22 Mercoledì 8 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore
Finanza & Mercati
I SERVIZI ESSENZIALI ALLA PROVA SUL CAMPO
Sirti, le difficoltà (non banali)
di gestire la rete col virus
Antonella Olivieri
«Le imprese fornitrici di reti e servizi
di comunicazioni elettroniche sod-
disfano qualsiasi richiesta ragione-
vole di miglioramento della capacità
di rete e della qualità del servizio da
parte degli utenti, dando priorità alle
richieste provenienti dalle strutture
e dai settori ritenuti “prioritari” dal-
l’unità di emergenza della PdC o dal-
le unità di crisi regionali. Le imprese
fornitrici di reti e servizi di comuni-
cazioni elettroniche accessibili al
pubblico sono imprese di pubblica
utilità e assicurano interventi di po-
tenziamento e manutenzione della
rete nel rispetto delle norme igieni-
co-sanitarie e dei protocolli di sicu-
rezza anti-contagio». Così il decreto
Cura Italia si rivolge alle aziende che
si occupano di riparazione guasti,
manutenzione, installazione di li-
nee, costruzione delle reti di tlc, sen-
za le quali il Paese rischierebbe il
blackout nelle comunicazioni.
Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo
il miracolo che non sempre si riesce
a fare. Sirti, la più grande azienda del
comparto (si occupa anche di tra-
sporto ferroviario e energia), alla fine
ha deciso di interpellare il Primo Mi-
nistro, il Mise, il commissario straor-
dinario Domenico Arcuri e l’Agcom,
per segnalare - con una lettera datata
marzo - le difficoltà incontrate che
stanno rallentando l’operatività. «Ci
siamo trovati a gestire il passaggio
dalle parole ai fatti - spiega il ceo Ro-
berto Loiola - L’attività che svolgia-
mo è ritenuta essenziale e deve con-
tinuare. Ci siamo attrezzati per farlo,
ma ci siamo scontrati con problemi
rilevanti, ora in via di lenta risoluzio-
ne, che non ci hanno permesso di ga-
rantire sempre di soddisfare qualsia-
si richiesta, ampliare la capacità della
rete e migliorare la qualità del servi-
zio come ci si chiede». Problemi che
possono sembrare banali, ma che
non lo sono quando si deve affronta-
re la quotidianità sul campo. Il primo
problema, spiega Loiola, è quello che
stiamo riscontrando tutti: la reperi-
bilità delle mascherine. «Con grande
sforzo del nostro ufficio acquisti sia-
mo riusciti ad approvvigionarci al-
l’estero di dispositivi con standard
qualitativi adeguati al lavoro da svol-
gere. In alcuni casi - è successo per
esempio in occasione di uno scalo in
Turchia - le forniture vengono bloc-
cate prima di arrivare in Italia. Ma ne
abbiamo bisogno ancora molti per i
prossimi mesi, quando la situazione
sarà da tenere sotto controllo. Abbia-
mo chiesto perciò un coordinamento
centrale per l’approvvigionamento.
Si è parlato di fornire i dispositivi pri-
ma alle strutture sanitarie, poi alla
cittadinanza, ma c’è tutta una fascia
intermedia di servizi essenziali e cri-
tici che non viene considerata. Ab-
biamo oltre dipendenti in Pro-
vincia di Milano, che abbiamo dovu-
to tutelare da subito, oltre a quelli del
lodigiano che abbiamo contattato,
appena saputo del paziente di Co-
dogno, perchè restassero a casa». C’è
poi il problema della chiusura di al-
berghi, ristoranti e bar. «Quando
mandiamo le squadre per un lavoro
in trasferta come facciamo? Stiamo
pensando anche ad attrezzarci coi
camper, altrimenti non riusciamo
sempre ad assicurare il servizio»,
spiega l’ad di Sirti. C’è bisogno anche
di trattare gli scarti di lavorazione,
ma le aziende che se ne occupano in
queste settimane spesso sono chiu-
se, e occorre anche sistemare il man-
to stradale, col problema di cui sopra,
al quale si aggiunge il fatto che il ma-
teriale scarseggia. Per non parlare
delle diverse disposizioni a livello re-
gionale che rendono difficoltosi gli
spostamenti delle squadre di lavoro.
«Insomma, l’operatività rallenta
moltissimo. Per questo ci siamo ri-
volti alle autorità», spiega Loiola che
ha ricevuto in risposta dall’Agcom la
convocazione a un tavolo allargato a
tutti gli attori delle tlc dove si discute-
rà di come risolvere anche le questio-
ni sollevate da Sirti.
Nel frattempo l’attività va avanti
- con un calo del % nel comparto
delle tlc per i problemi sopracitati, a
fronte del dimezzamento in campo
ferroviario - per fortuna senza dram-
mi. Su mila dipendenti, si sono ri-
scontrati solo cinque contagiati, oggi
in via di risoluzione, quattro su cin-
que probabilmente non venuti a con-
tatto con il virus sul luogo di lavoro.
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Caccia alle mascherine
e trasferte impossibili:
la società bussa al Governo
Con il grande crac dei cieli
a rischio 25 milioni di addetti
Le stime Iata sul lavoro
dopo aver previsto un crollo
del % dei ricavi nel
TRASPORTO AEREO
Gianni Dragoni
Sono a rischio milioni di posti di
lavoro nel mondo a causa del crollo
del traffico aereo provocato dal Coro-
navirus. Il rischio disoccupazione non
riguarda solo le compagnie, ma anche
le attività che dipendono dal trasporto
aereo, in particolare il settore dei
viaggi, il turismo, inclusi gli alberghi.
La stima è della Iata, l’associazione
mondiale che ieri ha aggiornato il bol-
lettino di guerra con le «vittime» della
pandemia. Dopo l’allarme per il forte
peggioramento dei risultati economi-
ci e finanziari delle aviolinee da Gine-
vra è arrivato quello sul lavoro. Del re-
sto ormai, anche a livello politico, si
sta ponderando il fatto che i danni alle
persone per il rischio della perdita del
lavoro causati dal blocco prolungato
alle attività economiche rischiano di
essere più nocivi del virus.
Secondo la Iata l’aviazione com-
merciale dà lavoro a , milioni di per-
sone in tutto il mondo. Questi sono gli
occupati diretti. L’associazione ha af-
fermato che un terzo dei dipendenti
delle compagnie ha perso il lavoro. Ma
i posti di lavoro «che dipendono dal
trasporto aereo», secondo la Iata, so-
no molti di più, , milioni. Pertanto
sarebbero a rischio il % dei posti che
dipendono dal trasporto aereo.
La stima è basata sull’ipotesi che ci
siano «severe restrizioni ai viaggi per
tre mesi», ha spiegato Alexandre de
Juniac, direttore generale Iata. Il se-
condo trimestre di quest’anno vedrà
il crollo maggiore del traffico, è pre-
visto -% dei voli a livello mondiale
nel punto peggiore. «L’Europa è la
regione più colpita con un crollo del
% dei voli».
Le compagnie di tutto il mondo,
secondo la Iata, in questo trimestre
bruceranno miliardi di dollari di
cassa e avranno una perdita netta ag-
gregata di miliardi di dollari. Que-
st’anno il settore chiuderà in rosso. A
dicembre era stato stimato un utile
netto per tutte le compagnie pari a
, miliardi di dollari.
A livello regionale, la Iata divide
così il rischio di scomparsa di posti di
lavoro: , milioni nell’Asia-Pacifico;
, milioni in Europa; , milioni in
America Latina; milioni in Nord
America; milioni in Africa; mila
nel Medio Oriente.
La Iata ha già stimato una dimi-
nuzione dei ricavi di miliardi di
dollari per quest’anno rispetto al
(-%).
«Apprezziamo gli impegni assunti
dai governi per sostenere l’aviazio-
ne, ma bisogna fare di più», ha sotto-
lineato il d.g. della Iata. «Le compa-
gnie hanno una crisi di liquidità. Ser-
vono miliardi di dollari di aiuti, in
varie forme: iniezioni dirette di dena-
ro, prestiti agevolati, garanzie, agevo-
lazioni fiscali. Ma qualsiasi cosa si vo-
glia fare va fatta adesso».
De Juniac e l’associazione europea
AE hanno «ringraziato» Eurocon-
trol, i Stati membri e le società che
controllano il traffico aereo (come
l’Enav in Italia) per aver accettato di
rimandare i pagamenti dovuti dalle
compagnie per i servizi di navigazio-
ne di febbraio a novembre prossimo
e quelli da marzo a maggio al .
De Juniac ha detto che «il traffico
aereo internazionale è praticamente
scomparso. Ci sono i voli di rimpa-
trio, che sono una specie di servizio
pubblico fatto dalle compagnie per
il proprio paese. C’è ancora attività
nel mercato interno negli Stati Uniti
e in Cina. I voli internazionali in Ci-
na sono solo quelli di compagnie ci-
nesi autorizzate dal governo. La ri-
presa in Cina è molto lenta,i voli
cancellati sono il %».
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Lufthansa. Chiude la controllata Germanwings e annunci a la ristrutturazione
AFP
IL GIGANTE TEDESCO
Lufthansa, al via il piano di tagli
Al via il piano di ristrutturazione di
Lufthansa, prima compagnia in
Europa a rispondere alla pandemia
che ha costretto a parcheggiare il
% della sua flotta. Con la
cessione di circa aerei e la
chiusura di Germanwings - la low
cost del gruppo già in fase di
ristrutturazione prima della crisi -
Lufthansa diventa più snella e
ridurrà la capacità dei suoi hub di
Francoforte e Monaco di Baviera.
Obiettivo di questa fase è
rafforzare la liquidità in vista di un
piano più ampio che potrebbe
portare ad un aumento di capitale
e all’emissione di bond. Su questo
aspetto ci sarebbero contatti con il
governo tedesco che potrebbe
rilevare una quota della
compagnia. «Ci vorranno anni per
rivedere il traffico aereo tornare ai
livelli pre-crisi», si legge in un
comunicato della compagnia in cui
si prevede che per l’abolizione
delle restrizioni imposte dai
governi bisognerà aspettare
ancora mesi. Nella lista dei aerei
da ritirare ci sono sei A, sette
A-, tre A-, cinque
-s e A. Questi ultimi
utilizzati per il corto raggio
appartengono alla flotta di
Eurowing altra compagnia del
gruppo destinata ad essere
ridimensionata. Gli altri velivoli
rientrano nella flotta a lungo
raggio destinata ad avere una
ripresa più lenta, aerei che saranno
in parte restituiti a Airbus. Piani di
ristrutturazione anche per
Austrian Airlines, Swiss e Brussels
Airlines: per tutte l’obiettivo è
ridurre la capacità e la flotta.
—Mara Monti
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ROBERTO
LOIOLA
Amministratore
delegato
del gruppo Sirti
IL PERSONAGGIO
MANAGER
Nato a Roma nel 1965, laurea in
ingegneria elettronica presso
l'Università di Padova, Roberto
Loiola è Amministratore Delegato
di Sirti. Inizia la sua carriera nel
1991, in CSELT. Nel 1994, entra in
Nokia e lavora allo start-up di
Omnitel Pronto Italia (poi
Vodafone) fino a diventare capo
del Sud Est Europa per NSN (Nokia
Siemens Networks). Nel 2010 entra
in Huawei come VP Europe , che
lascia nel 2014 per passare in
Alcatel-Lucent Italia S.p.A. con
il ruolo di Presidente e ad, nonché
di Senior VP per Sud e Centro
Europa. Con l’acquisizione da parte
di Nokia di Alcatel Lucent a fine
2015, torna in Nokia come Senior
VP di Global Customer Unit e ad
di Nokia in Italia