La Stampa - 21.03.2020

(Chris Devlin) #1
ROMA

L


a doppia linea del-
la televisione gene-
ralista si affida a
una diversificazio-
ne in molti casi so-
lo apparente, in al-
tri, stridente. Informazioni
di cronaca sul coronavirus
e intrattenimento spinto,
tante serie televisive e mol-
to cinema.
Dopo un periodo di natu-
rale spaesamento e dopo
aver chiuso molti talk show
che prevedevano ospiti in
studio e pubblico plauden-
te, si è tornati in diretta
adottando la pratica via del
collegamento esterno a stu-
dio deserto con il solo con-
duttore presente.
In Rai, dopo un breve mo-
mento di fermo a causa del-
la positività al Covid-19 di

Nicola Zingaretti ospite a
Porta a Porta, la trasmissio-
ne ha ripreso in forma più
contenuta nei tempi e con-
centrata esclusivamente
sulla crisi sanitaria e su tutti
i suoi risvolti, economici e
politici.
Ha riaperto in Rai anche

Agorà e Domenica in, anche
questa fermata a scopo pre-
cauzionale.
In linea di massima nulla
in casa Mediaset ha subito
grandi cambiamenti. I talk
di approfondimento hanno

continuato ad andare in on-
da con tutte le precauzioni
occupandosi ora esclusiva-
mente dell'emergenza. An-
che i programmi di intratte-
nimento non hanno subito
ripercussioni, eccetto Uomi-
ni e donne, condotto da Ma-
ria De Filippi per ora sop-
presso vista l’impossibilità,
per come è strutturato il pro-
gramma, di poterlo realiz-
zare con cronisti e corteg-
giatori da remoto.
Invece non demorde
Grande Fratello Vip, con Al-
fonso Signorini non più co-
stretto a fare avanti e indie-
tro tra Roma e Milano, ma
ora appoggiato agli studi
di Cologno. Per la gioia de-
gli appassionati del gene-
re, la trasmissione conti-
nua con nominati ed espul-
si, amori e liti furibonde.

Sembra solo debba chiude-
re in anticipo rispetto alle
date previste.

In studio senza pubblico
A La7, la rete con più appro-
fondimento tra le generali-
ste i programmi non han-

no subito variazioni, tran-
ne appunto quella riguar-
dante pubblico e ospiti;
così Giletti che si collega
via Skype con gli opinioni-
sti di Non è l’Arena, così fa
Corrado Formigli con
Piazza Pulita, così Lilli

Gruber con Otto e Mezzo.
Va detto che tutte le reti,
Rai in testa, hanno raddop-
piato i programmi di intrat-
tenimento per bambini nel-
le ore mattutine e nel primo
pomeriggio. M. T. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da sinistra, Bruno Vespa, che da un po’ di sere ha ripre-
so il suo «Porta a Porta» centrato esclusivamente
sulla crisi sanitaria ; Massimo Giletti e «Non è l’Are-
na»; Valeria Marini al «Grande Fratello Vip»

MARA VENIER
CONDUTTRICE

LUCA DONDONI
MILANO

M

orissey oggi è un
rocker sessanten-
ne che nella vita,
oltre ad aver se-
gnato l’esplosio-
ne degli Smiths
dei quali è stato il leader
dall’82 all’87, ha scritto molte
belle canzoni, anche se in que-
sti ultimi vent’anni si è fatto no-
tare soprattutto per il caratte-
re burbero e atteggiamenti
che non l’hanno consegnato al-
le cronache come una delle
star più empatiche.
In queste ore Morrissey pub-
blica il suo 13° album in studio
da solista, I Am Not A Dog On A
Chain, con undici canzoni nuo-
ve di pacca. L’album segue il di-
sco di cover dello scorso anno
California Son e testimonia
una rinnovata voglia di scrive-
re dell’autore. Tra l’altro, le re-
censioni del suo ultimo tour ne-
gli Stati Uniti si sono spertica-
te in lodi scrivendo di «una vo-
ce senza età», mentre le canzo-
ni di questo lavoro si lamenta-
no per gli anni che passano e la-
sciano segni sul fisico.
Morissey parla del tempo
che «scivolerà su di voi e vi farà
a pezzi» in My Hurling Days Are
Done, e sussurrando a se stesso
si considera «un violino stona-
to» in The Secret of Music. I Am
Not A Dog On A Chain è prodot-
to dal vincitore di parecchi
Grammy Award Joe Chicarelli
(Beck, The Strokes, The Kil-
lers) ed è stato registrato allo
Studio La Fabrique di Sain
Rémy-de-Provence in Francia
e al Sunset Sound di Holly-
wood. «Ho prodotto quattro al-
bum in studio per Morrissey -
ha detto Chicarelli - ma questo
è il suo album più audace ed av-
venturoso. Lui ha allargato an-

cora una volta i suoi confini sia
musicalmente che con i testi di-
mostrandosi a suo agio. In veri-
tà, nessuno può essere Morris-
sey a parte Morrissey!».
L’ex leader degli Smiths, con-

siderata dal New Musical Ex-
press inglese come «la band più
influente di tutti i tempi», ha an-
nunciato l’uscita dell’album con-
dividendo il primo singolo Bob-

by, Don’t You Think They Know?
sui social anche se questo duet-
to con Thelma Houston, leggen-
da della Motown records, ha
spiazzato i puristi. La cantante è
conosciuta in tutto il mondo per
la hit Don’t Leave Me This Way
del 1977, uno degli inni della
musica dance di tutti i tempi ma
certamente non un’artista vici-
na al rocker. «Una delle più gran-
di gioie per me - ha detto la Hou-
ston -, è avere l’opportunità di
collaborare con i grandi. Adoro
le sfide e sono sempre curiosa
di vedere se ciò che faccio può
funzionare con altri personag-
gi magari anche musicalmente
distanti. A volte funziona, a vol-
te no. Penso che la miscela fra

me e Morissey sia ok anche se
so che attorno a lui ci sono un
sacco di leggende, un uomo dif-
ficile con il quale è impossibile
lavorare. Per me è stato diver-
tente e abbiamo passato dei po-
meriggi fantastici».
Peccato che il suo entusia-
smo non abbia contagiato i cri-
tici che, se sono stati benevoli
con il Morissey live, lo stesso
non hanno fatto con il nuovo
album. C’è chi ha parlato di un
lavoro pretenzioso da non an-
noverare fra le sue cose più bel-
le («esageratamente pessimi-
sta», «musicalmente instabi-
le») e, sinceramente, si fa fati-
ca a dargli torto. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Non si ferma il Grande
Fratello Vip, stop
a “Uomini e donne”
della De Filippi

Io sono una persona
molto fisica, a cui
piace abbracciare,
baciare. Quindi
per me è durissima

Morrissey, 61 anni, oltre alle canzoni si è sempre fatto notare anche per il carattere burbero

Addio allo storico Enrivo Decleva
ex rettore della Statale di Milano

Restate a casa, basta
con queste corsette!
Improvvisamente
si sono scoperti
tutti dei runner!

È morto a Milano a 78 anni, dopo una lunga malattia, lo sto-
rico Enrico Decleva, insigne studioso della storia politica
italiana e delle relazioni internazionali dell’800 e del ’900,
rettore della Statale di Milano dal 2001 al 2012 e della

Conferenza dei rettori delle università italiane dal 2008 al
2011, e attualmente presidente della Fondazione Interna-
zionale Balzan. Tra i suoi libri Da Adua a Sarajevo. La politi-
ca estera italiana e la Francia 1896-1914 (Laterza), L'incer-
to alleato. Ricerche sugli orientamenti internazionali dell'Ita-
lia unita, Italia e Francia. I nazionalismi a confronto, Innova-
zione e modernizzazione in Italia fra Otto e Novecento (tutti
da Franco Angeli).

Il cantautore britannico, ex leader degli Smiths e il nuovo album “I am not a dog on a chain”

Morrissey, una voce senza età

nel tempo ancora più audace

Morto Michele Stanca, genetista dei cereali


IN ONDA “PORTA A PORTA”, “AGORÀ”,“PIAZZA PULITA”

Rai, Mediaset e La7 al servizio della crisi


Cauto ritorno alla normalità


I talk collegati via Skype con gli ospiti


COLLOQUIO

MARIA LAURA ANTONELLI / AGF

La conduttrice dopo lo stop di una settimana riprende “Domenica in”

“Torno per un sorriso”

Mara Venier: ho paura anch’io


ma voglio dare un po’ di serenità


Il genetista di fama mondiale Michele Stanca, vicepresi-
dente dell’Accademia dei Georgofili, è morto a Firenze a 77
anni. Era ricoverato dalla fine di febbraio in ospedale, dopo
avere scoperto di essere positivo al coronavirus. Di origini
pugliesi, laureato a Bari, ha condotto importanti studi sul
miglioramento genetico dei cereali.

ANTEPRIMA

Un duetto con
la cantante Thelma
Houston spiazza
i puristi del rocker

DONNIE KNUTSON

MARIA BERLINGUER
ROMA

T

orno in tv, penso sia
giusto cercare di re-
galare un sorriso in
un momento così
drammatico, prova-
re ad alleggerire,
non sarà facile ma ci provo,
anche se non voglio nascon-
dere che in questo momento
mi sento molto fragile». Ma-
ra Venier riprende Domenica
in dopo lo stop di una settima-
na deciso in seguito all’emer-
genza coronavirus. «L’azien-
da mi ha fatto scegliere, mi
hanno detto Mara decidi tu.
C’ho pensato e alla fine ho de-
ciso di riprendere anche se
ho paura, come tutti credo.
Sono quindici giorni che non
esco di casa. Lo farò domani
per cercare di regalare un mo-
mento di serenità al pubblico
che mi vuole bene e sa che
non sono capace di nasconde-
re i miei sentimenti. Sono
giorni e giorni che non dor-
mo, le notizie sono terribili e

non si riesce a vedere la luce,
i morti sono così tanti. Un do-
lore terribile. Per questo dob-
biamo stare a casa e starci tut-
ti. Basta con queste corsette
al parco e basta andare in gi-
ro. Improvvisamente si sco-
prono tutti runner. E poi c’è
gente che va al supermercato
quattro volte al giorno. Orga-
nizzati, vai una volta a setti-
mana a fare la spesa».
Mara non nasconde la sua
angoscia, e rivela pezzi di
sé, una sincerità che ha sem-
pre pagato con il suo pubbli-
co con cui ha l’abilità di non
creare mai distanza. «E’ du-
ra per tutti rinunciare agli
affetti, alle passeggiate, a
vedere gli amici. Si figuri co-
me è dura per me che sono
una persona molto fisica a
cui piace abbracciare, bacia-
re, stringere chi ami. Dob-
biamo stare a casa e farlo
per rispetto di tutti quelli
che non possono scegliere
di farlo, a partire dai medici
e dagli infermieri che si stan-
no sacrificando per tutti».
La signora della domenica
si commuove pensando ai ni-

poti che non vede da giorni se
non al telefono. «Sono mo-
menti di grande tristezza,
non mi vergogno a dire che a
volte mi viene da piangere»,
racconta. Il primo ha 15 an-
ni, il secondo appena 2. «La
sera lo vedo mentre fa il ba-
gnetto e mentre gioca: alme-
no lui sembra tranquillo,
spensierato e questo mi con-
forta», dice Mara.
Ovviamente sarà una Do-
menica diversa quella del 22
marzo. «Prenderemo tutte le
precauzioni del caso e non
avremo ospiti in studio né
pubblico. Sto cercando di
mettere insieme un gruppo
di amici che hanno accettato
di collegarsi via Skype da ca-
sa». Una domenica «in casa»,
con meno show ma l’empatia
della padrona di casa a fare la
differenza.
Ci saranno Lino Banfi, Gigi
D’Alessio, Gabbani e molti al-
tri. «La scaletta la stiamo scri-
vendo - spiega -. Non posso
garantire neanche se il pro-
gramma durerà tre ore e mez-
zo come sempre. E’ un tentati-
vo. Io ci metto tutta la mia vo-

lontà e la voglia di essere in
onda per tenere compagnia
al pubblico che mi vuole be-
ne. Vedremo. Speriamo di
farcela».
La difficoltà è soprattutto
nei collegamenti da remoto
che in queste settimane stan-
no utilizzando diversi pro-
grammi, dopo che i casi di
ospiti in studio poi risultati po-
sitivi al coronavirus.
Una formula di emergen-
za per evitare contagi che pe-
rò spesso mostra la corda an-
che nei talk visto che non
sempre il collegamento sky-
pe riesce perfettamente.
«Non siamo un talk show,
cerchiamo di fare spettaco-
lo, quindi non so davvero co-
sa verrà fuori. Diciamo che è
un esperimento ma sono
convinta che sia giusto pro-
varci. La situazione è tragi-
ca, chiunque deve provare
a fare la sua parte per com-
battere l’angoscia e la tri-
stezza che tutti stiamo pro-
vando in queste ore», conti-
nua la Mara nazionale che
nella settimana di fermo di
reclusione in casa, ha com-
battuto l’ansia cucinando
manicaretti per il marito Ni-
cola Carraro. D’altronde l’a-
more per la convivialità e
per il cibo sono parte della
sua popolarità.
La lista dei programmi so-
spesi in seguito alla esplosio-
ne dell’emergenza è lunga e
ha coinvolto tutte le emittenti
sia pubbliche che private. Do-
menica in, un rito familiare
che va avanti da più di qua-
rant’anni, è il primo program-
ma a tornare in onda. Zia Ma-
ra ha accettato la scommes-
sa, vincendo ansia e ipocon-
dria, sentimenti in queste ore
condivisi anche dal suo pub-
blico. Un sorriso di questi tem-
pi vale oro. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

TM

TEMPI

MODERNI

CULTURA, SOCIETÀ
E SPETTACOLI

20 LASTAMPASABATO21 MARZO 2020

TM
Free download pdf