Corriere della Sera - 22.02.2020

(Sean Pound) #1


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LIBERITUTTI

Sabato22Febbraio2020 Corriere della Sera


Rude oiperrealista


Irrompela naturavera


Poltrone,piatti,pareti:l’omaggioafioriepiantenonèpiùdécor


C


he la natura da sem-
prerappresenti una
fontediispirazione
per leformeela
«pelle» degli oggetti
è cosa nota. Nel nostro imma-
ginario questo legame sugge-
risce subito un mondo fatto di
colori morbidi e smorzati e li-
nee rassicuranti, in cui icon-
tenuti di ricerca e innovazione
non sono prevalenti. Insom-
ma, un design in grado dico-
municare uncomfort estetico
e, allo stessotempo, psicolo-
gico, il cuivalore primario è la
capacità di rasserenare. Oggi
invece ilconcetto di «natura-
le» cambiaconnotazione e di-
venta, alcontrario, un mani-
festodella realtà così com’è.
Tronchi, petali,foglie, fiori,
prato(vero)entrano incasa,
con tutta laforza della rappre-
sentazionereale. Avolteper-
sino iper-reale.
«Un tronco di teak, duefo-
ri, due chiodi»,così Philippe
Starck descrive il cuore del
progettodel suo nuovo
divano da esterni
Fenc-e Nature, uno
snodo «manuale»
che permettedue
posizioni dello
schienale. «Si po-
trebbe prendereil
legno dallaforesta o
dalla spiaggia, as-
semblarlo da sé, e il ri-
sultatonon sarebbe
troppo diverso. È unrea-
dy-made, un gestoalla Du-
champ che ci dimostracome,
grazie alla natura, sia possibi-
le fareilminimoeavere il
massimo». Materia a vista, fi-
nitura tattile, essenzialità, ep-
pure l’effetto finale mostra un
riflessione ben più profonda
sul potere re ale e immaginifi-
co della mano dell’uomo.
Fiori. Sembrerebbe il mo-
do più scontato e didascalico
per rappresentarelanatura.
Invece, anche qui, il pensiero
oggi travalica il puro elemen-
to decorativo. Il trionfo difo-

glie e fiori tropicali, giocati a
superficie quasi pienaeper-
sino all’interno di tazze ecop-
pe del servizio da tavolaPas-
sifolia, è inrealtà un omaggio
alla bellezza dellavegetazio-
ne, libera e selvaggia, dei pae-
si tropicali. A metà tra rappre-
sentazione effettonatura
morta fiamminga e la nitidez-
za delle tavole botanicheotto-
centesche, l’iperrealismo qui
diventa un modo per dare ri-
saltoalla potenza del creato.
Al contrario,imacropetali
stilizzati in porcellana che
compongono la lampada a
sospensione Nightbloom so-
no l’estremizzazione di un
fiore—potrebbe essereun
giglio o una ninfea —, di cui
riproduconocon perizia arti-
gianale, curveenervature.
«La sottigliezza e l’andamen-
to mosso della superficie di-
ventano il mezzo perveicola-

Inpassato


●I fiori e la
natura in
generale, come
elemento
decorativo
nell’interior,
trovano i primi
riscontri nel
movimento
che in Italia, tra
la fine del XIX e
l’inizio del XX
secolo fu
denominato
Liberty (o,
appunto «stile
floreale»).
Ispirazioni
vegetali che
influenzarono
oltre alle arti
applicate,
quelle
figurative,
l’architettura.
Nato in
Inghilterra, lo
stile si estese
anche in
Francia, dove
assunse il
nome di «art
nouveau», in
Germania,
«Jugendstil» e
in Austria, stile
Secessione

Così ilcementotorna aflirtareconlavegetazione


DalSudamericaall’Europa,iIconcretejunglegioca(anche)conicambiamenticlimatici


B


éton brut era l’espressio-
ne che Le Corbusierco-
niò per denominare
quel Brutalismo chefece del
grigiocemento l’elementoco-
struttivo principale a metà del
secolo scorso. Da allora, que-
stostile elementare, decisa-
menterobustoeimpattante
sugli spazi, ha avutovarie de-
clinazioni, più o meno esteti-
camente riuscite. L’ultima, fa-
vorita dalla crescita della su-
perficie boschivanei paesi
temperati (tranne il Brasile)
determinata dall’aumento
dellatemperatura, viene chia-
mataconcrete jungle ed èca-
ratterizzata dallacontamina-
zione, inizialmentecasuale
ma poi semprepiù causata

dagli architetti, tra ilcemento
elavegetazione, sia selvatica
sia piantata dall’uomo. I desi-
gner di edifici, soprattuttoa
uso privato,tendono sempre
più a far giocare gli alberi e i
cespugliconlepareti spurie

composteappuntodaquesti
miscelanti idraulici che, uniti
all’acqua, sviluppano proprie-
tà adesive.
Proprio il Sudamericaèil
terreno dove l’unione si è fatta
più concreta:aUbatuba, l’ar-

chitetto Angelo Buccicol suo
studio SPBR ha progettato per
la scultriceTomie Ohtake una
casa consistente in un blocco
principaleaforma quadrata,
rialzata rispetto alterrenoco-
me una palafitta. Iltettoè
piatto per fungere da belvede-
re e vi si accede anche da una
scala esterna addossata alla
parete. Ci sonovoluti sei anni
prima che il progetto di inte-
razionecon la natura, alla ba-
se delconcretejungle, pren-
desseforma: in questolasso
di tempo, infatti, l’Ubatuba
House ha flirtatocon i palme-
ti, la monstera deliciosa, gli
alberi del pane,eoggi l’im-
pressione visiva è che lefoglie
delle piante circostanti abbia-

no colorato e arredato lacasa.
AnchePaulo Mendes da
Rocha, maestrodell’architet-
tura sudamericana, aveva po-
sto sempre l’accento sulla de-
terminazione edilizia delce-
mento - la suacasa Millán fu
emblematica -, e ora gli eredi
hanno riscopertoquella filo-
sofia che hacontagiato anche
l’Europa. Lo sposalizio tra
pianteecementofunziona
pure per gli interni: lafotogra-
fa Steph Wilson ha invaso di
piante le stanze del suo spazio
vitale a sud di Londra, facen-
done una dellecase più amate
sui social (instagram.com/
stephwilsonspace/).
LucaBergamin
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fuoriedentro
La Ubatuba
House (studio
SPBR) e la casa
della fotografa
Steph Wilson a
Londra

Illibro


●Nel volume
Contemporary
Concrete,
pubblicato da
Taschen, Philip
Jodidio indaga
sul ritorno in
auge del
cemento,
capace di
conquistare
grandi firme
della
architettura
quali Zaha
Hadid, Tadao
Ando e Steven
Holl.

Abitare


Innoallamorbidezza Di Loro Piana
Interiors, tessuto effetto pelliccia
Cashfur, in cachemire e seta; qui
riveste il divano The Moon Sofa, di
Raphael Navot per Domeau & Pérès

Poetica Lampada a
sospensione Nightbloom,
design Marcel Wanders per
Lladrò, a petali in porcellana
bianca con dettagli in oro

Pratoverticale Pannelli decorativi fonoassorbenti G-Circles,
di Alain Gilles per Green Mood, in verde naturale stabilizzato

Istintoanimale Gekko, nuovo tessuto da esterni, di
Etro Home Interiors; disponibile in due varianti di colore

Effettotronco Fenc-e Nature, di Philippe Starck per
Cassina, con parti in teak finitura sabbiata effetto grezzo

re la luce», spiega il designer
MarcelWanders, che le ha
progettate. Come dire, anche
la materia di un petalo, ripro-
dotta taleequale esenza al-
cuna aggiunta, può trasfor-
marsi in un diffusore.
Erba, muschio, licheni:ve-
getazionevera che diventa
«arredo», assumendo una
funzionalità positiva. «Non si

tratta solo di portare untocco
di verde in casa. Lavegetazio-
ne ha un potere fonoassor-
bente naturale. E poi ci aiuta a
ridurre lo stress e aumenta la
sensazione di benessere»,
spiega il designer Alain Gil-
les, autore dellacollezione di
pannelliemicroarchitetture
domestiche di Green Mood,
fatte con verde vero.
Dalla natura dichiarata al-
l’artificio: avolte è d’obbligo,
perché la pelliccia sofficee
vellutata—ilprezioso
Cashfur che rivesteildivano
—inrealtà non proviene da
un animale ma dalla fibra del
cachemire più nobile, lavora-
ta consapienza assieme alla
seta.Peringuaribili ecologi-
sti, fautori della sostenibili-
tà e(orgogliosamente)
«animal friendly».
SilviaNani
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Senzafronzoli
«Un tronco di teak, due
fori, due chiodi»: così
Starck riassume il suo
nuovo divano outdoor

Tropicale Di
Nathalie Rolland-
Huckel per
Hermès, il nuovo
servizio da tavola
Passifolia

Corriere.it
Nella sezione Eventi/Design
l’intervista a Matali Crasset,
una dei sette progettisti
che hanno partecipato
al concorso del Corriere
«L’edicola del futuro»
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