Dialect Poetry of Southern Italy (Italian Poetry in Translation Book 2)

(Marcin) #1

da Pampùglie, 1973
Una zingara nera ─ Ristavo al sole, come una lucerta / o
un mendicante stracco, con i suoi cenci, / e una zingara
nera ─ tutta trine ─ una mano mi prese e cominciò: /
“Occhi di caccia-tore, c’è una rosa, / la rosa rossa, segno
dell’amore... / ma spine di malocchio a mille a mille /
tormentano la vita e la fortuna...” / La zingara diceva... ed
io miravo / l’albero sten¬to, accosto ad un muretto /
rosicchiato dai buchi e dall’ortica, / un alberello pazzo [per
voglia] di luce. / Un fumo azzurro, il fumo dei sarmenti /
usciva pieno d’aromi dai camini. / A quel sole di marzo ─
dentro l’aria ─ / sembrava che cantasse la ci¬cala. / E la
zingara, bocca di corallo, / cerchi d’oro alle orecchie,
s’affannava / a indovinar la vita e la ventura... Ma io
sognavo una scaletta lieve, / tutta fili di paglia rilucente, /
che mi portava dritto in paradiso.
(Traduzione di Mario Trofa)

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