 miliardi


Per tutti gli Stati membri


Le risorse mobilitate dalla politica di
coesione Ue per la pandemia.

800 milioni


La rinuncia di Bruxelles


I prefinanziamenti 2019 non
utilizzati dall’Italia e a cui la

Commissine ha rinunciato


952 milioni


Gli anticipi 2020
Nel giro di poche settimane la Ue

erogherà all’Italia gli anticipi 2020


L’ex ministro.


Giulio Temonti


è stato ministro
delle Finanze

nel governo


Berlusconi I e
dell’Economia e

delle Finanze nei


governi
Berlusconi II, III

e IV


IMAGOECONOMICA

‘‘


L’ANNUNCIO DI FRANCOFORTE


Più che di un ritrovato slancio


europeo si è trattato, si dice,


di paura per un rischio


bancario parigino.


‘‘


RESTA IL RISCHIO SPREAD


La mossa Bce per l’Italia vale


più di 100 miliardi. Ma noi


dobbiamo emettere nel 2020


oltre 400 miliardi di titoli


Secondo la


von der


Leyen la


flessibilità


potrebbe


estendersi


agli 11 mi-


liardi ancora


da spendere


entro il 2023


IL SOLE 24 ORE,
7 MARZO 2020,
PAGINA 1

Romano Prodi e
Alberto Quadrio

Curzio sul Sole 24


Ore di sabato 7
marzo hanno

rilanciato la


proposta degli
euro union bond.

Tema ripreso l’


marzo in una
intervista al Sole

24 Ore, di Achim


Truger,
consigliere

economico del


governo tedesco.
Il 10 marzo in

un’intervista a


Carlo Cottarelli e
in un intervento di

Federico Carli. Il


12 marzo sono
intervenuti

Lorenzo Codogno


e Giampaolo Galli.


Fondato QuPolitico Economotidiano nel 1 (^865) ico Finanziario Normativo
€ 2,50* in Italia — Sabato 7 Marzo 2020 — Anno 156°, Numero 66 — ilsole24ore.com
FTSE MIB20799,89-3,50%|SPREAD BUND 10Y180,20+6,00|€/$1,1336+1,33%|BRENT DTD45,85-11,21%| IndiciNumeri w PAGINE 24-
Sanità, 20mila rinfVerso nuove misureorzi
di emergenza
LA LETTERA
ne A Intanto la sostegno dre dustria, in cCommissione delle reonsidergole presidente il Vincedegli nzo potrell’economia euazione aiuti di una revBoccia, ha ebbe prdi Conn-ropeaStato.ende-isio-in-
viato eagire uromdi scrive BCanada e ologhi una niti ia.dell’EuoccGiappone: lettera —davappello anti ropa, degli ai alla cdobbiamorisi,suoiUsa,
Boccia a«Crisi glle Colobale, colnndustrie laboriamo tudel mondo: tti»
IL CONTAGIO dici che re l’Nuove memecda serus. Il strutture he prgenza isurevede sanitarie Consiglio drata ha eandsamsanitaria da re l’assunzranno a in Italia. ei ivo arrinato un ministri in ione serinfper afNel prnza decreto orzare le nella coronavi-fronta-con-tar-ov-
vedimgiordinarie ile csanità e i veliardo. confronti cbardia, è stato ento nata cintervento di Al termine on ldeciso on uanche rtici de’Istituuna di na per lla altre di lunga e circa to Regione misure superinviare girriore Lom-strola di dif-andun mi-la aor-co-di
muittive.restrzione ni applichestitudella zdella provranno misure ona r—incia di Besanitarie ossa rgamo. Siin due Co-più
L’Unila reper gli visioone eurone aiuti di delle regolepea vaStatoluta
issarmministra deola De aver nomLa Micheli, ha inviato iare ia e alla plle Infal residcon enza del Cistero minannuncdod—rastrici coiato idell’utture, mmissari.Eco-onsi-eri diPa-
PANOR De Mic12 commi AMA heli:ssari
per 25 INFRASTRUTTURE opere
L’ITALIA CHE NON SI FERMA. GARE PER 20 MILIARDI DI EURO
Fs aIl Gruche iliardi di euro di mdare talia al futppo Fs al’Icon pccelera snon uro ccelsi gare eiù era suferma. La gli ottimismo è ntro volontà di riparinvestimenti, ne espressa anno per dimcon ugli invin venti alctire e di guostrare une ar-estimenti 2020
llo cidequefre che uStato Iste ore taliane, ha al na grgoverno.ande indicazienda Marco italiana, ato una lein ttera Gruppo il Morinviata ino—in Ferrovie
Nuovi progetti. L’ad Battisti conferma al Governo il contributo del gruppo alla crescita economica del Paese Meloni: Siamo INTERVISTA ALLA LEADER FDIlo sco «pron stamento «Pro ti a nti a sost bilancio»sostdi enere enere lo scosta-
Così mentrcento zione cde un confronto a Conte.odestra di bilancla on leader il goverpreseFdi GiorSì no nta propio. alla gia Mese è rloni. Ileciproccollabora-oste —an-a».
Ragsindacai gi: L’INTERVISTApoteri i, alt comoddice ello appaltiGenova
palti». «Servono poteri speciali “modellorastica ania Raggi, lancia la campagna perGenova” apdcceleraLa ai re semplipere le osindaci e usindaca di cazione dpubbliche neRomna el cVira, riforma diodicegi-lle
città.Giorgio Santilli—
Glifche procin orritardi osatdine sparin Europa, o: edeso
di LA FALCHI REPLICL’BCE NON Donato ERRORE Mas & cian COLOMBE HI daroFED^ Alessio Romeo—
Fed Uinteresse. Ed i impno più ranno rovviso ed opaco i zio subanche cridurre le la Fedannosa: è quna tanto di mossa d. lla scinutile, entrin modo rdanni maggiori —elta fali copesto attesi giudi-atta sa-forseilevquanto ierdallail tassi di an-ante,
il no di Mosil vpo Tracertice tra i produttoriolla allimil fento del veril prezzo dca fa fallire el petrolio tice Opec,do-
on fondo oduzione prcritica cil sui no drosso un’altra settimana ella mercRussia a extrati: le Borse a: il Brent ha tagli di euro-
che segnala post-Lehman.Wall Street. volatilità, è a la —L’indice Vix, livelli che
Niente Borse tagli ancora Opec, il in rosso, Milpetrolio crollaano -3,5%
VE Tlo RSO UN orna spettro NUOVO SISTRI?
dei tracri€uticiabilictato vezione e padmesi e un She ancno mente ora gestiscono e esso da scdecreuna frso are dirsarà sisteil rivere. orte seto una solo i pma limitato noto lo materAnzi, repai lica Sistri, semattuativo del bra orien-mplica-rossimiper iali repotran-settori al-triste-ll’ecmente trnante toccare suuno dei no per prima leacciabilità elettureconompericuna feper le decreti ia ra) rita olosi. epire Paoimprcircolare rovati (ttronica alcune dirappancora gioveFiccola ese Di certo, torna a dì italiane: dal dei rsangui-periuettive Gover-in —la ò, ti.
MERCATI
BUSSOLA E TIMONE
L’UNICA È IT TAKESIL WHATSTRADA EVER
di globale, l’orinterconnessioni nevuol dire chL’da corevoluzmeGiovanni e, cnte pronsiderione donavevedibile. CiòizzTriaonte ll’economirus è dell’etempidemiaate le porifcia il-ale e
ze scgeibile. rivograeconomiche co dnon è sue elle —circo-conseguen-
8 MARZO BE MARAPPORTODA AMBINERINFOTEMATICA,RZARE
di Ersilia Vaudo—
Stefano Carrer—
La Criparte priaprina ono iano:
le fagli segla svobbriche, indicatnalano lta ori
L’INCHIESTA
lombaralberghi e lo IntervStato de enti strpotrà rmacaordidediequisire catechinarinari:
Consiglio anitarie in Lspiù stringminisdei ombarenti le regole tri:dia
Pogliotti e Tucci—
Catalfper da 2,5 Cig e cmilo: misureiardiongedi
straordinari
LAVORO
L’iniziativa.
Nella gelata dell’eco-nomia molte sono le aziende che non si fermano. Il Sole raccoglie la loro testimonianza
Mot VETRINA DIGITALE Salle nuove autooni oriannullati,
presentate Simonluca Pinisul web—
ECONOMIAE AGROALDEL CIBOIMENTARE
Annarita D’Ambrosio—
Albergatin suallbitoarme:ori
cassaintegre per la lintervazioneentiiquidità
TURISMO
Giovanni Negri—
cEff­no a maggio, gara Giust hiusura etto vi izia rus: dei possibtribunaliile ntite
se udiolo procenze su arredure uestirgenti
LA PR PERCHÉ È ARRIVATO IL TEPER OPOSTA GLI EURO UNION BONDMPO
di «ERomano titolo uroUnionBond» Prodi e di dAlberto Que nostri arera iluadrio ticoliCurzio
aveva ed bond convinto. per attualità: l’sta chi come noi è un eurepideAdesso ha un ritornando di umia il signicato tema del Crgente oronavirdegli Eista profopeondo uro-us obbliga a rsi trovnella uropea e esta propun rrà isi ccrspensabile per seguenineallea. quale ze he osta talia l’Iiprencome socioentamento deforse vitabilmstrumento —frontedere già una conomsame que-ente prll’economia recessione, iche tecnicamin eggiare le cindi-ovoche-di una ente on-
Ministro del Lavoro. Nunzia Catalfo
Ursula von der
Leyen.
La
presidente della
Commissione Ue,
Ursula von der
Leyen, ha ribadito
la massima
flessibilità per
l’Italia nell’uso dei
fondi europei per
far fronte alla
pandemia.
Giuseppe
Conte.
In un
colloquio con
ilFinancial Times il
premier ha
chiesto alla Ue di
usare «tutta la
potenza di fuoco»
del fondo di
salvataggio: «Il
tempismo è
essenziale»

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