Corriere della Sera - 22.02.2020

(Sean Pound) #1


CorrieredellaSera Sabato22Febbraio2020
ECONOMIA/MERCATIFINANZIARI


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«Ora serve un nuovo sistema fiscale internazionale»


Laletteradeiministridell’EconomiadiItalia,Spagna,FranciaeGermania


La creazione di un nuovo sistema fiscale
internazionale adeguato alventunesimo
secolo è la sfida chiave del nostrotempo. È
nostraresponsabilitàcomune raggiungere
un accord o globale su questotema entro la
fine dell’anno. Adesso noi abbiamo
un’opportunità unica per unarevisione delle
regole cherenda il sistema fiscale globale più
equo ed efficace.
La tassazione a livello internazionale soffre
in questo momento di due gravi debolezze,
che intendiamocorreggere insieme.
La prima: gli utili deicolossitecnologici,
siano questi americani, europei o cinesi, non
sono tassati in modo adeguato.
Queste societàrealizzano profitti
considerevoli in luoghi dove hanno una
presenza fisica limitata, ma nei quali
sfruttano i dati di milioni di utenti. Le società
più profittevoli spesso sono quelle che
pagano le imposte più basse. Di
conseguenza, noncontribuiscono in
maniera equa al finanziamento delle nostre
comunità. Questa situazione è inaccettabile,
controproducente e — ancora più
importante — insostenibile.
Un sistema internazionale di tassazione
digitale ci permetterebbe di affrontare
questo problema, stabilendo un prelievo
giusto e stabile, «tagliato su misura» per i

nuovi modelli di economia digitale. Inoltre
darebbe alle imprese che operano nel settore
digitale maggiorecertezza del diritto.
Apprezziamo il sostegno espresso da alcune
importanti società delcomparto per una
soluzione internazionale sviluppata in
ambito Ocse.
La seconda: l’attuale sistemaconsente il
dumping fiscale e distorce la concorrenza.
Alcune delle imprese più grandi del
mondocontinuano a spostare gli utili
realizzati in unStato verso altriPaesi dove il
livello di tassazione è inferiore. I nostri
concittadini giustamenteconsiderano
inaccettabile questa pianificazione fiscale
così aggressiva, checompromette il principio
di tassazione equa, pietra angolare delle
nostre democrazie.Un livello minimo di
tassazione deiredditi d’impresa a livello

globale è una soluzione efficacecontro le
dannose strategie di pianificazione fiscale di
alcune grandi multinazionali.
L’Ocse sta lavorando su proposte
dettagliate per trovare una soluzione a queste
due debolezze dell’attuale sistema di
tassazione. Adesso è giunto il momento di
trovare un accord o complessivo che includa
sia un livello adeguato di entrate dalla
tassazione dell’economia digitale sia la
tassazione minima deiredditi d’impresa a
livello mondiale. Siamo determinati a
otte nere una soluzione internazionale entro
la fine del 2020 e lavoreremo
instancabilmente per raggiungere un
accord o in sede Ocse.
Adesso è il momento di agire. Dobbiamo
rispondere alle richieste pressanti dei nostri
concittadini. L’inerzia porterebbe a risultati

arbitrari e a un sistema di tassazione globale
ancora più frammentato.
La posta in gioco è alta: miliardi di euro di
entrate fiscali da destinare allacostruzione di
scuole, ospedali e infrastrutture moderne.
Quel che è ancora più importante, è che sono
in gioco la credibilità dei governi e i nostri
valori democratici.
Dobbiamo agire in modo deciso,
dobbiamo agirevelocemente, e dobbiamo
agire insieme.
RobertoGualtieriministrodell’Economia
edelleFinanze
NadiaCalviñovicepresidenteeministro
spagnoloperEconomiaeTrasformazionedigitale
BrunoLeMaireministrofrancese
dell’EconomiaedelleFinanze
OlafScholzministrotedescodelleFinanze
©RIPRODUZIONERISERVATA

BilancioUe,nonc’èaccordo


RomaspingesucoesioneePac


Conte ieriapranzo con MerkeleMacron. La cancelliera: distanze troppo grandi


L’omaggioalProfessore


Da Draghi a Cartabia,


la Bocconi festeggia


gli 80 anni di Marchetti


N


ell’annoso ma sempre attuale
dibattito sulleterapie anti-aging
ovvero sulla ricerca dell’elisir di
lunga vita, da ieriva inserita a pieno titolo
«la ricetta Marchetti» che propone a tutti
noi come principale arma di difesa quella
di sviluppare «la curiosità intellettuale». Di
questo e di molto altro si è parlato ieri a
Milano in Bocconi all’evento organizzato
dall’Università perfesteggiare, per
l’appunto, gli 80 anni di Piergaetano
Marchetti, una figuracentrale nelle
vicende economiche e culturali di Milano,
ma anche uno dei più
ascoltaticonsiglieri del
capitalismo italiano (un
suo libro di memorie
andrebbe a ruba in pochi
giorni!). E non acaso ieri,
stipati in un’aula
universitaria ad ascoltare
riflessioni e aneddoti sulla
vita del «Pierga»,c’erano
Marta Cartabia, Mario
Draghi, Giovanni Bazoli,
Giulio Tremonti, Alberto
Nagel, Diego DellaValle,
CarloPesenti e Sergio
Erede, seduti accanto ad
alcuni tra i giuristi, gli
avvocati e gli economisti più prestigiosi del
Paese. Tanto interesse e tanta amicizia
rimandano al fascino esercitato da quella
curiosità intellettuale che è stata ed è
ancora la cifra identitaria dell’azione del
notaio Marchetti. Virtù che lo hanno
portato a occuparsi divolta involta di
diritto, giornali, impresa, politica,
accademia, banche e manifestazioni
culturali, quasi senza soluzione di
continuità e sicuramente senza risparmio
di tempo. Letestimonianze di ieri sono
servite arestituire alla platea della Bocconi
i più svariati flash sulla personalità e
l’impegno civile di Marchetti,come se si
fosse deciso di passare un pomeriggio a
sfogliare tutti assieme un album di
fotografie. Ecco allora «ilcarattere
impervio di Piergaetano» (copyright di
Mario Monti), l’educazione familiare ai
valori dell’antifascismo e della diversità, la
passione per il suo Corriere (raccontata da
Ferruccio de Bortoli), il dolore per la
prematura scomparsa del fratello Michele,
la continua trepidazione per le sorti della
sinistra (lui stesso ha ricordatocome da
giovane la domenica mattina andasse a
vendere l’Unità porta a porta), la solidarietà
con Israele e, anche, il tifo interista e i
giorni leggeri del mare di Bonassola.
©RIPRODUZIONERISERVATA

DALNOSTROINVIATO


BRUXELLESÈ fallito, dopo circa
trenta ore di dure trattative, il
Consiglio straordinario dei 27
capi diStato e di governo del-
l’Uesul bilanciocomunitario
2021-2027, che ha provatoa
decidere su oltre mille miliar-
di daversare e poi ripartirsi. A
Bruxelles i premier di Olanda,
Austria, Danimarca eSvezia,
che si sono autodefiniti «fru-
gali» per ilvoler spendereil
meno possibile per l’Europa,
appoggiati in modo diploma-
ticodalla Germania, si sono
scontraticonicolleghi di
Francia, Italia e molti altriPa-
esi percettori deifondi per la
politicaagricolacomune
(Pac), per lo svilupporegiona-
le e per gli investimenti per la
crescita.
«Le divergenzesono anco-
ra troppo grandi per trovare


un accord o», ha ammesso la
cancellieratedescaAngela
Merkel. «Abbiamo difesoPac,
regioni ultraperiferiche, dife-
sa, spazio e digitale — ha det-
to il presidentefrancese Em-
manuel Macron —. Lavorere-
mo nei prossimi mesi per un
accord o».
Il premier Giuseppe Conte
ha dettodiaverricevutodai
governi detti «amici dellaco-
esione» l’incarico di prepara-
re una nuova «contropropo-
sta»conPortogalloeRoma-
nia: «L’Italia ècon la stragran-
de maggioranza deiPaesi per
un’Europa ambiziosa». Non è
stata fissata una data per un
nuovo summit.
IquattroPaesi «frugali»
nonvorrebberosuperarei
mille miliardi. In più rivendi-
cano gli sconti sulla lorocon-
tribuzioneotte nuti (insieme


alla Germania)sulla scia del
Regno Unito, non più politi-
camente giustificabili dopo la
Brexit. Gli «amici dellacoe-
sione» fanno riferimento alla
richiesta dell’Europarlamento
(oltre 1.300 miliardi), che alla
fine deve approvare l’accordo
dei governi. Icompromessi
proposti dal presidente belga

del Consiglio europeo Charles
Micheledalla Commissione
europea (pocosottoa1.100
miliardi) sono naufragati.
La prima giornata del sum-
mit, che si era estesa nella
nott efino quasi all’alba,ela
ripresa di ieri sono statecarat-
terizzate da negoziati intensi e
semprecontrastati. Agli in-

contri bilaterali di Michelcon
ipremier,iquattro«frugali»
si sono presentati insieme per
evitaretentativi di dividerli.
Contehasubitocriticato
Olanda, Austria, Danimarca e
Svezia, «che peraltrohanno
un livello di benesseremolto
elevato»,per la loro«visione
frugale dell’Europa». Ha poi
pranzatonella mensa del
Consiglio europeoconMe-
rkel, che appoggia i «frugali»,
e con Macron, vicino all’Italia
ealrestodegli «amici della
coesione»,completando gli
incontriconipremier dei
principaliPaesi. In seguito
MerkeleMacron si sono un
po’ allontanati dai rispettivi
schieramenti per porsicome
mediatori di un avvicinamen-
to.Perfino il premier unghe-
rese «sovranista» Viktor Or-
ban, checon gli altricolleghi
dell’Estèschieratocon gli
«amici dellacoesione», ha
apprezzato «ilcomportamen-
to responsabile di Franciae
Germania» perché «qualcuno
devegestireilcompromes-
so». Ma non è bastato.
IvoCaizzi
©RIPRODUZIONERISERVATA

Dasinistraadestra
i quattro ministri europei autori
della lettera congiunta sulla
necessità di un nuovo sistema
fiscale internazionale: Roberto
Gualtieri, Nadia Calviño,
Bruno Le Maire e Olaf Scholz

Ilruoloitaliano


Conte:l’Italiahaavuto


mandato,conRomania


ePortogallo,perfare


controproposte


Inmensa
Il presidente
del Consiglio
Giuseppe
Conte in mensa
con il
presidente
francese
Emmanuel
Macron e la
cancelliera
Angela Merkel
Fisco

Oltre un milione di contribuenti


per la rata della rottamazione-ter


N


uovo appuntamentocon la rottamazione delle
cartelle per oltre un milione dicontribuenti. Il 28
febbraio è infatti iltermine stabilito dalla legge per il
versamento della rata prevista dal piano dei pagamenti già
comunicato nei mesi scorsi agli interessati e disponibile in
copia, con i relativi bollettini, sul sito internet dell’ente di
riscossione. Lacosiddetta «rottamazione-ter», sottolinea in
una nota l’Agenzia delle Entrate, prevede la possibilità di
estinguere i debiti iscritti a ruolo (affidati dagli enti
creditori all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al
31 dicembre 2017)versando le somme dovute senza
corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.Per le
multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le
maggiorazioni previste dalla legge.©RIPRODUZIONERISERVATA

Piergaetano
Marchetti,
giurista,
notaio
e professore
universitario

diDarioDiVico

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