Coelum Astronomia - #228 - 2018

(Rick Simeone) #1

132 COELUM ASTRONOMIA


Guida all'osservazione
Terminatore ovest fra i crateri Rocca e Vieta
La terza e principale
proposta di questo mese
è per la serata del 21
dicembre quando
dopo le 17:00 circa il
nostro target sarà una
regione situata in
prossimità del bordo
lunare sud occidentale, a
grandi linee fra Grimaldi a
nord e Schickard a sud ma più precisamente fra i
crateri Rocca e Vieta. Nella serata indicata il
nostro satellite sarà in fase di 14,3 giorni a

un'altezza iniziale di +14° (la sera successiva sarà
in Plenilunio) e dopo la culminazione in meridiano
delle 23:32 a +63° si renderà osservabile fin verso
l'alba del mattino seguente.

Per individuare la vasta regione lunare oggetto di
questa nostra proposta, la sera del 21 dicembre
dovremo orientare il telescopio in prossimità del
bordo occidentale del nostro satellite
concentrando l'attenzione sulle scure aree
basaltiche dei crateri Grimaldi a nord, Schickard a
sud e il mare Humorum a est.

Il cratere Rocca


Partendo da nord iniziamo col cratere Rocca, una
grande struttura crateriforme con diametro di 94
km le cui origini vengono ricondotte al periodo
geologico Nectariano collocato a 3,9 miliardi di
anni fa. Innanzitutto si precisa che nella sera
indicata la visibilità delle strutture superficiali
sarà in stretta relazione col transito della linea del
terminatore lunare con la concreta possibilità di
effettuare dettagliate osservazioni anche in alta
risoluzione, ricordando inoltre che non è da
sottovalutare lo schiacciamento prospettico delle
strutture che si trovano più lontane dal centro
geometrico del disco lunare proprio come in
questo caso specifico. I bastioni che circondano il

cratere si presentano notevolmente danneggiati
dai successivi impatti che ne alterarono
completamente l'originaria struttura. Infatti
all'osservazione telescopica potremo notare come
un residuo di pareti sia presente solo sul versante
rivolto a est, mentre lungo gran parte del versante
ovest noteremo un'estesa e profonda depressione
formata da crateri allineati in senso sudest–
nordovest. Praticamente inesistenti le pareti a
nord mentre il lato sud è costituito da bassi rilievi
su cui è incastonato il cratere Rocca-L di 17 km di
diametro. Immediatamente a est il cratere Rocca-A
di 63 km. Circondato anche questo da modesti
bastioni largamente danneggiati, sarà molto

Il Lacus Aestatis


Immediatamente a sud di Rocca-M troviamo il
cratere Rocca-Q di 59 km di diametro, nella cui
platea non si potrà perdere l'osservazione
telescopica di una struttura probabilmente poco
nota agli astrofili osservatori della Luna. Si tratta
del Lacus Aestatis la cui formazione risale al
periodo geologico Imbriano collocato da 3,8 a

3,2 miliardi di anni fa. Questa formazione lunare
abbastanza interessante è costituita da una
stretta e lunga area di colore più scuro rispetto
alla zona circostante e suddivisa in due parti
adiacenti l'una all'altra con una superficie
complessiva di 1.000 kmq.
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