BERNARDO BASILICI MENINI
I
rilevamenti sono appe-
na della prima settima-
na della serrata, quella
che va dal 24 febbraio al
3 marzo. E riguardano solo
184 tra i diversi soggetti che
operano nel settore. Eppure
sono disastrosi. La cultura, a
Torino, ha già perso 2,8 mi-
lioni di euro, senza contare
gli effetti dei venticinque
giorni successivi.
I dati sono stati raccolti
dall’Osservatorio Culturale
del Piemonte, che fatto una
ricerca basata su questiona-
ri distribuiti agli operatori
del settore: teatri, bibliote-
che, plessi museali, associa-
zioni, indipendenti, e via di-
cendo. Nel capoluogo pie-
montese si parla di 1.100
eventi annullati, 10 mila bi-
glietti rimborsati, 74 mila vi-
site mancate ai musei (con
un ammanco di mezzo mi-
lione di euro). Più che un bu-
co è una voragine. Che si uni-
sce ad altri problemi.
La ripartenza dei prossimi
mesi, per molti, potrebbe
non essere facile. Perché se
la stagione 2019/2020 or-
mai è definitivamente archi-
viata, non è nemmeno age-
vole, nel clima di totale in-
certezza, cominciare a pro-
grammare la prossima. Un
nota amara per tutti quegli
operatori che, anche duran-
te il lockdown, stanno cer-
cando di proporre contenu-
ti sul web. «L’impatto sul set-
tore è enorme – dice chiara-
mente Francesca Leon, l’as-
sessora alla Cultura del Co-
mune di Torino – Inoltre
questa crisi si abbatte su un
sistema già debole: la situa-
zione ha chiarito in modo
inequivocabile come il com-
parto si poggi sul lavoro pre-
cario, non tutelato e poco
rappresentato».
In effetti, moltissimi ele-
menti del macro universo
culturale, quelli più piccoli,
hanno lanciato un grido di
allarme, spiegando di esse-
re stati lasciati soli. «Il de-
creto dello scorso 17 marzo
ha previsto, giustamente,
coperture e supporti econo-
mici, ma sono stati esclusi i
lavoratori precari della cul-
tura, oltre alle piccole real-
tà» spiega ancora Leon. Per
questo la richiesta la gover-
no di «aiuti ai Comuni, in
modo da sostenere tutte le
realtà indipendenti, che tra
affitti, spese e altri costi ri-
schiano di sparire. I munici-
pi non hanno gli strumenti
e le risorse per fare una leva
sufficiente».
Una risposta alla crisi del
settore arriva dalla Regione
Piemonte. L’assessora Vitto-
ria Poggio ha annunciato
che nel bilancio di previsio-
ne, approvato lo scorso mar-
tedì, ci sono 132 milioni di
euro, spalmati su tre anni,
per il sostegno alla cultura.
«Il comparto ora, come mol-
ti altri – dichiara Poggio - sta
vivendo un momento dram-
matico. Ma, ne sono certa,
sarà uno dei settori trainan-
ti per la ripresa. Ho appog-
giato la volontà della Giun-
ta di immettere immediata-
mente liquidità nel sistema
culturale piemontese, prov-
vedendo al saldo dei contri-
buti 2018 e degli acconti sul
2019 per tutti gli enti cultu-
rali. Con l’approvazione del
Bilancio procederemo, gra-
zie ai quasi 30 milioni di eu-
ro resi disponibili, al paga-
mento dei saldi 2019 e all’ac-
conto 2020 in modo da im-
mettere altra liquidità». —
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I dati sono parziali: mancano ancora quelli relativi all’ultimo periodo
Maxi stanziamento della Regione per il settore: “Momento drammatico”
Cultura al tracollo:
in due settimane
persi quasi 3 milioni
FRANCESCA LEON
ASSESSORA ALLA CULTURA
TORINO
IL CORONAVIRUS
Sono 74 mila le visite mancate ai musei, in soli quindici giorni
IL CASO
Dal decreto sono
stati esclusi
i lavoratori precari
della cultura, oltre
alle piccole realtà
Il grido di dolore
delle piccole realtà
“Siamo stati
lasciati soli”
36 LASTAMPA SABATO28 MARZO 2020
CRONACA DI TORINO
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