Dialect Poetry of Southern Italy (Italian Poetry in Translation Book 2)

(Marcin) #1

c’assincirè lle uèrete nd’u zanghe
u nivre di na cruce.
Quanne, quanne
m’i uése dice quanne
mi putéra sente cchiù sùue
di mó ca iètte u bbànne?
da Un pianto nascosto, 1986
Quando ─ E contento mi aiuto e non mi stanco/ di
sciabolare nell’aria con le dita, / a tarantella. / Le mani /
hanno la forza di un sasso / che scagliato fischia rabbioso /
e urta in un muro, / ma sono invece martelli / che appuntiti
vorrebbero scavare / per trovarci / una voce o una scintilla
/ nel buio. // Ah, questi pazzi, questi pazzi / che
rosicchiano i sassi come zucchero; / a bracciate, /
dovrebbero gettarli in un burrone, / lo so, / fischiando
fischiando; / ma io più duro, forse, di un asino / che non va
avanti nemmeno se l’uccidi, / inchiodato ci resto alla
speranza / di farglieli lucenti gli occhi / con una luce / che
nel fango vorrebbe illimpidire / il nero di una croce. //
Quando, quando, / me lo volete dire quando, / potrei
sentirmi piú solo / di ora che getto il bando?
(Traduzione dell’Autore)

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