Il Sole 24 Ore - 21.03.2020

(Frankie) #1

Il Sole 24 Ore Sabato 21 Marzo 2020 15


Finanza & Mercati


PARTERRE




Impregilo in gara


per salvare Stonehenge


Stonehenge è il monumento più antico d’Inghilterra: risale


al mila avanti cristo. Antecedente alle Piramidi d'Egitto,
rimane un mistero per archeologia: nessuno ha ancora ca-

pito chi abbia costruito il doppio cerchio di pietre megaliti-


che, come e perché. Una cosa è per certa: il sito archeologico
più importante del paese è deturpato da decenni dall’auto-

strada A che corre accanto. Il nuovo Governo di Boris


Johnson ha messo il caso Stonehenge tra le priorità delle
infrastrutture per il paese. Nel piano da  miliardi di

spesa pubblica fino al  è previsto anche il sottopassag-
gio di Stonehenge: eliminare l’autostrada in superficie, che

peraltro proprio in quel punto si restringe e spostarla sotto-


terra con una doppia galleria di , chilometri. Tra i candi-
dati a costruire l’opera, che non dovrà mettere a rischio il

monumeto al di sopra, c’è anche Salini Impregilo (in pro-


cinto di diventare WeBuild dopo che sarà completata la
fusione con Astaldi): il gigante italiano delle grandi opere

è entrato nella shortlist per il maxi progetto che vale ,


miliardi di sterline. Il gruppo ha partecipato alla fase preli-
minare di selezione nell’ambito della joint venture More,

con una quota del ,%, insieme agli spagnoli di Fcc-Fer-


rovial (,%) e agli austriaci di BeMo (%). (S.Fi.)


Non poteva essere altrimenti. La cessione del Terzo Ponte
sul Bosforo per la cifra indicata nel piano di concordato

ha messo le ali ad Astaldi, al punto che nel corso della


seduta di ieri la società è arrivata a guadagnare oltre il
% dopo che già alla vigilia aveva segnato un balzo con-

siderevole. Alla fine, però, il bilancio per le azioni del gene-


ral contractor si è rivelato molto più modesto. In partico-
lare la società ha archiviato la seduta con un rialzo del-

l’,%. La flessione sul finale non ha però influenzato la


performance della controllante Salini Impregilo. Tanto
che il colosso delle costruzioni è salito di quasi il %.

Con la cessione del Terzo Ponte si è realizzato un pas-


saggio fondamentale del piano di concordato. Ora perché
il progetto in continuità aziendale trovi definitivo compi-

mento manca il sigillo dei creditori, scontato sulla carta,


che dovrebbe arrivare in occasione dell’adunanza gene-
rale del prossimo  marzo. (R.Fi.)



Salini Impregilo sfrutta


l’onda di Astaldi


Q


uando finirà l’inferno? Se questa è la domanda


che tutti pongono guardando la crescita dei
contagiati e dei decessi per coronavirus, la

stessa domanda inizia a girare anche in Borsa. E gli
istituti di ricerca iniziano ad avanzare le

prime previsioni su quando le Borse


potrebbero rimbalzare. Capital Economics è
per esempio uscita ieri con uno studio che

apre uno spiraglio di speranza: secondo


loro le Borse avranno un «sostenuto
rimbalzo» quando i contagi inizieranno a

calare. Ovviamente nessuno sa quando


questo possa avvenire, ma Capital
Economics stima che possa accadere nel

secondo semestre dell’anno. Dopo la crisi


del  e la caduta delle Borse fino al 
marzo , ricordano gli analisti di Capital

Economics, Wall Street rimbalzò del %


l’anno successivo. Così anche oggi, nel mezzo di
un’emergenza senza precedenti, qualcuno inizia a

vedere la luce fuori dal tunnel.


di Morya Longo


IL RIMBALZO DELLE BORSE?


ECCO LE PRIME PREVISIONI


IL RIMBALZO
DOPO LEHMAN
Da marzo 2009
Wall Street salì
del 50% in un anno

50%


MERCATI


Esselunga, chiuso l’arbitrato:


il supermarket vale 6,1 miliardi


Cheo Condina


Si conclude dopo  mesi l’arbitrato


di Esselunga con un verdetto che


dovrebbe, salvo colpi di scena, por-


re fine allo scontro tra gli eredi di


Bernardo Caprotti, mancato nel


. Il verdetto del collegio presie-


duto da Enrico Laghi: Super-


markets Italiani, che detiene il


% della catena di supermercati


più famosa d’Italia, vale , miliardi


di euro. Ciò significa - come ripor-


tato da Radiocor - che Marina Ca-


protti e la moglie del fondatore,


Giuliana Albera, sborseranno ,


miliardi per rilevare il % a testa


dai due figli di primo letto, Violetta


e Giuseppe. A quel punto - ci vor-


ranno di sicuro comunque alcune


settimane per formalizzare il rias-


setto - per Esselunga inizierà una


nuova storia. Domani, a quanto ri-


sulta, è previsto peraltro un cda


della società che evidentemente fa-


rà il punto della situazione dopo la


pubblicazione del lodo.


L’ultima tappa della vicenda è


iniziata nel gennaio , quando


Giuliana Albera e Marina Caprotti


hanno deciso di esercitare una call


sul % di Supermarkets Italiani


(derivante da precedenti accordi):


la mossa ha reso necessaria la de-


terminazione del prezzo dell’inte-


ra Esselunga. Per questo sono stati


nominati tre arbitri: due di parte,


Mario Cattaneo per Giuseppe e


Violetta e Gualtiero Brugger per


Giuliana e Marina, e un terzo indi-


pendente, appunto Laghi. I tempi,


che dovevano essere abbastanza
spediti, si sono allungati vuoi per

la delicatezza del dossier vuoi per


la divergenza delle posizioni tra le
due parti sul valore dell’azienda. I

numeri circolati al proposito, negli


ultimi mesi, sono i più disparati,
anche perchè nessuno li conosce

veramente, se non i diretti interes-


sati. Giuseppe e Violetta (assistita
da Mediobanca) sarebbero arrivati

a valutare Esselunga  miliardi di


euro - Giuseppe stesso, si dice, nel
 aveva offerto più di  miliardi

al padre per rilevare tutta l'azienda


(proposta rifiutata). Giuliana Albe-
ra e Marina Caprotti, invece, come

è logico che fosse, puntavano a ci-


fre più basse: c’è chi dice  miliardi,
chi , miliardi. Quale che fosse re-

almente la forchetta di valutazioni,


quello che conta è che gli arbitri
hanno deciso, a maggioranza, che

tutta Esselunga (al  dicembre


) valeva , miliardi, largo cir-
ca quando alcuni fondi di investi-

mento, tra cui Cvc avevano messo
sul piatto quattro anni fa per rile-

vare l'azienda.


Esselunga ha chiuso il  con
un fatturato pari a , miliardi (in

rialzo del ,% sul ), un Ebitda


adjusted pari a , milioni (,%
di margine) e ottime disponibilità di

cassa per oltre  miliardo. Nel ,


all'uscita dallo studio notarile Mar-
chetti dopo la lettura testamentaria,

Giuseppe Caprotti aveva detto: «Fa-


remo di tutto per salvaguardare
l'azienda». Quattro anni dopo il ri-

sultato può dirsi, se pur percorren-


do una via tortuosa, raggiunto, an-
che se adesso per Esselunga partirà

una nuova era in cui - sciolti i nodi


della governance - sarà più sempli-
ce assumere eventuali decisioni

strategiche per il futuro dell’azien-


da. In passato si era parlato con in-
sistenza di una possibile Ipo o del-

l’apertura del capitale ai fondi: tutte


opzioni che, insieme al manteni-
mento dello status quo, potranno

essere ponderate con calma.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

GRANDE DISTRIBUZIONE


Violetta e Giuseppe Caprotti


cedono il % a Giuliana


Albera e Marina Caprotti


La quota passa di mano


per , miliardi: dopo oltre


un anno la contesa è finita


La contesa. È durata oltre un anno la battaglia tra gli eredi Caprotti per le quote del gruppo


ANSA

FRANZOSI (FININVEST) VERSO L’INCARICO


Mondadori, lascia a sorpresa il cfo Pozzi


Oddone Pozzi lascia la carica di


cfo del gruppo Mondadori. Il
comunicato con cui l’editore di

Segrate ne annuncia l’uscita –


con decorrenza  giugno per le
funzioni di direttore finanzario e

 aprile, dopo l’assemblea dei


soci, per la carica di
amministratore – parla di

ragioni «da ricondurre alla


volontà del dottor Pozzi di
intraprendere un nuovo percorso

professionale».


In questo quadro «l’azienda
esprime rammarico» per la

decisione con relativi


ringraziamenti da parte del
presidente Marina Berlusconi e

dell’amministratore delegato


Ernesto Mauri (con cui il cfo


aveva e ha un rapporto di ferro)
per il lavoro svolto dal  con

«il significativo contributo


professionale e il supporto
impresso alle attività in questi sei

anni di cammino comune, in cui


il Gruppo Mondadori ha
intrapreso un deciso percorso di

trasformazione e


riposizionamento strategico,
raggiungendo un solido

equilibrio economico-
finanziario».

In una Mondadori tornata al


dividendo dopo un digiuno lungo
otto anni, l’uscita di Pozzi

restringe la rosa di candidati alla


successione dell’ad Mauri, in


scadenza nel . I nomi che


circolano, a quanto risulta al Sole
 Ore, richiamano una soluzione

comunque interna e sono quelli
di Antonio Porro (ad di

Mondadori Libri) e Carmine


Perna (ad di Mondadori Retail).
Pozzi si sarebbe sfilato

approfittando di un’occasione


professionale. Da qui la decisione
di uscire, ma con riconoscimento

del lavoro svolto e con «il


rammarico» dell’azienda. Per la
sostituzione, a quanto risulta al

Sole  Ore, il nome che circola


con più insistenza è quello di
Alessandro Franzosi di Fininvest.

—Andrea Biondi


© RIPRODUZIONE RISERVATA

I grandi azionisti di Pirelli si muo-


vono insieme a sostegno del titolo


del gruppo della Bicocca. ChemChi-


na, primo socio con il %, ha comu-


nicato di aver «autorizzato l’acqui-


sto di azioni Pirelli fino a un massi-


mo dell’,% del capitale sociale


qualora le attuali condizioni di mer-


cato permangono». La società, si


legge in una nota, «ritiene infatti,


che gli attuali valori di borsa di Pi-


relli, riferibili all’andamento globale


del mercato, non rispecchino i fon-
damentali della società ed esprime

piena fiducia nelle capacità del ma-


nagement di Pirelli».
A stretto giro, subito dopo la co-

municazione di ChemChina, un


analogo annuncio è arrivato anche
dalla Camfin di Marco Tronchetti

Provera (che ha poco più del % del


capitale). Il cda di Camfin, si legge
infatti in un comunicato pressoché

identico a quello di ChemChina, «ha


confermato piena fiducia nelle capa-
cità del management di Pirelli e ha

ritenuto che gli attuali valori di bor-


sa di Pirelli, riferibili all’andamento
globale del mercato, non rispecchi-

no i fondamentali della società».


Proprio il combinato annuncio


dei soci del gruppo degli pneumati-
ci hanno aiutato il titolo a ridurre le

perdite a Piazza Affari nelle ultime


battute, anche se in chiusura le
azioni hanno comunque lasciato

sul terreno il ,%.


Sempre ieri Pirelli, in collabora-
zione con Regione Lombardia, ha

comunicato di essere pronta a inter-


venire a supporto dell’emergenza
sanitaria che ha colpito il Paese e in

particolare la regione Lombarda,


con una donazione di  dispositivi
per la ventilazione assistita di tera-

pia intensiva, mila tute per utilizzo


sanitario e mila mascherine. Le
dotazioni mediche sono state messe

a disposizione da Pirelli con la colla-


borazione di China Construction


Bank. «La gara di solidarietà che si è
innescata intorno alla Lombardia è

sempre più grande. Ringrazio in


modo particolare Pirelli e Marco
Tronchetti Provera per una dona-

zione tanto importante, quanto pre-


ziosa», ha dichiarato Attilio Fonta-
na, presidente della Regione Lom-

bardia. «In un momento di così


grande difficoltà, vogliamo essere a
fianco della nostra Regione e del Pa-

ese, anche grazie all’aiuto dei nostri


partner, con un’iniziativa concreta e
per supportare il sistema sanitario

regionale attraverso aiuti rapidi ed
efficaci», ha dichiarato Marco Tron-

chetti Provera, ceo di Pirelli.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pirelli, i grandi soci fanno quadrato dopo i crolli


PNEUMATICI


ChemChina si dice pronta


a comprare azioni in Borsa,


si mobilita anche Camfin


30/12/19 20/03/


Andamento del titolo a Milano


5,14 3,


3 ,

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4 ,

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5 ,

5 ,

Pirelli

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