Il Sole 24 Ore Sabato 28 Marzo 2020 23
Mondo
La Ue ha reclutato Paesi
nell’accordo che istituisce una
corte d’appello arbitrale sulle
dispute commerciali,
alternativa a quella della Wto,
paralizzata dal boicottaggio Usa
Commercio
La Ue e 15 Paesi
siglano l’intesa
per il tribunale
parallelo alla Wto
La tragedia in Spagna e l’incubo
della disoccupazione di massa
Il Covid avanza: sono mila
le persone contagiate
e quasi mila i decessi
Le imprese chiudono
l’attività: già sospesi
mlioni di lavoratori
Luca Veronese
S
ono i giorni più bui per la
Spagna che cerca di frenare il
coronavirus. Ieri sono morte
quasi persone e il conta-
gio continua ad allargarsi velocemen-
te. Il piano di «emergenza sanitaria ed
economica» del governo di Pedro
Sanchez avrà bisogno di tempo per
dare risultati. Ma il Covid- sta tra-
volgendo il sistema sanitario nazio-
nale. E passata la pandemia - quando
finalmente gli ospedali si svuoteran-
no e si tornerà nelle strade - saranno
gravissime le conseguenze, sulla so-
cietà e sull’economia del Paese.
La chiusura forzata delle attività
produttive è destinata a ridurre pe-
santemente la crescita del Pil per al-
meno tre trimestri, ma - quel che è
peggio - potrebbe tagliare fino a due
milioni di posti di lavoro. «A meno
che il governo e l’Europa non facciano
qualcosa per sostenere le imprese e le
famiglie», dice Nuno Fernandes, eco-
nomista della Iese Business School.
«Questa è una crisi diversa da tutte
quelle che abbiamo conosciuto, an-
che le stime basate sull’esperienza
della Sars ci aiutano poco. Quello che
sappiamo di sicuro - avverte Fernan-
des - è che la recessione globale è ine-
vitabile. E che Paesi come la Spagna,
così come la Grecia e il Portogallo, sa-
ranno colpiti in modo più grave, per-
ché le loro economie dipendono in
larga parte dalle esportazioni e dal tu-
rismo». Secondo Fernandes, «se il
blocco dell’attività economica causa-
to dalla pandemia dovesse durare so-
lo fino a fine aprile, il Pil spagnolo
perderebbe nel circa , punti di
Pil e il Paese entrerebbe in recessione,
ma ogni mese in più di interruzione
costerebbe quasi due punti di Pil».
E per la Spagna - senza misure di
emergenza - la recessione è destinata
a trasformarsi, quasi in modo auto-
matico, in un calo immediato e verti-
cale dell’occupazione. La Spagna rivi-
ve l’incubo della grande crisi del mat-
tone e delle cajas (ma anche dell’Eu-
rozona), quando il tracollo del
sistema finanziario si trasferì all’eco-
nomia reale portando, era il , il
tasso di disoccupazione fino al % e
lasciando senza lavoro oltre sei milio-
ni gli spagnoli. È come se il mercato
del lavoro spagnolo mettesse assieme
la flessibilità (soprattutto in uscita)
del modello americano con i vincoli e
le disparità che si osservano in Italia
(tra contratti protetti e precari).
La diffusione del coronavirus ha
già costretto le imprese spagnole a
sospendere dal lavoro quasi due mi-
lioni di dipendenti. I dati del ministe-
ro sulle richieste di accesso alla cassa
integrazione, incrociati con le segna-
lazioni che arrivano dalle regioni au-
tonome, segnalano situazioni gravis-
sime nelle aree industriali della Cata-
logna e nelle zone costiere legate al
turismo come Murcia, le Isole Baleari
e le Isole Canarie. È stata interrotta la
produzione in tutti gli stabilimenti
dei grandi gruppi presenti nel Paese.
Il colosso del tessile Inditex, dopo
aver dovuto chiudere i negozi in tutto
il mondo (tranne che in Cina dove
stanno, a poco a poco, riaprendo), ha
previsto un «licenziamento tempora-
neo» per mila addetti, se lo stato di
emergenza si dovesse protrarre oltre
la metà di aprile, come è ormai chiaro.
«L’economia, se lo shutdown du-
rerà a lungo, potrebbe perdere fino
a due milioni di lavoratori e il tasso di
disoccupazione potrebbe anche arri-
vare vicino al %, dall’attuale ,
per cento», spiega Juan Carlos Hi-
gueras, della Eae Business School.
Mano pessimista l’analisi di S&P’s
che prevede per l’anno prossimo «un
tasso di disoccupazione in aumento
al ,%», ma che sottolinea come
l’effetto negativo sia di non breve
durata, con una «successiva riduzio-
ne molto graduale dei senza lavoro
che non scenderanno sotto al %
per almeno due anni».
Sanchez ha annunciato un piano
di sostegno all’economia «che mo-
biliterà miliardi di euro» e ieri,
per sostenere i livelli occupazionali,
il Governo ha deciso di vietare, in via
straordinaria, i licenziamenti effet-
tuati per cause legate al coronavirus
e ha prorogato la durata dei contratti
a tempo: «Nessuno può approfittare
di questa crisi sanitaria per licenzia-
re», ha detto il ministro del Lavoro,
Yolanda Diaz.
Ma Madrid deve prima di tutto af-
frontare l’emergenza sanitaria, la cre-
scita rapida del contagio e di conse-
guenza dei morti. La diffusione del vi-
rus sta seguendo, con qualche giorno
di ritardo, il percorso allarmante già
intrapreso dall’Italia: in Spagna sono
già morte quasi mila persone. I casi
complessivi di Covid- sono saliti a
oltre mila. Negli ospedali i reparti
di terapia intensiva sono ormai pieni
(così come le camere mortuarie),
mentre almeno mila, tra medici e
infermieri, sono stati contagiati.
Per tornare alla normalità, anche
la Spagna avrà bisogno di mesi. Poi i
segni del passaggio del coronavirus
continueranno a vedersi nel tessuto
sociale e nell’attività economica: la
pandemia allarga le distanze tra le
fasce di popolazione più ricche e
quelle più povere; e rischia di com-
promettere, per anni, la capacità pro-
duttiva delle imprese. «Il governo
deve fare di tutto per garantire la li-
quidità delle aziende e deve dare aiu-
to alle persone più in difficoltà. Temo
che il nuovo Qe della Banca centrale
europea serva a poco e credo che mi-
sure come l’helicopter money siano
una vera cretinata», spiega ancora
Fernandez, tratteggiando un inter-
vento pubblico «alla Mario Draghi»:
«Non c’è dubbio che il debito pubbli-
co aumenterà, ma per salvare la ca-
pacità produttiva, i livelli occupazio-
nali e in definitiva per mantenere la
coesione sociale, non c’è altra stra-
da». Ma a chi toccherà pagare il con-
to? «Sanchez - conclude Fernandez
- ha avviato un piano da miliardi,
ma la Spagna da sola non ce la può
fare. Senza l’Europa, senza un mec-
canismo di solidarietà continentale,
la Spagna verrebbe travolta dal debi-
to e non potrebbe più rialzarsi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AFP
In prima linea. Personale sanitario alle finestre del Policlinico della Coruna: almeno 10mila, tra medici e infermieri, sono stati contagiati
Messaggio alla
nazione.
Il premier indiano
Narendra Modi
STATI UNITI
Approvato il piano Trump:
2.200 miliardi per l’economia
Dal nostro corrispondente
NEW YORK
Nelle stesse ore in cui il Congresso
approvava in via definitiva il
pacchetto di sostegno
all’economia da ,mila miliardi di
dollari, gli Usa sono diventati il
primo Paese al mondo per casi di
coronavirus, sorpassando Cina e
Italia, con almeno . contagi e
. morti. Molti temono che la
diffusione del virus sia ancora
all’inizio. New York è l’epicentro.
Per il sindaco Bill de Blasio «metà
della popolazione della metropoli
sarà contagiata», più di milioni di
persone. La Conferenza nazionale
dei sindaci Usa ha lanciato una
richiesta di aiuto: oltre città
americane sono senza attrezzature
sufficienti per far fronte
all’emergenza. Il governatore dello
stato di New York, Andrew Cuomo,
continua ad attaccare Trump,
accusato di aver sottovalutato la
pandemia. «Questo virus colpisce i
più deboli, quelli che hanno più
bisogno. Voglio essere chiaro. Noi
non siamo disposti a sacrificare
l’% o il % dei newyorkers. Non
siamo così. Mia madre non è
sacrificabile. Vostra madre non è
sacrificabile. Non metteremo un
prezzo su ogni vita umana. La
salute pubblica è più importante
dell’economia. Nessuno dovrebbe
arrivare a parlare di darwinismo
sociale per timore del crollo dei
mercati. Il primo obiettivo è
salvare vite». Cuomo sostiene che
il picco arriverà tra giorni. A
New York è scattata una corsa
contro il tempo per attrezzare
ospedali da campo e creare posti
letto. Preoccupa anche il focolaio
esploso in Louisiana, a New
Orleans, dopo i festeggiamenti del
carnevale il febbraio. Una
crescita definita «la più veloce al
mondo», con una traiettoria simile
a quella delle zone rosse di Italia e
Spagna. Situazione critica inoltre
in New Jersey e in Florida.
—Ri.Ba.
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LA STORIA
LA DOPPIA EMERGENZA
La Banca centrale indiana ha
tagliato i tassi di punti base
(al ,%) e ha annunciato
iniezioni di liquidità per un
ammontare pari al ,%
del Pil del Paese
India
Banca centrale:
giù i tassi
e liquidità
pari al 3,2% del Pil
Fonte: Johns Hopkins University, Csse
Giorni 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31
Spagna
Regno
Unito
Italia
Germania
Francia
34
Numero di persone contagiate dal coronavirus a partire da quando
nel Paese si sono registrati i primi 100 casi
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
86.498
64.059
49.344
29.591
14.735
La diffusione del covid-19 in Europa
Il coronavirus è arrivato a Downing Street. Il pre-
mier Boris Johnson ha annunciato ieri di essere po-
sitivo e in auto-isolamento, così come il ministro
della Sanità Matt Hancock, mentre l’epidemia acce-
lera in tutta la Gran Bretagna, che ieri ha registrato
un numero record di morti.
Johnson si era accorto di avere «sintomi lievi», tos-
se e febbre, e giovedì e si era subito sottoposto a un
test. Venerdì a mezzanotte il premier, che nel pome-
riggio non aveva partecipato alla consueta conferenza
stampa quotidiana di aggiornamento sull’epidemia,
ha saputo di essere positivo.
«Non abbiate dubbi che grazie alla magia della tec-
nologia moderna continuerò a comunicare con tutta
la squadra per gestire la lotta nazionale contro il coro-
navirus», ha affermato Johnson in un video diffuso
ieri, poche ore dopo avere ricevuto il responso del test.
Il premier resterà isolato nel suo appartamento a
Downing Street per sette giorni, ma continuerà a ge-
stire la crisi, ha detto ieri: «Lavoro da casa e sono in
auto-isolamento, che è la cosa giusta da fare».
Johnson è il primo leader mondiale a risultare
positivo, così come l’erede al trono, il principe Carlo,
che è in auto-isolamento nella tenuta reale di Balmo-
ral in Scozia. La regina Elisabetta, che ha visto il pre-
mier per l’ultima volta più di due settimane fa, ha
lasciato Buckingham Palace e si è rifugiata al castello
di Windsor, ma sta bene e non ha sintomi.
Il ministro della Sanità ha detto di avere
sintomi lievi e, come il premier, resterà in
auto-isolamento per sette giorni, ma conti-
nuerà a lavorare. Hancock, responsabile di
tutto il servizio sanitario nazionale (Nhs),
ha detto che farà «tutto da casa, ma con lo
stesso entusiasmo». Anche Chris Whitty, il
Chief medical officer che coordina la strate-
gia del Governo contro il virus, ha sintomi
e si è messo in auto-isolamento.
Sia Johnson che Hancock hanno parteci-
pato a riunioni del Governo e sono stati in
Parlamento nei giorni scorsi, quindi potrebbero avere
trasmesso l’infezione ad altri colleghi prima di sapere
di essere positivi. Nel mondo politico britannico è
scattato quindi il toto-virus, un gioco a indovinare chi
sarà il prossimo peso massimo a doversi auto-isolare.
Se Johnson si ammalasse al punto da non poter la-
vorare, sarebbe il ministro degli Esteri, Dominic Raab,
a fare le funzioni di premier in via temporanea. Sia
Raab che il cancelliere Rishi Sunak stanno bene, non
hanno sintomi e non sono in isolamento. Sunak, vici-
no di casa di Johnson al numero di Downing Street,
ha “prestato” il suo ufficio al premier per il periodo di
auto-isolamento e lavorerà dal suo ufficio al Tesoro.
L’epidemia si diffonde nel Paese, con quasi mila
casi di coronavirus accertati e morti, un aumento
di in un solo giorno. Il tasso di infezione sta rad-
doppiando ogni tre giorni, ha detto ieri Downing
Street, annunciando anche che grazie a una nuova
alleanza tra imprese private, istituti di ricerca e uni-
versità, a partire dalla settimana prossima, saranno
disponibili più test per il personale medico in prima
linea. Migliaia di medici e infermieri in pensione
hanno raccolto l’invito dell’Nhs di tornare a lavorare
per aiutare gli ex-colleghi sopraffatti dal numero di
ricoverati in ospedale.
Oltre mila volontari di tutte le età hanno rispo-
sto all’appello di Hancock di rendersi disponibili per
dare un contributo. L’obiettivo iniziale di mila re-
clute è stato superato in poche ore da volontari dispo-
sti a fare consegne a domicilio di medicine e viveri, a
trasportare pazienti e riportarli a casa e a dare soste-
gno psicologico alle persone che vivono sole.
L’esercito intanto è sceso in campo per trasformare
l’Excel Centre di Londra e altri due centri congressi a
Manchester e Birmingham in ospedali temporanei in
tempo record, con migliaia di letti disponibili tra pochi
giorni in previsione di un’impennata di infezioni.
—Nicol Degli Innocenti
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«SINTOMI LIEVI»
REGNO UNITO
Johnson positivo al virus:
«Guiderò il Paese
anche dalla quarantena»
Colpito
anche
il ministro
della Sanità
Allerta
per gli altri
membri
del Governo
Isolamento.
Il primo ministro
britannico,
Boris Johnson,
è risultato
positivo
al test
del coronavirus
AFP
I NUMERI
15,6%
Disoccupazione
Secondo S&P’s, l’anno prossimo
la Spagna potrebbe ritrovarsi con
un tasso di disoccupazione al
15,6%, dall’attuale 13,8%. Ma altre
previsioni sono più pessimiste e
temono tassi superiori al 20%.
Dopo la grande crisi finanziaria, la
disoccupazione schizzò fino al
27% (2013)
200 mld
Il piano Sanchez
Il Governo Sanchez ha annunciato
un piano di sostegno all’economia
«che mobiliterà 200 miliardi di
euro» e ha deciso di vietare, in via
straordinaria, i licenziamenti
effettuati per cause legate al
coronavirus.