Coelum Astronomia - #229 - 2019

(Ben Green) #1

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SQM - Sky Quality Meter


SQM, acronimo di Sky Quality Meter è un
dispositivo che serve a misurare la luminosità del
cielo notturno e il livello di inquinamento
luminoso di un sito. È un oggetto tascabile molto
utile e semplice da usare e che dovrebbe essere a
corredo di ogni astrofilo. È prodotto da una ditta
canadese la Unihedron. Nel frontespizio di questo
strumento appare un’immagine che illustra un
cielo stellato con diversi livelli di buio partendo
da sinistra, da un cielo di luna piena, fino a quello
più scuro a destra. Sotto sono enumerati i valori
che partono da 16 fino a ventuno. In realtà il
dispositivo misura valori sia al di sotto che al di
sopra di questa scala che qui è rappresentata solo
a scopo illustrativo.
Lo strumento esegue una lettura visualizzata su
un display rosso, in unità di magnitudini per
secondo d'arco quadrato. Quindi maggiore è la
magnitudine rilevata, minore sarà l'inquinamento
luminoso presente. Utilizza come sensore un
fotodiodo particolare. Per avere un quadro
globale del cielo in un determinato sito e in un
determinato momento della notte, occorre fare la
media aritmetica di più rilevazioni effettuate in


diverse parti del cielo. Per capire meglio la
variazione di buio si parte da un cielo cittadino
inquinato in assenza di luna che può dare un
valore intorno a 17. Passando a contesti non
urbani meno inquinati si possono rilevare valori
intorno a 18-19 fino ad arrivare a valori più alti di
20,50-21. Per raggiungere valori superiori a 21 in
Italia bisogna recarsi in siti di montagna.

A sinistra. L’ammasso globulare Omega
Centauri, ripreso in tutta la sua gloria
dai telescopi dell’ESO a La Silla (Cile).
Crediti: ESO
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