Internazionale - 28.02.2020

(backadmin) #1
STATI UNITI
Il destino
di Assange

A Londra è cominciato il proces-
so in cui si deciderà se Julian As-
sange, il fondatore del sito Wiki-
Leaks, dovrà essere estradato
negli Stati Uniti. “A partire dal
2010 WikiLeaks ha pubblicato
centinaia di migliaia di docu-
menti riservati dell’esercito sta-
tunitense sulle guerre in Iraq e
in Afghanistan. Nel 2019 gli Sta-
ti Uniti hanno emesso diciasset-
te capi d’imputazione contro
Assange per aver violato l’Espio-
nage act, la legge americana sul-

lo spionaggio”, scrive Time.
Negli Stati Uniti Assange ri-
schierebbe di essere condanna-
to a decenni di carcere. I suoi av-
vocati sostengono che concede-
re l’estradizione segnerebbe un
precedente pericoloso per la li-
bertà d’espressione. Edward
Fitzgerald, l’avvocato di Assan-
ge, ha detto che l’amministra-
zione Trump avrebbe proposto
la grazia per Assange se lui aves-
se detto che la Russia non aveva
avuto alcun ruolo nel trafuga-
mento delle email del Partito
democratico statunitense, pub-
blicate da WikiLeaks nel 2016.
La Casa Bianca nega di aver fat-
to quest’offerta ad Assange.

Il 24 febbraio si è concluso a New York il processo contro il
produttore cinematografico statunitense Harvey
Weinstein, che negli ultimi due anni è stato accusato di
molestie e abusi sessuali da più di cento donne. “La giuria,
composta da sette uomini e cinque donne, lo ha dichiarato
colpevole di aver stuprato l’attrice Jessica Mann nel 2013 e
di aver costretto l’assistente di produzione Miriam Haleyi
a praticargli sesso orale nel 2006 ”, scrive il N e w Yo r k
Times. La pena, che deve ancora essere stabilita dal
giudice, potrebbe andare dai cinque ai 25 anni di carcere.
Weinstein è stato prosciolto da altre tre accuse, tra cui la
più grave, aggressione sessuale predatoria, per cui
rischiava l’ergastolo. Un altro processo contro il produttore
per violenze sessuali comincerà a Los Angeles nelle
prossime settimane. u

Stati Uniti


Weinstein è colpevole


JANE ROSENBERG (REUTERS/CONTRASTO)

BRASILE


La polizia


fa pressione


“Almeno nove città dello stato
di Ceará, nel nordest del paese,
hanno cancellato i festeggia-
menti per il carnevale a causa
delle violenze scoppiate dopo la
ribellione, il 19 febbraio, di vari
gruppi della polizia militare”,
scrive El País. Negli ultimi gior-
ni, sottolinea O Globo, ci sono
stati 147 omicidi, uno dei dati
peggiori degli ultimi anni. Gli
agenti chiedono uno stipendio
più alto e condizioni di lavoro
migliori. Secondo Bbc mundo,
il fatto che il presidente Jair Bol-
sonaro sia vicino alle forze
dell’ordine spinge molti corpi di
polizia a fare pressioni sui go-
vernatori per portare avanti le
loro rivendicazioni.


HAITI–REP. DOMINICANA


Barricate


e proteste


Ad Haiti i manifestanti antigo-
vernativi hanno bloccato Port-
au-Prince con barricate e roghi
di pneumatici. “Le proteste so-
no cominciate il 23 febbraio do-
po che alcuni poliziotti, che
chiedono stipendi più alti e il di-
ritto di formare un sindacato,
hanno attaccato il quartier ge-
nerale dell’esercito”, scrive Le
Monde. Lo stesso giorno nella
Repubblica Dominicana miglia-
ia di persone sono scese in piaz-
za contro la decisione, il 16 feb-
braio, di sospendere le elezioni
comunali a causa di problemi
con il voto elettronico.


IN BREVE
Bolivia Il 19 febbraio il tribuna-
le supremo elettorale ha stabili-
to che l’ex presidente Evo Mora-
les, in esilio in Argentina, non
potrà candidarsi al senato alle
elezioni del 3 maggio perché
non risiede in Bolivia. Secondo
Morales, è un attentato contro la
democrazia.

CANADA
Indigeni
sgomberati

Il 24 febbraio la polizia canade-
se ha disperso i manifestanti
che da due settimane paralizza-
vano una parte della rete ferro-
viaria nazionale. Le proteste
erano cominciate in solidarietà
con gli indigeni wet’suwet’en
della provincia della British Co-
lumbia, che da anni si oppongo-
no alla costruzione di un
gasdotto che dovrebbe passare
sul loro territorio. “Qualche
giorno prima il premier Justin
Trudeau aveva chiesto la fine
del blocco ferroviario, ed era
stato criticato dai leader indige-
ni, che lo accusano di non aver
mai davvero preso in considera-
zione le esigenze e le richieste
delle loro comunità”, scrive il
Toronto Star. Negli stessi gior-
ni è arrivata la decisione dell’a-
zienda mineraria Teck Re-
sources di rinunciare alla co-
struzione di una miniera a cielo
aperto per estrarre sabbie bitu-
minose. Il progetto, che avreb-
be distrutto diecimila ettari di
foresta boreale nella provincia
dell’Alberta, era molto criticato
dagli ambientalisti a causa del
suo impatto ambientale.

Dati tra il 12 e il 26 febbraio

Morti per armi da fuoco*
Feriti
Stragi**
*Sono esclusi i suicidi
**Almeno quattro vittime ( feriti e morti)

578
968
11

FONTE: GUN VIOLENCE ARCHIVE

Stati Uniti
Il paese delle armi

Weinstein viene ammanettato. Disegno fatto in aula
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