Sicilia
A SPASSO CON IL GATTOPARDO
Caponata e cassate, templi greci e torri spagnole: itinerario slow da Selinunte ai luoghi incantati
di Tomasi di Lampedusa, tra tuffi all’ombra delle rovine e panorami da film
DI LOREDANA TARTAGLIA
ALESSANDRO SAFFO / SIME
U
na Sicilia lenta, da assaporare
con calma, a marce basse, attra-
versando distese di uliveti e antiche
rovine. Mare e cultura. Spiaggia, ma
non soltanto. È la zona compresa tra
l’area archeologica di Selinunte e pae-
si come Castelvetrano, Menfi , Sciacca,
Santa Margherita Belice - la città del
Gattopardo -, fi no all’Agrigentino. Quel
distretto che i siciliani amano pronun-
ciare - correttamente - con l’accento
sulla i, ovvero la Valle del Belìce, dove
passa l’antica Rotta dei Fenici, candida-
ta a diventare patrimonio immateriale
dell’Unesco. Punteggiata di spiagge e
torri spagnole, circondata da un mare
multicolor, gode di un entroterra che
sorprende, tra reperti archeologici, bor-
ghi antichi, natura intensa con ulivi e
carrubi a perdita d’occhio e il mare che
compare all’improvviso dietro un tor-
nante. Insomma un lembo di terra da
scoprire in auto, in un itinerario slow
che può partire per esempio da Case di
32 DOVE MAGGIO - 2016
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